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Il capitano

Appoggio il palmo della mano sulla porta della stanza 203 e ascolto le vibrazioni provenienti dall'interno. Qualcuno sta discutendo. Uso i poteri per diventare invisibile, quindi entro. Non appena nella stanza assisto a un battibecco tra Kira e la Guardiana. La Principessa non vuole riposare mentre l'altra le ricorda che può rigenerarsi soltanto dormendo. Il conflitto viene risolto dalla comparsa di una farfalla che, sprigionando una polvere luminosa, addormenta entrambe le ragazze sui due letti.

Senza perdere tempo catturo la farfalla sotto un bicchiere per evitare che addormenti anche me, quindi interrompo la magia dell'invisibilità e contemplo la mia nemica distesa sul letto. È innegabilmente bella!

"La bellezza tenta i ladri più dell'oro, scrisse Shakespeare e forse parlava di te," mormoro.
Non riesco a credere che questa ragazzina sia riuscita a catturare le mie labbra durante una battaglia.

Allungo la mano per spostarle i capelli in modo da osservare meglio i suoi tatuaggi, ma un rumore secco mi interrompe. Il bicchiere sotto il quale avevo imprigionato la farfalla è caduto e la creatura svolazza sul viso della Guardiana fino a svegliarla. Lei reagisce subito. Mi spinge lontano da Kira e, inaspettatamente, compie un incantesimo per colpirmi con una potente scarica elettrica che per fortuna mi lascia illeso.

"Che novità è questa? Adesso possiedi poteri anche fuori dall'acqua?" le dico con fare beffardo.

"A quanto pare sì." Il suo tono è acido.

"Stai calma e mettiti da parte. Tu non mi interessi, i miei obiettivi sono Adam e Nathan."

"Si può sapere perché ce l'hai con loro?"

"Adam non mi sta simpatico... e riguardo a Nathan... è complicato da spiegare... con lui ho un conto in sospeso molto più salato ed è per questo che colpirò il suo erede al trono," gli dico avido di vendetta, guardando la Principessa.

"Kira non si tocca. Non te lo consentirò. Ero il custode dei suoi poteri e sono ancora la sua Guardiana."

"Sì, questa favoletta la conosco e non mi interessa. Levati di torno e non ti farò del male." Lei non molla e mi impedisce di avvicinarmi a Kira.

"Tu amavi Kira non puoi desiderare il suo male."

"Sei troppo romantica per i miei gusti. Kira è un bel bocconcino. L'avrò usata per i miei spassi ma niente di più."

"Adesso basta! Torci un capello a Kira e morirai per mano mia," urla esasperata e le rido in faccia.

"E come hai intenzione di uccidermi, sentiamo?"

"Non sottovalutarmi. Potrei sorprenderti," urla e si concentra. Le sue mani vengono avvolte da scoppiettanti impulsi elettrici e riesce a materializzare una fune ad alta tensione con la quale mi avvolge, folgorandomi con una potente scarica elettrica che mi polverizza la maglietta senza procurarmi alcuna ferita.

"Questo è quello che sai fare? Denudarmi?" le dico con aria divertita, "l'effetto scenico questa volta è stato notevole ma sempre poco efficace." Rido di lei e questo la spinge a riprovare. La lascio fare. Ho voglia di giocare. Questa volta evoca un pugnale luminoso che dissolvo immediatamente.

"Mi ricordi la regina Elettra," le dico, "bella, impulsiva e hai i suoi stessi poteri; poteri che su di me non hanno alcun effetto. Adesso credo di aver capito. Adam ti ha sposato rendendoti un reale immortale e così facendo hai ereditato i poteri di Elettra. Una regina che il sottoscritto conosceva molto bene. Tutto questo significa che non sei più nelle mie grazie. Se sei un reale sei un mio nemico." Il mio tono si fa nervoso.

"Vai al diavolo!" mi urla.

"Ti confido un altro segreto, erede di Elettra," mormoro, avvicinandomi a un soffio dalle sue labbra, "ho derubato Elettra per anni finché lei stessa ha iniziato a regalami le sue fortune. Elettra era perdutamente innamorare di me... al punto da rendermi immune dai suoi poteri. Per questo le tue scosse non mi creano alcuna ferita. Elettra fu esiliata perché gli altri reali vennero a sapere di noi. Un pirata e un reale è inammissibile per la legge degli abissi."

"Questo ti rende ancora più squallido," mi dice.

"Non saprei. Semplicemente... la rendevo felice e lei mi rendeva ricco."

"E tra pochi attimi sarai morto," il timbro di voce di Adam proveniente dalle mie spalle mi immobilizza. Mi volto e lo vedo. Ha le ali dispiegate e una lunga e sottile spada di colore argento tra le mani. Mi attacca subito, cercando di cogliermi di sorpresa, ma riesco a sfuggirgli con un agile capriola.

"Ebbene mi trovo al cospetto dei nuovi reali di Eirene. Congratulazioni. Un matrimonio frettoloso perché riparatore o solo dettato dalla paura della sconfitta?" chiedo acidamente, avvicinandomi a Kira.

"Sei sempre più viscido," mormora Adam prima di attaccarmi con una velocità tale che mi è impossibile evitare il suo colpo. La sottile spada mi trafigge il petto, procurandomi un dolore che toglie il fiato.

"Fai buon viaggio nell'aldilà, capitano. Questa ferita al cuore ti condurrà dritto all'inferno," mi dice il neo Re, contemplando con soddisfazione il mio sangue che si diffonde nelle acque.

"Se così sarà... non ci andrò da solo." Pronuncio le ultime parole lentamente ma agisco in maniera fulminea. Prendo Kira in braccio e mi smaterializzo.

Dopo poco ricompariamo davanti all'unico posto dove nessuno potrà mai trovarci.

"Fatemi strada e illuminate la cripta reale," dico a delle bisce sfavilline che mi strisciano sui piedi e attraverso il varco di accesso alla struttura.

Non appena all'interno mi piego sulle ginocchia per la troppa debolezza e mi guardo intorno. La cripta è abbastanza grande da poter contenere fino a dieci reali. Ho impiegato molti anni a completarla e nessuno sa che esiste. Scavare l'incavo nel fondale è stata una passeggiata, ma rivestirlo di quarzo blu è stata una sfida. Non è facile trovare questo cristallo. È gelosamente custodito dalle famiglie reali perché può nuocergli, sottraendogli i poteri e procurandogli delle ferite profonde. Questa cripta è una tomba perfetta per i reali!

Fu la strega Bianca a svelarmi il potere del quarzo poco prima di abbandonarmi negli abissi. Ero molto giovane, ferito e confuso, ma lei sapeva che prima o poi mi sarei voluto vendicare. Fui tratto in salvo dall'equipaggio di un peschereccio e restai a navigare con loro per molti anni. I pescatori erano più abili in atti di pirateria che in tecniche di pesca. Spesso si fingevano in difficoltà per depredare navi e accumulare ricchezze. Li aiutai a raffinare le loro tecniche di arrembaggio, non avevo paura di nulla. Finirono per nominarmi loro capitano e ci proclamammo pirati, issando una bandiera nera sull'albero maestro.

La strega Bianca ritornò dopo qualche tempo e mi rivolle negli abissi. Non accettai di separarmi dal mio equipaggio e lei ci inabissò tutti. Trasformò il peschereccio in un galeone e ci equipaggiò di poteri magici per rendere la nostra presenza nelle profondità più appariscente.

"Potrete morire solo se pugnalati al cuore da un membro di una famiglia reale," furono le sue ultime parole, prima di svanire nel nulla.

Erano secoli che non ripensavo a tutto questo, sarà il segno che la morte si avvicina.

"Vorrà dire che moriremo insieme e Nathan impazzirà dal dolore. Lo merita," mormoro, mentre sistemo la Principessa sul freddo pavimento di quarzo e la osservo dormine.

"...la tua bellezza fa di questa cripta una sala festosa... " recito ad alta voce. È così folle. Il destino si prende gioco di me. Mai avrei immaginato di rivolgere queste parole alla figlia di Nathan. Rido di me stesso e tossisco, assaporando il gusto metallico del sangue. Non reggerò a lungo e anche lei è sempre più pallida, segno che il quarzo ha iniziato il suo gioco diabolico.

"Moriremo insieme, Principessa... proprio come Giulietta e Romeo... un solo bacio e poi morirò," le sussurro in un orecchio, mi sporgo verso di lei e assaporo le sue labbra. Sono morbide, sono invitanti... proprio come la morte che darà fine agli atroci dolori che sto patendo. La desidero. La bacio ancora. Sono matto. Sì, sono matto. Deve essere l'effetto della morte che mi accoglie. Infatti, il dolore al petto si acuisce fino a togliermi il respiro e crollo su di lei perdendo i sensi.

DARK STAR 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora