Capitolo 22.

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Axel's POV.

"Dove sei?"

È da buona mezz'ora che mi domando dove possa essere la mia fidanzata.

Spero proprio che non abbia preso la moto per venire qui.

Jessica's POV.

Sono confusa.. molto confusa.

Mi gira la testa e non riesco a tenere gli occhi aperti per più di due secondi.

Senza rendermene conto, inizio a piangere.

Sento la pioggia cadere sul mio corpo e il suolo molto duro.

Credo sia ancora a terra.

Ho paura e sono circondata da persone che non conosco, o almeno non riesco a riconoscere la voce.

Ad un tratto sento qualcuno che mi domanda come sto.

"Secondo te, come sto idiota?"- pensai.

Non ho nemmeno la forza di risponde.

La stessa persona di prima mi ha appena informata che l'ambulanza è appena arrivata.

Mi mettono sulla barella e per pochi secondi, riesco ad aprire gli occhi.

"Signorina? Come si chiama?"-mi domanda una donna sulla quarant'anni anni, mentre controlla il mio corpo sul veicolo.

Non riesco a parlare.

Subito penso ad Axel.

Voglio Axel.

"Ax-Axel.."-le dico.

"Chi è? Un suo parente?"-mi domanda.

Non riesco a dialogare senza soffocarmi con la mia stessa saliva e inoltre, sto sentendo di nuovo le mie forze abbandonarmi.

"B-Bass."-le rispondo.

"Axel Bass? Il mafioso?"-mi domanda e io annuisco, per poi svenire.

Axel's Bass.

Sto andando avanti e indietro come un cretino nel mio studio mentre ripetutamente chiamo Jessica, che prontamente non risponde.

È successo qualcosa.. me lo sento.

Prendo la mia giacca, piegata sulla poltrona e dopo essere uscito di casa ed essere salito in macchina, mi dirigo verso casa sua.

Mentre sono per strada, qualcuno mi chiama.

Che strano.. è un numero che non conosco.

"Pronto?"-rispondo freddamente.

"Signor Bass?"-mi domanda.

"Sì, sono io."-le rispondo.

"Sono la dottoressa Lang, posso farvi una domanda?"-mi domanda.

"Concessa. Mi dica."- le rispondo.

"Conosce una ragazza alta più o meno un metro e settanta, con i capelli castani ricci e gli occhi marroni tendenti al verde?"-mi domanda.

Jessica.. sto iniziando a tremare.

Fermo di colpo l'auto.

"Sì, la conosco."-le rispondo.

"Ha una moto nera?"-mi domanda.

"Sì."-le rispondo.

"Mi raggiunga immediatamente in ospedale.. quarto piano."-mi dice e dopo avermi salutato, riattacco.

Lo sapevo! Quella pazza incosciente!

Raggiungo in poco tempo l'ospedale e dopo aver preso l'ascensore, mi catapulto al quarto piano.

Appena arrivo c'è in casino.

"Chi è la dottoressa Lang?"-urlo guadagnandomi occhiatacce da tutti, ma non appena mostro la mia pistola posta nel mio cinturino intorno ai pantaloni, sbiancano.

"Sono io, Signor Bass."-mi informa e appena i presenti sentono il mio nome, scappano.

"Cos'è successo?"-le domando mentre iniziamo a camminare.

"Sta bene, sta riposando. Si è solo rotta una costola ma in pochi giorni guarirà.. adesso sta dormendo."-mi dice e io tiro un sospiro di sollievo.

"Lo stesso non posso dire del bambino.."-mi dice.

Il bambino..?

"COSA?"-le urlo e lei sgrana gli occhi.

"Non sapeva che la ragazza è incinta?"- mi domanda e io con la testa, faccio segno di no.

Ho un nodo nella gola.

Un bambino.

Perché il bambino non sta bene? Non lo avrà mica perso?

"Cos'ha il piccolo?"-le domando ansioso.

"La ragazza è molto debole, credo che non mangi da un po' oppure mangia ma non abbastanza.. e non sappiamo quando si sveglierà."-mi risponde.

"Non credo che lei sapesse del bambino.. sono il suo fidanzato, me lo avrebbe detto."-le rispondo.

"Questa è la sua stanza."-mi dice mentre mi indica una porta.

"Visto che sta dormendo, intanto può compilare il modulo della ragazza? Non è riuscita a dirmi molto durante il nostro incontro e non so nemmeno il suo nome.. se poi lei conosce qualche suo parente, lo avverta."-mi dice.

Io annuisco e mentre mi consegna un foglio, le rivelo il nome della mia fidanzata.

Un bambino.

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