Amo il mio paesino per un'unica ragione, ovvero quella di avere tutta la privacy del mondo nonostante sia abitato solo da mille anime. Ogni casa è indipendente e circondata da molto terreno, per cui il fatto che due giovani si trovino in un cortile sul retro di una casa, quando ancora la rugiada della notte non si è asciugata, non importa a nessuno.
Stamattina mi sono svegliata presto, sebbene fosse domenica, con il sorriso sulle labbra. L'incantesimo filtrante di Ian si è rivelato essere soltanto un semplice schiocco delle dita dopo un mormorio incomprensibile, ma era da giorni che non mi sentivo così riposata. Oggi inizio con le lezioni d'incantesimi.
- Bene, possiamo cominciare allora - Ian è davanti a me e sorride, splendido come sempre. Ha una tuta grigia che gli fascia le gambe e ne evidenzia i muscoli perfetti, come tutto di lui. La maglia a maniche corte nera, abbastanza larga e con lo scollo a V, fa intravedere la clavicola. Anche io sono in tuta, con i capelli raccolti in una scialba coda. Ian è stato categorico al riguardo, ma io in confronto a lui sembro un sacco di patate informe.
Nonostante sia quasi ottobre, la giornata splendida rispecchia il mio umore. Ho un sorriso a trentadue denti e non vedo l'ora di iniziare.
- Smettila di ridere - mi esorta Ian, ma sono troppo emozionata per prendermela. Vedendomi così raggiante, non riesce a nascondere un certo divertimento.
- Il consiglio ha deciso che la prima cosa da insegnarvi sono gli incantesimi base di difesa, in modo tale da poter proteggere da soli da un eventuale attacco - inizia.
- E non si comincia da quelli semplici, più banali?Chessò, facendo fluttuare oggetti in aria o cose così - constato, basandomi sui film o sui libri.
- A noi custodi interessa che impariate a difendervi e prendiate dimestichezza con i vostri poteri. Nei prossimi giorni useremo la magia per evocare piccole cose, ma oggi è dedicato alla difesa. Sono comunque tecniche semplici, tranquilla - mi rassicura. Ian divarica le gambe e incrocia le braccia. Non sapendo cosa devo fare, lo imito. Rendendomi conto di quanto la cosa fosse idiota, cerco di dissimulare passandomi una mano tra i capelli. Lui va avanti come se nulla fosse, non facendomi capire se abbia notato il tutto.
Spero vivamente di no.
- Per prima cosa, vedremo come evocare uno scudo. Liam ti ha fatto evocare una fiamma? - mi chiede. Annuisco, attenta a quello che dice.
- Tieni a mente che scudo in latino è detto scutum. Immagina, quindi, uno scudo intorno a te; un qualcosa che ti circonda, della forma che preferisci: una bolla ad esempio, o una teca resistente. Invisibile ovviamente. Ti faccio vedere il mio -.
Detto questo, vedo il suo amuleto illuminarsi in sincrono con il blu dei suoi occhi.
- Scutum; patefaciere -.
Lo dice quasi impercettibilmente. Appare un torbido alone blu che pian piano circonda il suo corpo, come fosse un armatura. Si fa sempre più intenso tanto che riesco a distinguere solo gli occhi. Dopo un po' si dissolve, non lasciando nessuna traccia.
Wow!
Ok, ce la posso fare. Chiudo gli occhi e immagino una protezione che mi cinge dalla punta dei capelli alla punta dei piedi.
- Scutum - sussurro. Sento l'amuleto riscaldarsi e brillare. Un flusso di energia sembra passare dallo stesso al mio corpo e provo uno strano formicolio dappertutto. Apro gli occhi ed esterrefatta inarco un sopracciglio rivolgendomi ad Ian, che mi fissa pensieroso tenendosi il mento tra le dita.
- Non male, ma si vede. Deve essere invisibile; i tuoi nemici non devono sapere se sei protetta da uno scudo oppure no. Riprova -. Esorta a fare un secondo tentativo.
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BLUE ESSENCE
FantasyEmma è una ragazza di diciassette anni alle prese con i tipici problemi adolescenziali. La sua vita tranquilla è sconvolta da incubi ricorrenti che ormai non la fanno più dormire e la assillano anche di giorno. Sono tutti accomunati da qualcosa, o f...