Jessica's POV.
"Jessica, il biberon?"-mi domanda Tyler.
"Nel mobile in cucina."-gli rispondo.
"I pannolini?"-mi domanda Justin.
"In camera di Axel."-gli rispondo.
È passata una settimana da quando abbiamo parlato i ragazzi ed io.
Abbiamo dovuto rimandare il viaggio a New York perché a mio fratello Justin non gli davano un paio di giorni di permesso.
Ok, il borsone è pronto.
Mi cambio velocemente e scendo sotto, dove mi aspetta Ivan.
Arya e Rick sono partiti ieri.
"Andiamo?"-mi domanda Ivan, una volta arrivata in salotto.
"Dov'è Octavia?"-urlo abbastanza forte da farmi sentire dai miei fratelli.
"Eccola."-mi dice Justin mentre si avvicina a me.
Saluto i miei fratelli, dò un piccolo bacio alla mia piccolina, e poi esco di casa, per tornare nella mia vera casa.
Arriviamo all'aeroporto in un batter d'occhio.
Prendo il mio borsone e insieme a Ivan, ci avviciniamo al Jet.
"È tutto pronto?"-domanda Ivan al pilota.
"Sì, signore."-gli risponde.
Saliamo sull'aereo, e ci sediamo.
"Mettiti la cintura."-mi ordina Ivan, sedendosi davanti a me.
"Agli ordini, papà."-gli rispondo, per poi fare come mi ha detto.
Una volta in volo, sgancio la cintura e mi avvicino a Ivan.
"Secondo te, Axel ha sentito dell'aborto?"-gli domando titubante.
Si sgancia la cintura pure lui e mi invita a sedermi alla sua destra.
"Se non l'ha sentito lui personalmente, credo che lo abbiano informato di proposito."-mi risponde lui serio.
"Sai usare una pistola?"-mi chiede e io faccio segno di no con la testa.
"Tranquilla, ti coprirò io.. Se liberiamo Axel e scopre che io ho acconsentito a tutto questo, mi taglierà le palle."-mi risponde e io scoppio a ridere.
Arrivati a New York, saliamo nella macchina con i vetri oscurati che Ivan ha comprato l'altro giorno, e ci dirigiamo verso la villa dei Keller.. se torniamo a casa nostra, rischiamo di essere scoperti prima del previsto.
"Benvenuti."-ci saluta il padre di Arya mentre scendiamo dalla macchina.
A Ivan gli stringe la mano, mentre a me lascia un bacio sulla guancia e mi fa le congratulazioni per la piccola.
Entriamo in casa e ci fa accomodare in cucina, dove il pranzo è gia servito.
Al tavolo ci sono proprio tutti.. compresa Kenna che non fa altro che guardarmi.
Non posso picchiarla qui, sarebbe da maleducate.
Mi siedo silenziosamente e inizio a mangiare, dopo aver ricevuto il permesso.
Il risotto con i gamberi è stata una delle mie tante voglie, ma non posso rifiutare.
"Andiamo nel mio studio?"-propone il padre di Arya e dopo aver accennato, ci alziamo dal tavolo.
Mentre sto seguendo Keller, Kendra mi blocca, afferrandomi il braccio.
"Cosa vuoi?"-le domando stufa della sua presenza ma d'altronde sono a casa sua, io sono quella di troppo.
"Aiutarvi."-mi risponde.
Sì vabbè.. domani ci crederò.
"Sì ok, ora lasciami stare."-le rispondo mentre mi libero dalla sua presa.
Mi giro per continuare a camminare ma lei mi blocca di nuovo.
"Sono sincera.. lo so che non scorre buon sangue tra noi due ma anche se non sembra, io ci tengo ad Axel."-mi rivela lei.
Non so se accettare il suo aiuto.
Devo pensare ad Axel.. e lui in questo momento ha bisogno di noi.
Lo so che molto probabilmente, domani me ne pentirò.
"Andiamo."-le dico semplicemente e lei mi segue.
Arrivate allo studio di suo padre, ci accomodiamo sotto lo sguardo scioccato di Rick.
'Si tratta di Axel.'-gli mimo con le labbra a lui.
"Allora, come sapete Axel è qui."-inizia a dire.-"Abbiamo armi e uomini a sufficienza per attaccarli, le mie figlie sanno usare le pistole e Rick l'ha imparato durante la tua gravidanza.. tu sai come usarla?"-mi domanda ma Ivan mi precede.
"No, ma non ci vuole molto.. e poi lei non sparera a nessuno.. lei andrà da Axel mentre noi la copriremo."-gli comunica e io annuisco.
"Ha partorito una settimana fa.. è debole."-gli risponde Vincent e io mi alzo arrabbiata.
"Non sono debole, sono innamorata e incazzata nera."-gli rispondo.
"Non è sufficiente."-mi informa.
"Tu hai carattere per essere una mafiosa, ma è la preparazione che ti manca."-mi rimprovera.
"Mi vuole aiutare o lo devo fare da sola?"-gli domando ormai stanca dei suoi continui rimproveri.
Lui mi osserva attentamente, poi si dirige al tavolino degli alcolici e se ne versa uno giallastro in un bicchiere.
"Ho capito cosa Axel ci trovi in te, Jessica."-mi dice mentre si porta il bicchiere in bocca per berlo tutto in una volta.
"Cosa?"-chiedo alzando un sopracciglio, mentre posa il bicchiere al suo posto e si gira verso di me.
"Sei bella, testarda, determinata, leale, sicura, tenace, e piena di forza di volontà.. sono qualità che in una donna con la D maiuscola sono difficili da trovare oggigiorno."-si complimenta con me.
Mi avvicino a lui e lo sfido con gli occhi.
"Mi aiuterai a salvare Axel o no.. Vincent?"-gli domando senza battere ciglia.
Ricambia il mio sguardo determinato che non ammette repliche e poi risponde "Da dove vuoi iniziare?"
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The best part of me.
Romanzi rosa / ChickLitJessica, 19 anni, studentessa universitaria. Axel, 30 anni, mafioso. Cosa succederebbe se la sua testardaggine incontrasse il più pericoloso mafioso del mondo? •SCENE DI SESSO• Ps. vorrei puntualizzare una cosa. Questa storia "The best part of me" è...