Capitolo 8.

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Jessica's POV.

"Chiamo per vedere se c'è un tavolo libero."-mi comunica.

"Un tavolo? Per due persone?"-gli domando.

"Non siamo solo noi due! È la mia festa di bentornato! Tranquilla, so che il Lux è del tuo fidanzato così ci potrà essere pure lui, visto che stasera non dormirai a casa sua.."-mi risponde e io subito divento rossa, perché la frase finale l'ha detta con un tono malizioso.

"Justin io.. quando sono con lui.. cioè.. io.."-inizio a balbettare.

"Tranquilla sorellina, sei abbastanza grande per scegliere da sola cosa fare, solo.. non rimanere incinta, che altre vacanze per il momento il mio capo non me ne dà."-mi dice scherzando l'ultima parte e io, imbarazzata, corro nella mia camera dove mi cambio, mentre lui, chiama il Lux.

Mando un messaggio ad Axel per avvertirlo del mio programma.

"Axel, stasera sei libero?"

Mi risponde subito.

"Sto andando al Lux ad incontrare alcune persone.. perché?"

Peccato, potevamo stare insieme.

"Mio fratello sta chiamando il Lux per vedere se c'è un tavolo libero, ha organizzato una piccola festa con dei suoi amici e l'ha fatto proprio nella tua discoteca, così potevi essere presente."

Dopo due minuti, mi risponde.

"Il tavolo l'ho prenotato io, appena ho sentito il tuo cognome ho fatto in modo che si liberasse uno, visto che erano tutti occupati.. posso provare a raggiungervi dopo, ma non ti prometto niente, Piccola."

Che ha fatto?!

"In che senso 'hai fatto in modo che si liberasse uno'?!"

Mi risponde subito.

"Tranquilla Piccola.. sono ancora tutti vivi!"

Ma io lo ammazzo.

Non ci credo.

Poso il cellulare ed entro nella doccia per lavarmi.

Appena esco, apro l'armadio e come al solito, non so che mettermi.

Poi ricordo di aver passato un'intero pomeriggio al centro commerciale, così scendo sotto e prendo le buste che Justin ha portato dentro casa.

Poi ricordo di aver passato un'intero pomeriggio al centro commerciale, così scendo sotto e prendo le buste che Justin ha portato dentro casa

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Mi trucco un po', e sono pronta.

"Jessie! Sei pronta?"-mi urla mio fratello dal piano terra.

"Sì, ora scendo!"-gli rispondo.

Prendo il giubbotto di pelle, metto un paio di tacchi neri semplici, mi spruzzo un po' di profumo e scendo sotto.

"Justin, hai visto la mia borsa?"-gli chiedo.

"Nel divano! Quando diventerai come le altre ragazze?"-mi chiede.

"In che senso?"-gli domando confusa.

"Ordinata!"-mi risponde lui e io gli faccio la linguaccia, dopodiché usciamo.

Arrivati al locale, parcheggiamo e salutiamo il resto della compagnia che come al solito, sono arrivati prima di noi.

Appena entriamo, cerchiamo il nostro tavolo, e lo troviamo con molta facilità, visto che a caratteri cubitali c'è scritto "Fidanzata di Axel Bass."

Io prima o poi, lo ammazzerò veramente.

Che figura.

Appena ci sediamo, portano gli alcolici e dopo aver bevuto il mio drink, mi dirigo verso l'ufficio di Axel per salutarlo.

Appena apro la porta, la chiudo subito.. sbattendola e gridando.

Axel seduto nella sua poltrona, e la figlia dei Keller, davanti a lui.. in intimo.

Axel's POV.

"Che sei venuta a fare?"-chiedo irritato dalla presenza di Kendra nel mio uffico.

"Mi mancavi."-mi risponde lei con voce innocente.

Sto per vomitare.

Davvero, dopo aver conosciuto Jessica, non so come cazzo facevo a scoparmi una del genere.

"Sono fidanzato!"-sbotto irritato.

"Sì, ma la tua fidanzata non è qui al momento.."-mi risponde mentre si sbottona il cappotto, per poi rimanere in intimo.

Appena il cappotto cade a terra, la porta del mio ufficio si apre.

Indovinate un po' chi è?

Se la porta è stata aperta in tre secondi, è stata chiusa in un secondo, lasciando sconvolta la mia fidanzata, che ha visto questa troia in uniforme.

Uniforme per dire.. è semi nuda!

"Kendra, sparisci! Subito!"-le ordino, mentre esco dal mio ufficio, alla ricerca di Jessica.

Intravedo suo fratello nella pista, e gli chiedo dov'è Jessica.

Lui prima mi dice di andare a fanculo (sicuramente lei gli avrà detto quello che ha visto), e poi mi dice che è tornata a casa con un amico.

Un amico?!

Senza neanche ringraziarlo, esco dal mio locale e dopo aver raggiunto la mia macchina, mi dirigo a massima velocità verso casa.

Busso due volte, ma niente.

Allora busso in maniera insistente, e viene ad aprirmi.

Con le buone maniere si ottiene sempre tutto.

Appena la vedo, il mio cuore si ferma.

Ha solo una maglia lunga che la copre per miracolo, e gli occhi rossi, gonfi.

"Piccola, mi dispiace.. non è come pensi."-le dico sinceramente.

Lei mi guarda disgustata e prima di chiudermi la porta in faccia, mi sussurra "Vaffanculo!".

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