Capitolo 9.

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Jessica's POV.

Cosa cazzo mi ero messa in testa?

Come poteva un uomo così bello, essere attratto da me?

Devo mettere da parte Bass in questo momento, sono in ritardo per l'università.

"Justin!"-urlo a mio fratello, mentre mi vesto.

"Che è successo?"-mi chiede spaventato, entrando nella mia stanza con il fiatone.

"Mi porteresti all'università? Sono in ritardo!"-gli confesso.

"Come al solito!"-commenta lui, in modo sarcastico.

Appena sono pronta, scendo sotto, prendo lo zaino e corro in macchina.

Dopo dieci minuti, sono davanti all'università.

Dò un bacio a mio fratello sulla guancia, e poi corro dentro l'istituto.

Appena entro in classe, rimango paralizzata.

Axel, con il professore Reed.. cazzo, sono pure in ritardo.

"Signorina.. è in ritardo!"-mi rimprovera, il professore.

"Mi scusi, ho avuto un contrattempo."-mi giustifico, e subito, mi siedo, mentre il professore riprende a parlare con il coglione.

Alle mie spalle, Ares, un mio amico e collega, se la ride sotto i baffi.

Mi giro verso di lui, e lo fulmino con lo sguardo.

"Non ti arrabbiare Jess.."-mi dice, mentre mi massaggia le spalle.

"Non sono arrabbiata.. sono stanca, ho dormito poco.."-gli confesso.

"Signorina Blackwell, vuole dire anche a noi cosa ha appena detto al signorino alle sue spalle?"-ci interrompe il professore, attirando l'attenzione di tutta la classe, mentre Axel mi guarda con i suoi occhi bellissimi, chiusi a fessura.

Tra un po' qui, ci scappa il morto.

"Non credo che sia così interessante, o che vi interessi comunque.."-gli rispondo, semplicemente.

"Fuori dalla mia aula!"-mi urla, e io sbianco.

"Come fuori?! Mi prendo io la colpa!"-gli urla Ares, ma subito mi giro e lo tranquillizzo dicendogli "ci vediamo più tardi."

Ovviamente, Axel ha sentito.

Dopodiché, prendo la mia roba e prima di uscire, gli auguro buona giornata.

Appena esco dall'università, una mano mi blocca.

"Dove stai andando?"-mi chiede Axel, furioso.

"Lontano da te!"-gli rispondo e mi libero dalla sua stretta.

"Dove devi andare con il tuo amico? A fare cosa?"-mi chiede.

"Non sono affari tuoi! Vai a scopare con qualche cagna! Tanto è quello che sai fare meglio!"-sbotto irritata.

"Non è successo niente con Kendra! Te lo giuro, su quanto ti amo.."-mi dice.

Sisi, me lo giura su..

Aspetta.

"Che hai detto, Bass?"-gli chiedo, incredula.

"Mi hai sentito."-mi risponde guardandomi negli occhi.

"Ripetilo.."-gli chiedo avvicinandomi alle sue labbra.

"Ti amo."-mi risponde e io, dopo avergli detto "Non ti credo", mi allontano, lasciandolo lì come un cretino, anzi no, come un coglione.

Dopo essere tornata a casa a piedi, mi chiudo nella mia camera.

Mi faccio una lunga doccia, mi lavo i capelli asciugandoli successivamente con il phon, mi metto l'intimo e poi una maglia lunga di Tyler.

Ad un tratto, qualcuno bussa alla mia porta.

"Entra Justin.."-gli dico.

"No, non sono Justin.."-mi dice qualcuno.. e quel qualcuno, è Bass.

"Che cosa ci fai tu qui? E come sei entrato?"-gli chiedo.

"Mi ha fatto entrare Justin, che tra parentesi e appena uscito per lasciarci da soli.. e sono qui perché prima stavo dicendo la verità."-mi confessa.

"Io non ti credo lo stesso."-affermo, decisa.

"Tu sei libera di credermi o no, ma io ho la coscienza pulita, più o meno."-mi risponde.

Grazie, 'più o meno' dopo aver ammazzato non so quante persone, è il minimo che può affermare.

"Vai via, perfavore."-gli chiedo.

"Va bene, Piccola.. ci vediamo tra due giorni."-mi comunica.

"Tra due giorni?"-gli chiedo confusa.

"Non ti ha avvertito il tuo amichetto? Tra due giorni si parte per una gita universitaria.. e io, verrò con voi.."-mi comunica, lasciandomi senza parole mentre lui apre la porta per uscire.

Poi di colpo, si ferma.

"Ah dimenticavo, dormirai con me!"-mi ordina.

"Vai a farti fottere, Axel Bass!"-gli dico, e gli sbatto la porta in faccia.

Questa proprio, non ci voleva.

Io? Dormire con lui? Col cazzo!

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