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Kira

Raggiungo con Jessica la sala ristorante denominata Sala Ipnosi, dove all'ingresso ci attendono Cristal e Lara che chiacchierano con nonno Joseph e Brian.

"Venite con noi," gli dico, "vi facciamo strada."

Il quartetto ci segue e le raffinate porte della Sala Ipnosi si aprono scivolando lateralmente, ma prima di varcare la soglia qualcuno alle mie
spalle mi chiama con insistenza. È Ron. Il marinaio mi raggiunge e mi sbarra la strada. Ha l'aria di volermi fare delle raccomandazioni e la cosa già mi irrita.

"Problemi, Ron?" gli chiedo di getto. Lo vedo deglutire a fatica spiazzato dal mio atteggiamento scontroso.

"Nessuno, signorina. Volevo solo essere certo che avesse ricevuto il vestito scelto dal capitano." Ron si schiarisce la voce per mascherare l'imbarazzo. "Se posso permettermi... questo abito blu notte, che in vetrina sembrava insignificante, sul suo corpo acquista carattere e risalta i suoi magnifici
tatuaggi. Adesso la lascio ai suoi ospiti." Il marinaio si defila frettolosamente senza altro dire. Sono certa che volesse dirmi ben altro, ma
lascio correre.

Finalmente entriamo nella sala e la reazione dei nostri parenti non si fa attendere: Cristal e gli altri si fermano dopo pochi passi, barcollano e puntano i piedi a terra.

"Forse avremmo dovuto avvertirli," mi dice Jessica, divertita dalle loro espressioni buffe dovute alla sensazione di sprofondare nelle acque degli abissi.

Lara compie dei piccoli saltelli sul posto. È la prima a capire che sta calpestando un pavimento di vetro che le consente di vedere il fondale marino su cui stiamo navigando. Spiego ai nostri familiari che la Sala
Ipnosi ha le pareti e il pavimento in resina trasparente, proprio come l'acquario di Maree, e che dei fari esterni illuminano il fondale in modo da creare l'illusione di sprofondare tra le acque.

"In effetti questa sala è ipnotica," sussurra Cristal, e commenta estasiata l'atmosfera accattivante della sala, che viene accentuata dalle luci soffuse e dal delicato suono di un violino. Ci sono pochi tavoli, un raffinato
angolo bar e un arredo essenziale che permette di godere al massimo dello spettacolare fondale in cui siamo immersi.

Nonno Joseph e Lara sono entusiasta dell'ambiente e scattano foto da postare
sui social. Non ho mai visto mia cugina così allegra. Intanto, i tre reali degli abissi entrano nella sala e si incamminano verso di noi; si muovono con disinvoltura e indossano abiti così eleganti da non passare inosservati.
Adam ha uno spezzato blu che lo rende particolarmente attraente e non sono
l'unica ad averlo notato. Nei pressi dell'angolo bar c'è la donna che ho incontrato nei corridoi che lo guarda sfacciatamente; anche lei è molto
elegante e il lungo abito nero ne accentua l'atteggiamento aggressivo; sorseggia un calice di vino in compagnia di un uomo di carnagione scura e dai folti capelli ricci. La donna si accorge dell'ingresso in sala di Fabrizio e concentra l'attenzione su di lui; noto la sua agitazione quando lo vede avvicinarsi a me e, ancora di più, quando Fabrizio mi accarezza un
fianco complimentandosi per come indosso l'abito che mi ha regalato, di colore blu notte come la sua uniforme.

Non riesco a capire chi sia quella donna ma non ho intenzione di perderla d'occhio. Le rivolgo uno sguardo nervoso e seguo il cameriere che ci accompagna al tavolo del capitano, dove Jessica si preoccupa di fare le
dovute presentazioni.

Fabrizio saluta tutti i suoi ospiti e si avvicina a mio padre porgendogli la mano. Il Re lo guarda con sufficienza e lo ignora accomodandosi a tavola. Fabrizio si irrigidisce e viene a sedersi al mio fianco senza nulla commentare. Prevedo una cena difficile.

DARK STAR 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora