Jessica's POV.
"Aaaaah.. fatelo smettere!"-urlo al dottore che credo non capisca una parola della mia lingua.
"Jessica calmati, tra un po' arriva l'ostetrica."-mi avverte Ivan.
Cosa dovrei fare io?
Gli afferro la cravatta, fino a farlo avvicinare al mio viso.
"Come.cazzo.faccio.a.CALMARMI!"-grido scandendo parola per parola.
Lui spaventato si allontana e va a chiamare l'ostetrica.
"Ivan? Arya e Rick?"-gli domando.
"Dovrebbero arrivare a momenti."-mi informa.
"Buonasera, signorina Blackwell.. come si sente?"-mi saluta l'ostetrica mentre entra con un sorriso inquietante.
"Come si sentirebbe lei se una bambina grande quanto a un melone, cerca di uscire attraverso un buco piccolo quanto un arancia?"-le urlo.
Mentre mi contorgo dal dolore, sento lei e Ivan bisbigliare qualcosa in russo.
"Ivan."-lo chiamo e lui subito si avvicina e mi stringe una mano.
"Aaaah.. non resisto più.. vi prego, fate nascere la mia bambina!"-urlo in preda al dolore.
L'ostetrica, si posiziona in mezzo alle mie gambe e osserva bene la situazione.
"Ok Jessica.. spingi."-mi dice e io faccio come mi dice ma fa troppo male e mi fermo poco dopo.
"Ancora!"-urla.
"Fa male!"-sbotto affannata.
"Lo so Jessica, io ho partorito due gemelli, ma ora devi spingere! La bambina non resisterà a lungo senza ossigeno! Pensa a lei!"-mi urla.
Provo a spingere di nuovo ma non c'è la faccio.
"Voglio Axel."-piango disperata e Ivan si avvicina per darmi un bacio sulla fronte.
"Facciamo una cosa, tu fai nascere la piccola e io ti giuro sulla mia vita, che appena tu e la piccola starete bene, andrò io stesso a riprendere mio cugino."-mi dice e io, felice per ciò che ha detto, inizio a spingere così forte da sentire Octavia piangere.
"Un'ultima spinta!"-mi intima la donna e io, spingo.
Quando mi sento vuota, a peso morto, mi butto sul letto.
"Bravissima.."-mi dice Ivan.
"Come sta?"-gli domando e prima che lui potesse rispondere, si avvicina l'ostetrica, con mia figlia.
"Ecco la piccola.. come si chiama?"-mi domanda, mentre sistema mia figlia, tra le mie braccia.
"Octavia Sky Bass."-le rispondo felice.
Mi sento stanca, molto stanca.
"Ivan, prendila.."-gli dico nello stesso momento in cui mi sento mancare la forza e subito spaventato, la prende in braccio.
Poco dopo.. il buio.
Axel's POV.
"Svegliati idiota!"-grida Antonov, seduto su una sedia di legno.
Non so nemmeno io da quanto tempo sono rinchiuso qui.
Ho il corpo rovinato da cicatrici e ustioni, il labbro inferiore spaccato e una caviglia slogata, senza contare i vari lividi e tagli.
Spero che la mia piccola stia bene.
Ho saputo che ha abortito.. non oso immaginare il perché di questo gesto.
Forse mi ha dimenticato e non accettava la piccola, o forse è al sicuro e aspetta il mio ritorno, magari affacciata alla finestra, con occhi sognanti.
"Ho detto di svegliarti!"-urla di nuovo, sferrandomi l'ennesimo pugno.
"Io non prendo ordini da te!"-ribatto con fatica.
È da un po' che non bevo.
"Hai perso Bass."-mi risponde lui.
"Solo perché ho perso una battaglia, non significa che ho perso la guerra."-gli rispondo con fare strafottente, per poi fargli un occhiolino.
In risposta lui, mi picchia ancora e ancora.
Devo resistere per la mia piccola.
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The best part of me.
Literatura FemininaJessica, 19 anni, studentessa universitaria. Axel, 30 anni, mafioso. Cosa succederebbe se la sua testardaggine incontrasse il più pericoloso mafioso del mondo? •SCENE DI SESSO• Ps. vorrei puntualizzare una cosa. Questa storia "The best part of me" è...