Capitolo 32.

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Jessica's POV.

Non gli rispondo e mi dirigo verso la nostra camera.

Mentre mi tolgo il vestito per poi rimanere in intimo, Axel fa il suo ingresso nella stanza.

"Jessica."-mi chiama ma lo ignoro.

"Jessica!"-mi urla e io mi giro, guardandolo seria.

Incrocio le braccia al petto e continuo a fissarlo.

"Hai chiesto a Vincent Keller di proteggere Octavia e me?"-gli domando seria e lui sgrana gli occhi.

"Jes.."-mi chiama mentre si avvicina ma con un gesto della mano, gli faccio capire che si deve stare fermo.

"Rispondi."-gli ordino.

"Sì, ma-"-mi risponde ma lo interrompo.

"Ma cosa? Tu non sei compreso? Io non mi muovo senza di te!"-sbotto irritata.

"Se sarà necessario, lo dovrai fare!"-mi urla e io inizio a piangere dallo spavento.

Non voglio lasciarlo.

Corro verso il bagno e dopo aver chiuso la porta a chiave, mi accascio a terra.

Subito dopo sento una porta sbattere e imprecazioni in russo.

"Octavia.."-sussurro mentre mi accarezzo la pancia.

Senza rendermene conto, mi addormento e mi sveglio a causa di un continuo bussare.

"Vai via, Axel."-grido.

"No non sono Axel! Muoviti ad aprire la porta!"-mi urla Ares dall'altra parte della porta.

Ma che sta succedendo.

Gli apro e lo trovo con un braccio ferito.

"Che è successo?"-gli domando spaventata ma lui subito mi lancia un paio di jeans e una maglia, indosso i miei stivali bassi velocemente, mi afferra una mano e mi porta giù per le scale.

La casa è distrutta.. ma cosa è successo??

Ho paura.

"Axel? Dov'è?"-gli domando mentre le lacrime iniziano ad uscire copiose.

Lui non mi risponde e appena usciamo di casa noto l'alba in procinto di farsi vedere.

Mi fa salire su una macchina e parte.

"Ares che succede?"-gli domando ormai in piena crisi di nervi.

"Devi partire. Non ho tempo per spiegarti cosa è successo.. lo farà Invan."-mi risponde semplicemente mentre si assicura di non essere seguito.

"Ivan? Sto andando in Russia?"-gli domando.

"Sì."-mi risponde.

Arrivati all'aeroporto, mi fa scendere e iniziamo a correre, per quello che posso, fino al Jet privato di Axel, dove mi stanno aspettanto Rick e Arya.

Mentre vado da loro, dall'aereo scende Rice con un paio di uomini.

Ares e Rice mi salutano e mi chiedono di stare attenta, poi Rick mi trascina sull'aereo dove mi allaccia la cintura di sicurezza e partiamo.

"Le tue cose sono già in Russia."-mi dice.

"Posso sapere cosa sta succedendo?!"-urlo e Arya mi guarda in maniera dispiaciuta.

"Te lo dirà Ivan."-risponde Rick per poi girarsi dall'altra parte.

Durante il volo, Arya riceve una telefonata da suo padre in cui lei lo rassicura che la bambina ed io siamo sull'aereo, al sicuro.

Le lacrime non smettono di rigarmi il viso.

Ho paura.. voglio Axel.

Con le lacrime agli occhi, mi addormento.

"Jessica.. svegliati dormigliona."-mi dice Rick.

Lentamente apro gli occhi e mi stiro.

Mi alzo lentamente e prendo per mano Rick, che mi aiuta a scendere dall'aereo.

Mi fa salire un una macchina con i vetri oscurati e mi porta a casa di Axel.

"Dov'è Arya?"-gli domando, dopo aver notato la sua assenza.

"Con Ivan."-risponde lui, mentre controlla di non essere seguito.

Arrivati a casa di Axel, Ivan si avvicina a me e mi saluta con un abbraccio.

Mi fa accomodare nel salotto e poi Rick e Arya, mi salutano, chiedendomi di stare attenta, e tornano in America, da Rice e Ares.

Mentre sono seduta sul divano, entra Logan.

"Logan?"-dico spalancando gli occhi.

"Ciao Jessie."-mi saluta lui con un abbraccio, per poi sedersi accanto a me.

Intanto Ivan, si accomoda davanti me.

"Ivan.. dov'è Axel?"-gli chiedo e vedo Logan abbassare la testa.

"È stato catturato.."-mi risponde Logan.

COSA?

"Da Boris Antonov?"-domando a Ivan, che mi guarda scioccato.

"Lo conosci?"-mi domanda.

"Sì.. era a New York."-gli rispondo e si alza di scatto.

"Sapevi chi era e dov'era e non hai detto niente?!"-urla facendomi sobbalzare.

"Non sapevo chi fosse finché non me l'ha detto Arya qualche ora fa e poi appena sono tornata a casa Axel non faceva altro che urlarmi contro!"-mi difendo.

"È stato lui a rapirlo! Mio cugino in questo momento è chissà dove da solo perché in un momento di ira si sarà allontanato troppo!"-urla Ivan.

"Vaffanculo!"-urlo per poi correre nella camera di Axel.

Mi chiudo dentro, mi accascio a terra e non apro a nessuno.

"Jes.. ti prego."-mi prega Logan, dall'altra parte della porta.

"Che ci fai tu qui?"-gli domando.

"Quando Axel e io ci siamo conosciuti, mi ha chiesto se ero disposto ad aiutarlo in caso di aiuto. Quando mi ha contattato Ivan, ho accettato."-mi risponde.

"Non voglio vedere nessuno."-urlo e mi butto sul letto, cadendo in un sonno profondo.

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