Parte 55

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Devo agire con la massima cautela e fare in modo di scoprire cosa abbiano in mente. Odio ciò che mi ha fatto Elliot, prima di partire, e posso solo immaginare come si stia divertendo in questo momento mentre, a miglia di distanza, da direttive su come gestirmi la vita.

Accidenti a tutta la mia famiglia. Io sono Amelia Clayton. Forse non sarò ancora abbastanza forte ma ho capito che, per essere felice, devo imparare a volermi bene e questo significa anche non permettere a nessuno, compresa la mia famiglia, di stabilire ogni singolo aspetto della mia vita.

Mi affaccio alla porta della sala da pranzo ed, improvvisamente, come era prevedibile, le due "cospiratrici" smettono di parlare e mi rivolgono uno sguardo colpevole.

«Sei molto carina!» proferisce mia madre.

«É merito tuo, suppongo» rispondo facendo una piccola piroetta su me stessa.

Non devo far capire loro che io sono a conoscenza del loro piano così tento di essere il più naturale possibile ma senza abbassare mai la guardia.

«In verità, io e la nonna abbiamo pensato che potesse farti piacere trovare nell'armadio qualche vestito nuovo» continua mia madre cercando nello sguardo vacuo di mia nonna man forte. Dal canto suo, nonna Amelia, si limita ad annuire ed il suo disagio è palpabile.

«Avrei preferito venire con voi a fare shopping ma... va bene lo stesso» sorriso sarcastica facendo spallucce.

«Oh. Beh. Ci saranno altre occasioni d'ora in avanti. Magari potremmo andare insieme la prossima settimana a scegliere qualcosa da indossare per la scuola e per la prossima stagione» afferma evidentemente imbarazzata.

«Io vado a preparare la crostata di Ananas, così potremo mangiarla per cena» interrompe mia nonna, cercando di cavarsi d'impaccio.

«Nonna! Speravo venissi con noi» dico rammaricata.

«Oh. No. Non riuscirei proprio a resistere di fronte ad una coppa di gelato e so di non potermelo permettere. Perciò andate pure voi due, avete molto di cui parlare e stare un po' insieme da sole non potrà che giovare ad entrambe» aggiunge poi si avvicina a me stringendomi forte tra le sue braccia e questo gesto mi lascia sbigottita.

«Sai che ti voglio bene e spero solo sia la cosa più giusta per te. Che Dio mi perdoni» mi sussurra in un orecchio così che mia nessun altro possa sentirla.

Poi si stacca da me, mi sorride e scompare in cucina.

Resto qualche istante basita.

[IN REVISIONE] A midsummer night's dream (The Seasons Saga)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora