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Rick

Mi allontano velocemente dal regno lasciandomi alle spalle le urla di battaglia; arrivo nel punto indicato dal capitano, individuo la cripta ed entro. La Principessa è sdraiata a terra, dorme poggiata su un fianco. È bella nonostante le lacerazioni sanguinanti che le sfigurano la pelle del corpo. Le giro intorno per contemplarla meglio; ha un succinto vestito rosso strappato in più punti, i suoi capelli sono di un rosso intenso e stranamente non ha più le lentiggini. Deve essersi evoluta ed è ancora più accattivante.

D'un tratto la Principessa si mette supina e apre gli occhi, batte le palpebre più volte per mettere a fuoco e resta a guardarmi; i suoi occhi di un insolito rosso scarlatto mi mettono in imbarazzo ma non è il momento di distrarmi.

"Principessa sono il vice comandante di Life. Mi riconosce?" esordisco tutto ad un fiato.

Lei si alza immediatamente e si guarda intorno, barcolla, e mi rivolge la parola.

"So chi sei. Dov'è quel vigliacco del tuo capitano?" Ha un atteggiamento aggressivo che mal si addice al suo aspetto delicato.

"Sono venuto per dirti che il capitano ha bisogno di te, perché..."

"Stai zitto! Basta con queste cretinate."

"Principessa, veramente il capitano vorrebbe che..."

"Zitto! Sento dei rumori. Dimmi se è lui?" mi chiede acidamente, coprendomi la bocca con le mani.

Le faccio segno di lasciarmi parlare, lei mi scruta con diffidenza guardandosi intorno e, quando nota che ho lasciato aperto il varco dell'uscita, fugge immediatamente fuori dalla cripta. Le corro dietro, l'afferro per un piede e nel trattenerla rotoliamo l'uno sull'altro sul fondale.

"Lasciami!" urla, "non riuscirai a riportarmi là dentro, scordatelo!"

"Ascoltami un attimo." Uso un tono pacato e la tengo bloccata sotto il mio peso, ma lei non si calma.

"Lasciami! Non voglio ascoltarti. Devo andare dal tuo capitano. Sono curiosa di vedere come se la cava fuori dalla cripta, senza che quel maledetto quarzo mi indebolisca."

"Sei insopportabile, Principessa. Altro che coccole e carezze," le dico, lasciandola andare.

Alle mie parole lei assume un'espressione inquisitoria. Sembra ancora più nervosa. Si avvicina a un soffio dal mio viso, mi scruta e, inaspettatamente, mi afferra per il collo bloccandomi contro uno scoglio sottomarino; non oppongo resistenza sperando che mi dia la possibilità di parlare.

"Il tuo capitano ti ha forse detto che sono tutta coccole e carezze?" mi sussurra nervosamente in un orecchio.

"Sì, qualcosa del genere. Ma adesso non importa perché sono venuto qui per dirti che..."

"Taci!" urla, quindi evoca un pugnale e inizia a chiamare il capitano a squarciagola.

"Perché diavolo urli? Mi hai stordito. Il capitano non ti sentirà, non è qui."

"Ti sbagli. Quella canaglia mi vede e mi sente. Mi controlla a distanza grazie al tatuaggio a forma di occhio che ho sulla tempia," mi dice, mentre sposta i capelli per mostrarmi il tatuaggio.

"E perché avrebbe fatto una cosa del genere?" Le rido in faccia.

"Perché in lui c'è anche Vanni. Fabrizio amava tenere tutto sotto controllo ed era geloso. Ecco perché!"

"Principessa, senza offesa ma credo che la cripta abbia ucciso i suoi neuroni. È forse impazzita? Il capitano geloso? Impossibile, mi creda!"

"Basta! Stai zitto! Lo metteremo alla prova." Kira mi avvicina il pugnale al petto. Ha una strana espressione. "Adesso dimmi, secondo te, il tuo capitano soffrirebbe di più nel vedermi trafiggere il cuore del suo vice comandante o nel vedermi mentre lo bacio?"

DARK STAR 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora