Capitolo 11.

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Jessica's POV.

"Jessie!"

"Jeee!"

Ma chi sta cercando di svegliarmi?

Apro lentamente gli occhi e mi appare davanti una figura sfogata ma dai tratti familiari, Ares.

"Cosa c'è?"-gli chiedo con voce roca.

"Devi alzarti, siamo all'aeroporto."-mi comunica.

"Ma io ho sonno!"-lo supplico.

"Scendiamo dal pullman, facciamo il check-in e poi ti permetterò di usarmi di nuovo come cuscino, ok?"-mi chiede, annuisco e con molta difficoltà scendo dal pullman, andando a sbattere contro Axel.

"Attena, Piccola!"-mi ammonisce.

"Stronzo!"-gli rispondo e vedo il suo viso passare da un rosa pallido, ad un nero tenebra.

Se lo merita.

Mentre entriamo all'aeroporto, Ares mi chiede come mai abbiamo litigato.

Axel, essendo sempre dietro di noi, ascoltava curioso, e io con molta disinvoltura, gli faccio il segno delle corna con la mano.

Quella stessa mano, Axel, me l'afferra, gridando "Ora basta!" furioso al massimo e trascinandomi davanti a tutti, colleghi compresi, in un posto appartato.

Giurerei di aver notato il professor Reed fare una faccia esasperata del tipo 'Ora fa una cazzata' oppure 'Irrecuperabile'.

Invece di fare l'esasperato, lo poteva bloccare.

Entriamo dentro uno studio vuoto e mi sbatte al muro.

"Smettila di comportarti come una bambina!"-mi rimprovera.

"Io mi sto comportando come una bambina? Come spiegherò la tua scenata di dopo fa, ai miei colleghi?"-sbotto arrabbiata.

"Non me ne frega! Stai lontana da quel ragazzo! Quando dormivi, ti guardava troppo!"- urla.

"E allora? Noi due non stiamo insieme quindi non puoi avere delle pret-"-non finisco nemmeno la frase, perché inizia a baciarmi con foga.

Quando chiamano il nostro aereo, ci stacchiamo.

"Dobbiamo andare.."-dice lui e usciamo.

Mi prende la mano, e ci dirigiamo sotto lo sguardo spaventato di tutti, verso il nostro aereo.

Saltiamo il Check-in ovviamente, perché Axel Bass è Axel Bass, saliamo sull'aereo e ci sediamo vicini.

I miei colleghi non so se mi stanno guardando male, o con occhi sognanti.

Davanti a noi ci sono Rick, Ares e Rice.

Povero Axel, non sa cosa gli aspetta.

Accanto ad Axel, c'è Reed.

Mentre loro due parlano, io mi unisco al gruppo dei ragazzi.

"Ragazzi, andiamo in discoteca quando arriviamo?"-chiede Rice.

"Sai muoverti in Russia?"-chiede Rick.

"Abbiamo il navigatore!"-sbotta Ares.

"Ma siete seri? Quando arriveremo in Russia avremo per miracolo la forza per andare a dormire!"-mi intrometto io, facendo spaventare tutti e tre.

"Non stavamo parlando con te!"-mi rimprovera Rick, facendomi la linguaccia che a mia volta gli faccio.

"Pure io voglio andare in discoteca!"-gli comunico.

"Scordatelo!"-interviene Axel.

"Non stavo parlando con te!"-gli dico, non guardandolo negli occhi.

"Jessie.."-mi richiama Rick.

"Stai dalla sua parte?"-gli domando, sgranando gli occhi.

"Mi astengo!"-mi risponde, girandosi per avanti e coricandosi con fare esasperato.

"Ti astieni??"-chiedo urlando.

"Anzi no, mi ammazzo."-mi risponde lui ridendo.

"Anzi ancora meglio, TI ammazzo!"-gli rispondo arrabbiata.

"Jessie calmati, perché non provi a credere a ciò che ti dice lui?"-mi domanda guardandomi serio.

"Come faccio a credere a ciò che dice Axel?"-gli domando seria, e in tanto Axel, che ha sentito tutto, mi mette una mano sulla coscia.

Rick, se ne accorge e guarda prima Axel e poi me.

"Proprio perché te lo dice Axel, devi crederci.. hai una buona influenza su di lui."-mi risponde e dopo avermi fatto l'occhiolino, si gira.

Io sono ancora un po' interdetta.

"Jessie.."-mi chiama Axel.

"No Axel, non ora."-gli rispondo e mi appoggio nella sua spalla, per continuare a dormire.

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