Dove sei?
C'è qualcosa che mi turba. Ho caldo, quindi cerco di togliermi la coperta di dosso.
Un leggero pizzicore alle tempie, non ci faccio più di tanto caso.
Dove sei?
Dove sono? Sto dormendo, o stavo dormendo. Sono nel letto?
Dove sei ragazzina?
A queste parole mi sveglio del tutto. E' lui.
No. Lui ormai è andato. Chi è allora? Scatto a sedere sul letto e mi guardo intorno. Il cuore mi batte a mille. Sono spaventata. Non sento più nulla però, forse stavo solo sognando. Faccio lenti respiri. Ormai non mi svegliavo nel cuore della notte da tempo. Mi tiro con una mano i capelli indietro, sono sudata. Punto della situazione: far finta di niente o andare da Ian? Ho tutte le protezioni attive e necessarie, non dovrebbero trovarmi né sentirmi. Ian mi dirà che mi sto facendo film mentali. Non voglio sembrare una che non sa stare da sola. Mi sdraio di nuovo, c'è solo la debole luce della sveglia, ma ho gli occhi spalancati e guardo il buio. Cinque minuti, poi sbuffo spazientita e mi alzo. Busso piano e apro leggermente la porta dell'altra camera buttando la testa dentro. È tutto buio, Ian dorme beato. Che cavolo di guardia è se non si sveglia al minimo rumore? Vado piano verso il letto.
- Che c'è? –
Sento la sua voce dietro di me e il suo respiro sul collo. Caccio un urlo talmente alto che spero non mi abbiano sentito i vicini.
- Dannazione, Ian! Prima o poi il mio cuore non reggerà e morirò. Per colpa tua! - incrocio le mani sul petto per cercare di farlo rallentare. Ian ride e una debole luce azzurrina si estende dal soffitto. Mi volto verso di lui e lo guardo male.
- Sei tu che sei venuta di soppiatto in camera mia nel cuore della notte, non il contrario. Volevi rifarti gli occhi? O molestarmi del tutto? – gli do un'occhiata veloce, ha come al solito solo i pantaloncini. Ma magliette non ne ha?
- Ho bussato! E poi è buio, non avrei potuto farlo nemmeno se avessi voluto! –
- Quindi avresti voluto – Ian mi guarda malizioso sollevando un sopracciglio. Serro i denti e gli punto il dito contro.
- Sei veramente egocentrico! Guarda che sei tu che hai baciato me, signorino caro! – chiudo il becco. Questo era del tutto inopportuno, magari lui lo ha dimenticato del tutto, o vorrebbe dimenticarlo del tutto.
- Se non mi sbaglio tu hai ricambiato con molta passione – si prende il mento tra le dita fingendo di essere pensieroso. Alzo gli occhi al cielo.
- Sono molto sicura che fossi sotto shock – ed è vero. Ero sicuramente sotto shock, il problema è che lo ero dopo quel contatto ravvicinato. Certe volte mi odio. Ian si avvicina di più a me, mi sfiora quasi e mi guarda con quegli occhi che mi mandano in catalessi. Certe volte odio lui.
- Ammettilo che vorresti rifarlo – il suo respiro è sul mio viso. Trattengo il fiato e non posso fare a meno di portare lo sguardo sulle sue labbra. Stringo le mie e mi allontano. Questo ragazzo mi manda in confusione, mi ha detto mille volte che è stato uno sbaglio ma continua a provocarmi.
- Tu sei tutto matto. Mi è bastata una sola volta, grazie. – Bugiarda. Lui si avvicina nuovamente e mi prende una ciocca che è sfuggita alla coda.
- Perché io vorrei rifarlo – non posso credere che lo abbia detto davvero. Il cuore inizia a battermi all'impazzata all'idea, e non posso fare a meno di sentirmi lusingata da quella frase. So che io vorrei lo stesso. Ma non tento nemmeno di scoprire se lo faccia davvero perché gli tolgo sgarbatamente la mano dai miei capelli.
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BLUE ESSENCE
FantasyEmma è una ragazza di diciassette anni alle prese con i tipici problemi adolescenziali. La sua vita tranquilla è sconvolta da incubi ricorrenti che ormai non la fanno più dormire e la assillano anche di giorno. Sono tutti accomunati da qualcosa, o f...