...Epilogo...

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Kira

Mi materializzo su Maree all'interno della mia stanza insieme a Jessica e Naja, e con un tocco di magia ritorniamo a vestire abiti umani.

"Una tuta da ginnastica? Dici che sarà adatta per la festa?" Chiede Naja guardando allo specchio la tenuta sportiva che ho sostituito al suo vestito da odalisca.

Mi avvicino allo specchio e Jessica mi affianca e accenna un sorriso, so cosa sta pensando. Il mio aspetto è cambiato molto rispetto a quando sono salita su questa nave. Non ho più le lentiggini, i miei capelli sono di un rosso inteso e non sono più la esile ragazzina che si chiudeva nelle spalle per la timidezza.

"Kira è solo merito tuo se ho ritrovato mia sorella... quindi... voglio farvi un regalo," mi dice Jessica, strizzandomi l'occhio, e compie un incantesimo che veste tutte e tre con abiti dal colore rosso scarlatto. Naja si osserva allo specchio con aria scandalizzata.

"È troppo succinto e scollato per me," borbotta.

"Sorellina, è un abito essenziale ma sobrio. Stai benissimo. E ricordati che il tuo partner è un pirata non un prete," le dice Jessica con tono beffardo, mentre divora uno snack.

Sorrido del loro piccolo battibecco che viene interrotto da un rumore proveniente dall'esterno della stanza; qualcuno sta bussando con insistenza sull'infisso del terrazzino. Jessica sposta leggermente la tenda, guarda all'esterno e assume un'area maliziosa.

"Kira, è per te. Vieni a guardare!"

Si tratta di Andre'. Ha l'aria impaziente e cammina avanti e indietro sul balconcino; è a torso nudo, indossa i tipici pantaloni da pirata e ha una rosa tra le mani. Lo osserviamo senza che lui possa vederci: si sistema i capelli e borbotta qualcosa prima di iniziare la sua "esibizione".

"Kira, ti prego, aprimi. Ho bisogno di parlarti," dice con tono perentorio, interrompendo il silenzio pomeridiano che regna sulla nave. Se non la smette sono certa che sveglierà tutti e domani saremo di nuovo su tutti i social.

"So che mi stai guardando... così come so che... non t'ama chi amor ti dice ma t'ama chi guarda e tace," incalza Andre'.

"Non incominciare a recitare Shakespeare. Questa volta non attacca," rispondo, restando ben nascosta.

"Kira, per piacere, vai fuori e parla con lui," interviene Jessica, "o reciterà tutte le poesie che ha letto negli ultimi cinquecento anni. Potrei non reggere," brontola con aria divertita, ma non mi curo delle sue parole.

"Andre', vattene. Il nostro amore non esiste più, è crollato insieme all'identità di Vanni. Mettitelo in testa!" sentenzio.

"Sono io Vanni e sono io il pirata, e sono pure il cavaliere. E seppure il tuo amore fosse d'un tratto crollato... può essere ricostruito, può crescere forte, grande più di prima." Il suo tono di voce si fa sempre più teatrale, ma viene interrotto da una voce femminile.

"Signorina Kira, si affacci a quel dannato terrazzino e perdoni il capitano Vanni. Gli ha già distrutto la carriera, non lo faccia più soffrire." È la voce di una turista che si è affacciata alla finestra della stanza accanto alla nostra.

Andre' non ha il tempo di ringraziare la sua fan che un'altra donna reclama la sua attenzione.

"Capitano, la lasci cuocere nel suo brodo e venga da me. Consolerò volentieri le sue pene d'amore."

DARK STAR 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora