Capitolo 36.

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Jessica's POV.

"Aaaaah.. fatelo smettere!"-urlo al dottore che credo non capisca una parola della mia lingua.

"Jessica calmati, tra un po' arriva l'ostetrica."-mi avverte Ivan.

Cosa dovrei fare io?

Gli afferro la cravatta, fino a farlo avvicinare al mio viso.

"Come.cazzo.faccio.a.CALMARMI!"-grido scandendo parola per parola.

Lui spaventato si allontana e va a chiamare l'ostetrica.

"Ivan? Arya e Rick?"-gli domando.

"Dovrebbero arrivare a momenti."-mi informa.

"Buonasera, signorina Blackwell.. come si sente?"-mi saluta l'ostetrica mentre entra con un sorriso inquietante.

"Come si sentirebbe lei se una bambina grande quanto a un melone, cerca di uscire attraverso un buco piccolo quanto un arancia?"-le urlo.

Mentre mi contorgo dal dolore, sento lei e Ivan bisbigliare qualcosa in russo.

"Ivan."-lo chiamo e lui subito si avvicina e mi stringe una mano.

"Aaaah.. non resisto più.. vi prego, fate nascere la mia bambina!"-urlo in preda al dolore.

L'ostetrica, si posiziona in mezzo alle mie gambe e osserva bene la situazione.

"Ok Jessica.. spingi."-mi dice e io faccio come mi dice ma fa troppo male e mi fermo poco dopo.

"Ancora!"-urla.

"Fa male!"-sbotto affannata.

"Lo so Jessica, io ho partorito due gemelli, ma ora devi spingere! La bambina non resisterà a lungo senza ossigeno! Pensa a lei!"-mi urla.

Provo a spingere di nuovo ma non c'è la faccio.

"Voglio Axel."-piango disperata e Ivan si avvicina per darmi un bacio sulla fronte.

"Facciamo una cosa, tu fai nascere la piccola e io ti giuro sulla mia vita, che appena tu e la piccola starete bene, andrò io stesso a riprendere mio cugino."-mi dice e io, felice per ciò che ha detto, inizio a spingere così forte da sentire Octavia piangere.

"Un'ultima spinta!"-mi intima la donna e io, spingo.

Quando mi sento vuota, a peso morto, mi butto sul letto.

"Bravissima.."-mi dice Ivan.

"Come sta?"-gli domando e prima che lui potesse rispondere, si avvicina l'ostetrica, con mia figlia.

"Ecco la piccola.. come si chiama?"-mi domanda, mentre sistema mia figlia, tra le mie braccia.

"Octavia Sky Bass."-le rispondo felice.

Mi sento stanca, molto stanca.

"Ivan, prendila.."-gli dico nello stesso momento in cui mi sento mancare la forza e subito spaventato, la prende in braccio.

Poco dopo.. il buio.

Axel's POV.

"Svegliati idiota!"-grida Antonov, seduto su una sedia di legno.

Non so nemmeno io da quanto tempo sono rinchiuso qui.

Ho il corpo rovinato da cicatrici e ustioni, il labbro inferiore spaccato e una caviglia slogata, senza contare i vari lividi e tagli.

Spero che la mia piccola stia bene.

Ho saputo che ha abortito.. non oso immaginare il perché di questo gesto.

Forse mi ha dimenticato e non accettava la piccola, o forse è al sicuro e aspetta il mio ritorno, magari affacciata alla finestra, con occhi sognanti.

"Ho detto di svegliarti!"-urla di nuovo, sferrandomi l'ennesimo pugno.

"Io non prendo ordini da te!"-ribatto con fatica.

È da un po' che non bevo.

"Hai perso Bass."-mi risponde lui.

"Solo perché ho perso una battaglia, non significa che ho perso la guerra."-gli rispondo con fare strafottente, per poi fargli un occhiolino.

In risposta lui, mi picchia ancora e ancora.

Devo resistere per la mia piccola.

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