Capitolo 30.

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Jessica's POV.

È passato un altro mese.

Sono appena entrata nel terzo mese di gravidanza e ormai la mia pancia inizia ad intravedersi senza problemi.

Sono le dieci di mattina e tra un'ora, ho la visita dalla ginecologa per sapere il sesso del piccolo e sono molto eccitata.

La stessa cosa non posso dire di Axel.

In questo mese, abbiamo avuto un po' di problemi.

La macchina di Axel è stata distrutta mentre eravamo al suo locale.

Qualcuno l'ha fatta esplodere.

Axel, con l'avvicinarsi della scadenza di nostro figlio, diventa sempre più irrequieto.

La notte ormai dormo poco e niente.

Axel si lamenta sempre del fatto che non sa come proteggerci.. lui non sa però che io la notte invece di dormire, ascolto lui.

Qualche giorno fa si è messo anche ad urlare nel sonno.

"Piccola?"-mi chiama Axel e io mi giro verso la sua direzione, mentre lui abbassa il volume dello stereo della sua nuova macchina.

"Dimmi."-lo intimo a parlare.

"Secondo te, qual è il sesso del bambino?"-mi domanda un po' preoccupato.

"Secondo me, è una femminuccia."-gli rispondo al settimo cielo.

"Secondo me, è un maschietto!"-ribatte lui fiero.

"Vuoi scommettere?"-gli domando con aria di sfida, attirando la sua attenzione, che fino a quel momento era dedicata alla strada.

"Cosa proponi?"-mi domanda.

"Se vinco io, dopo la nascita della piccola, porterai entrambe in Russia."-rispondo felice all'idea di rivedere la Russia.

"Se invece vinco io, smetterai di studiare fino al giorno del parto."-mi dice lui serio e io lo guardo deluso.

"Non esiste."-gli rispondo e alzo il volume della musica, per poi incrociale le braccia al petto.

Dopo una quarantina di minuti, siamo all'ospedale, seduti in sala d'attesa.

Mi accarezzo la pancia delicatamente, mentre Axel parla al cellulare, in piedi davanti alla finestra.

"La signorina Blackwell?"-domanda l'infermiera e io alzo la mano.

"Mi segua."-mi ordina.

Axel avendo sentito il mio cognome, riattacca e mano per la mano, seguiamo la dottoressa fino a fermarci davanti davanti a una grande porta bianca.

"La dottoressa Soult, vi sta aspettando."-ci comunica per poi congedarsi.

Axel e io, entriamo e salutiamo con una stretta di mano la dottoressa.

"Allora Jessica.. come ti senti?"-mi chiede.

Come mi sento? Distrutta.

"Stanca.."-le confesso.

"Controlliamo il bambino?"-mi domanda e io annuisco felice.

Mi fa stendere su un lettino e mi alza di poco la maglia, per poi spalmarmi una crema fredda.

"Allora, allora.."-dice la dottoressa mentre guarda il mio bambino attraverso lo schermo del macchinario che sta usando.

Poco dopo lo ferma, e ci guarda.

"Volete sapere il sesso del bambino?"-ci domanda e io annuisco.

"È.. una femmina!"-esulta e io inizio a piangere.

Una femmina.

Axel vedendo la mia reazione, si avvicina a me e mi bacia sulla fronte.

"Octavia Sky.."-mi sussura all'orecchio e io inizio a sorridere come una malata.

Avremo una figlia.

Dopo essermi ripulita, prendo l'ecografia e salutiamo la dottoressa, ringraziandola.

Il ritorno a casa è stato molto tranquillo.

Axel ha qualcosa.

Perchè non si confida con me?

Sono spaparanzata sul nostro letto a guardare il soffitto mentre Axel è inutile dire dove si trova.

"Che noia."-esulto stanca di non fare niente.

Ad un tratto, il mio telefono squilla.

È Arya.

"Pronto?"-le rispondo.

"Allora? Bryan o Octavia?"-mi domanda felice.

"Octavia!"- le rispondo.

"Che bellooo! Un'altra donna che terrà testa ad Axel."-esulta e io scoppio a ridere.

"Ti va di andare a fare shopping?"-mi chiede all'improvviso.

"Dammi mezz'ora e mi renderò presentabile."-le dico.

"Tra mezz'ora sono da te."-mi informa e riaggancia.

Vorrei proprio sapere come faremo ad andare a fare shopping.

Lei non ha la patente e la mia moto è dal meccanico.. purtroppo non avevano i pezzi giusti per rimetterla in sesto quindi devo aspettare.. sempre meglio che demolirla come aveva proposto Axel.

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