Axel's POV.
È passato un mese dall'incidente.
Jessica adesso sta bene ed è accucciata sul mio petto, nel letto della mia camera.
I suoi fratelli sono partiti qualche giorno dopo la sua dimissione.
Qualche giorno fa siamo andati dalla ginecologa femmina, ovviamente, e lei, la dottoressa Kristine Soult, la più cara e migliore ginecologa di New York, ci ha detto che il bambino è di due mesi.
Quindi al momento dell'incidente, il piccolo aveva solo un mese.
È un miracolo in pratica.
È forte come la mamma.
"Axel."-mi chiama la mia piccolina, mentre inizio ad accarezzarle il ventre.
"Dimmi."-la intimo a parlare.
"Devo perforza farlo?"-mi domanda.
Ieri, le ho chiesto di trasferirsi da me.
"Sì.. voglio potervi tenere d'occhio."-le rispondo.
Lei, si arrende e si addormenta.
Cerco di alzarmi dal letto senza svegliarla e ci riesco.
Con passo deciso, mi dirigo nel mio studio dove mi sta aspettando Walter e Alex, il professore.
Appena entro, fanno un lieve cenno con la testa e poi Alex si butta sul divano, mentre Walter si versa un po' di vodka.
"Uno anche per me."-gli dico.
"Anche per me."-gli dice Alex.
"Non sono un cameriere."-ci risponde.
Sono poche le persone che possono permettersi il lusso di parlarmi così.
Dopo aver ricevuto il mio drink, mi accendo una sigaretta, seguito da quei due fannulloni che mi ritrovo come amici.
"Novità?"-chiedo a Walter.
"La polizia sa meno di tutti noi messi insieme."-mi risponde, pacato.
"Cazzo."-impreco.
Dopo aver portato Jessica a casa mia lo stesso giorno in cui la dottoressa Lang l'ha dimessa, Walter mi ha detto che tramite le telecamere di sorveglianza dei negozi, ha solo visto una jeep nera, con i vetri oscurati. È stata quella macchina a investire la mia piccola, ma non si vede il guidatore.
Ma non mi arrendo.
Infatti a un mese di distanza, sto cercando di capire chi è.
Jessica's POV.
Mi sveglio di soprassalto, con un forte senso di nausea.
Scendo dal letto in maniera poco graziosa, e dopo essermi inginocchiata davanti al water, rimetto il pranzo di qualche ora fa.
"Jessica."-mi chiama Axel, che ha appena fatto il suo ingresso nella nostra stanza.
Ho deciso di trasferirmi qui, con lui.
"Jes-"-stava per chiamarmi ma si blocca, quando nota la mia figura piegata a metà dal dolore.
"Piccola!"-mi dice mentre corre verso di me per poi inginocchiarsi anche lui.
"No, Axel, vai via. È una scena disgustosa."-lo prego ma lui anziché andarsene, prende i miei capelli e li raccoglie in una coda alta, mentre rigurgito quella che credo che sia la cena di ieri sera.
Quando mi sento vuota, mi alzo e mi sciacquo la bocca nel lavandino, seguita a ruota dalla mia guardia del corpo personale.
"Axel, è tutto ok."-l'ho rassicuro.
"Non sembra.. coricati."-mi dice.
"Non voglio coricarmi.."-gli rispondo.
"Non era una richiesta."-mi dice con tono duro e autoritario.
"Ok."-mi arrendo e mi corico.
Mi sveglio quando ormai è sera, grazie ad Axel che mi sta lasciando baci sul collo.
"Buongiorno."-mi dice Axel.
"Buongiorno o buonasera?"-gli domando.
"Quello che vuoi."-mi risponde e scoppio a ridere.
Il mio mafioso.
È incredibile come la mia vita sia cambiata in questi mesi.
Tutto è iniziato con il nostro incontro.
Ora, nel mio ventre, da due mesi, porto una piccola creaturina.
Non vedo l'ora di tenere tra le braccia il frutto (inaspettato) del nostro amore.. non vedo anche l'ora di fare le nostre attività notture, mattutine, pomeridiane, serali.. insomma, da quando ho perso la mia purezza, Axel non perde occasione di farmi provare sensazioni nuove ogni volta.
Anche adesso che sono incinta.
Ovviamente, stando più attento.
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The best part of me.
ChickLitJessica, 19 anni, studentessa universitaria. Axel, 30 anni, mafioso. Cosa succederebbe se la sua testardaggine incontrasse il più pericoloso mafioso del mondo? •SCENE DI SESSO• Ps. vorrei puntualizzare una cosa. Questa storia "The best part of me" è...