Capitolo 18.

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Jessica's POV.

"Ragazzi! Tenete il passo!"-ci urla il professore all'interno dell'aeroporto.

Ebbene sì, il nostro viaggio in Russia è giunto al termine.

Peccato, siamo stati poco ma mi sono divertita tanto.

Sono le nove di mattina e con gli occhiali da sole, tento di nascondere le occhiaie perché sia Axel che io, non abbiamo chiuso occhio tutta notte.

Mentre cammino accanto ai ragazzi, noto Axel parlare con il professore Reed.

Chissà cosa avranno sempre da dirsi quei due.

Sono un po' triste.

Non voglio lasciare la Russia.

"Jessie, tutto ok?"-mi chiede Rice, notando il mio umore e il mio strano silenzio.

"Mi piaceva la Russia."-gli confido sbuffando.

"Puoi sempre chiedere ad Axel.."-inizia a dire ma qualcuno lo interrompe.

"Chiedermi cosa?"-chiede Axel, guardando prima Rice, e poi me.

"Niente Axel.."-gli rispondo.

"Non vuole lasciare la Russia."-gli rivela Rick, avendo sentito la nostra conversazione.

Axel, mi guarda sorridendo.

"Ti prometto, che ci ritorneremo."-mi dice Axel, per poi baciarmi.

Dopo aver fatto il check-in, ci dirigiamo verso l'aereo.

Io sono seduta vicino ad Ares.

Grandioso.

Io volevo dormire e invece mi tocca subire le sue lamentele.

Fantastico, anzi.

Ci accomodiamo e noto che Axel è seduto un po' più distante di me.

Come faccio a controllarlo ora?

Tutte le ragazze lo stanno mangiando con gli occhi, e a lui sembra piacere la cosa.

Sbuffo sonoramente e ancora con gli occhiali da sole, mi metto le cuffiete all'orecchie e inizio a rilassarmi, perché sennò esplodo.

Dopo un paio di canzoni, mentre osservo il cielo azzurro, qualcuno mi caccia le cuffie.

"Ehi!"-dico mentre mi giro.

"Axel."-lo chiamo, e mi regala un sorriso favoloso.

"Che hai, Piccola?"-mi chiede.

Che faccia tosta che ha il coglione.

"Perché sei qui?"-gli domando, mentre sollevo i miei occhiali da sole.

"Perché voglio stare con te."-mi risponde, mentre si sistema nel sedile.

"Perché, non ti piaceva stare con le altre?"-gli domando, con le braccia conserte.

Lui di scatto, si gira verso di me e inizia ad osservarmi minuziosamente.

"Sei gelosa, amore?"-mi domanda con il suo solito sorriso beffardo.

Io in risposta, sollevo un sopracciglio, e mi giro dall'altra parte senza dire niente.

"Jessie.."-mi chiama mentre appoggia una mano sulla mia coscia, ma io la sposto.

"Jessica.."-mi richiama.

"Che cosa-"-gli stavo per dire mentre mi giravo verso di lui, ma non continuo perché le sue labbra sulle mie, mi bloccano.

Iniziamo a baciarci in maniera passionale.. erotica.

"Ti voglio.."-mi sussurra all'orecchio, dopo esserci separati per riprendere fiato.

"Siamo sull'aereo Axel.."-gli rispondo.

"Io sono Axel Bass.. vieni con me."-mi dice, per poi sganciarmi la cintura di sicurezza, e dirigerci verso non so dove.

"Axel, non lo farò nel bagno."-gli dico a voce bassa.

"Non stiamo andando lì.."-mi dice.

Poco dopo, ci blocchiamo in quella che sembra essere uno sgabuzzino pieno di oggetti salva vita e altre attrezzature.

Non ho il tempo di metabolizzare il tutto, perché Axel si impossessa delle mie labbra, mentre le sue mani mi privano degli indumenti che fino a quel momento, coprivano la mia pelle.

"Axel.."-lo chiamo gemendo, mentre inizia a baciarmi il collo.

Lo voglio, lo voglio dentro.

Mi sbottona i jeans, mi abbassa la cerniera e dopo aver abbassato di poco i pantaloni, mi penetra con due dita.

Emetto um gemito di piacere.

"Sei già bagnata.. e sei anche così calda.."-mi dice gemendo, mentre le sue dita violano velocemente la mia intimità.

"Ti prego.."-lo imploro e dopo aver tirato fuori il suo amichetto, mi penetra.

Dopo poche spinte, esce da me e mi fa girare.

"Piegati."-mi ordina, e faccio come mi dice.

Mi penetra di nuovo e io, perdo il controllo.

I miei gemiti, sono sempre di più.

Amo, quando mi riempie.

"Axel sto.."-gli dico, ma non riesco a terminare la frase.

"Anche io, Piccola.."-mi informa.

Poco dopo, veniamo entrambi.

Mentre è ancora dentro di me, si avvicina e mi abbraccia da dietro.

"Ti amo."-mi dice.

"Ti amo anche io.."-gli rispondo, mentre mi rilasso, appoggiata nella sua spalla.

Vorrei rimanere così in eterno.

Cosa mi sta succedendo..?

Sono innamorata persa di questo mafioso.

"Sarà meglio tornare.."-mi dice mentre esce da me.

Con poca voglia, ci rivestiamo e torniamo ai nostri posti.. o meglio, al mio posto.

"Dov'è Ares?"-gli chiedo.

"Nel bagno, con una rossa."-mi risponde, e mi fa l'occhiolino.

Il solito Ares.. vabbè detto da me che mi sono chiusa in una cabina per scopare con Axel, è il massimo.

Mi appoggio alla sua spalla e chiudo gli occhi, cadendo così tra le braccia di Morfeo.

Mi sveglio dopo non so quanto, a causa dei baci di Axel.

"Axel.. stavo dormendo.."-lo rimprovero dolcemente mentre mi beo dei suoi baci.

"Lo so, Piccola.. ma dobbiamo scendere, siamo arrivati."-mi informa.

Ed eccomi qui.

Sono tornata a casa.

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