Dapprima non capisco, poi mi sento gelare il sangue. Sono arrivati a me, alla fine. La paura inizia a farsi sentire congelandomi sul posto, memore della breve ma intensa esperienza passata al centro commerciale e delle diverse visioni. Ian mi stringe maggiormente a sè e continua a muoversi.- No, aspetta. Continua a ballare, fai finta di niente. – Cerco di muovermi un po' con lui, ma il cuore mi batte talmente forte che penso possano sentirlo anche loro.
- La fai facile, tu. Dove sono? – chiedo, cercando di sporgermi per vedere qualcosa.
- Vicino l'ingresso - cambia percettibilmente posizione per nascondermi la visuale della porta - Non farti vedere. Ora cerchiamo di uscire di qui. – In questo momento l'unica cosa che riesco a intravedere è l'incavo del suo collo mentre lui si guarda intorno in cerca dei suoi colleghi. Mi volto anche io mentre iniziamo un po' a spostarci, notando Marco rivolto col capo verso di noi. Vedere lui mi fa venire in mente un'altra cosa. Mi fermo di scatto.
- Devo dirlo ad Elena. –
- Non abbiamo tempo. Ho già parlato con Mark, ci penserà lui. È al sicuro – risponde Ian, iniziando a spingermi leggermente. Ma io resto immobile, non posso andarmene senza dirle nulla, si preoccuperebbe. Ian alza gli occhi al cielo.
- Muoviti – mi ordina. Allora io vado dritta verso Elena, facendomi spazio tra i vari corpi impegnati nella danza, chiamandola. Si gira e mi fa un mega sorriso.
- Io vado via – urlo per sovrastare la musica, senza tanti fronzoli. Lei sbarra gli occhi sbigottita e lascia andare, a questo punto so il nome corretto, Mark. Mi prende per il braccio e inizia a tenere il tempo della musica, mentre cerco di liberarmi.
- E noo! Resta un altro po'. Ci stiamo divertendo! – fa imbronciata. Mi dispiace tantissimo dover terminare così la serata che Elena aspettava da tanto anche per stare e divertirsi con me, siccome non lo facciamo da tempo. Ma non posso dirle il reale motivo per cui devo andare via. Non posso farle provare la stessa paura che sto provando io. Qualcuno viene a sbattere contro di me facendomi perdere l'equilibrio e per poco non cado; ho il terrore di vedere chi è stato. Capisco però che è solo una ragazza troppo impegnata nel ballo. Vorrei dirle quanto è idiota, ma mi trattengo. Devo sbrigarmi.
- Si certo! Ma non mi sento molto bene, quindi preferisco andarmene ora che rovinarmi l'intera serata. – Elena allora mi guarda. Cerco di fare un'aria un po' contrita e poso una mano sulla pancia, tanto per fare scena. Le luci stroboscopiche e il fatto che sento davvero un nodo allo stomaco nascondono la finzione.
- Vuoi che ti accompagni a casa? - mi chiede apprensiva.
- No, tu resta. Ti stai divertendo un sacco. Anche Ian aveva intenzione di andare e mi faccio dare un passaggio. Non ti dispiace che ti lascia anche lui sola con gli altri vero?– chiedo. Lei allora sembra diventare consapevole di qualcosa e mi rivolge un sorrisetto, cercando Ian.
- Oooooh. Poi devi raccontarmi tutto! – ha gli occhi a cuoricino e se non fosse in mezzo ad una pista da ballo saltellerebbe battendo le mani, ne sono sicura. Per contro cerco Ian con lo sguardo, lui mi lancia un'occhiata di fuoco incitandomi a fare in fretta.
Quanto puoi essere lontana dalla verità.
- Non ci sarà nulla da raccontare - termino mentre rivolgo la mia attenzione a Mark. Ho paura di usare il mio potere per comunicargli nella mente di tenere Elena al sicuro, ma penso che il mio sguardo dica tutto. Lui mi fa un impercettibile cenno di assenso e io mi affretto per raggiungere Ian. Una volta arrivata da lui, non mostra nessun segno di agitazione e mi porta verso un'uscita secondaria. Mi posa una mano sulla schiena mentre apre la porta il tanto che basta per farci passare e da lì siamo fuori. Mi sembra di essere in un mondo a parte e le orecchie mi ringraziano poiché la musica del locale è già ovattata. Mi guardo intorno con sospetto, aspettando di ritrovarmi un paras davanti, anche se non saprei come identificarli. Invece non c'è nessuno. Rabbrividisco per il freddo e mi accorgo di aver lasciato il giubbino e la borsa nel locale.
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BLUE ESSENCE
FantasyEmma è una ragazza di diciassette anni alle prese con i tipici problemi adolescenziali. La sua vita tranquilla è sconvolta da incubi ricorrenti che ormai non la fanno più dormire e la assillano anche di giorno. Sono tutti accomunati da qualcosa, o f...