Non parla e la safeword che ho scelto mi martella nella testa allo stesso ritmo del mio cuore.
Aspetto con ansia la sua prossima mossa ed intanto cresce in me un' emozione singolare, ovvero un misto di paura ed euforia.
Attendo e mi rendo conto di annaspare nell'eccitazione che inizia a farmi ronzare le orecchie, irrigidendo sempre di più il mio sesso, costretto nel tessuto dei jeans, divenuto quasi una gabbia.
Sono un fascio di nervi, il sudore imperla la mia corteccia. Avverto l'adrenalina scorrere furiosa nelle mie vene, provocandomi centinaia di piccoli brividi lungo tutto il corpo. Ogni mio senso è amplificato all'ennesima potenza, sono impaziente ed in allerta come se volessi, anche solo, percepire un piccolo rumore che mi faccia comprendere quale sarà la sua mossa un secondo prima che la compia.
Attendo e mi sorprende la remissività con la quale improvvisamente ho deciso di piegarmi al suo volere.
Nel mio subconscio è in atto una battaglia tra il mio io che brama il controllo su ogni cosa e la curiosità cieca, che come un oracolo mi richiama a sé sospirandomi, sotto i fumi dell'incenso, una profezia della quale ancora non comprendo il senso.
Quegli occhi fiammeggianti che poco prima indugiavano sul mio corpo in preda ad un convulso fremito, li sento potenti e pesanti sulle mie spalle. Mi soffermo per un istante proprio a quell'immagine, su quello sguardo, celato ma non del tutto dalla maschera, che esprimeva molto più della semplice lussuria del momento, in essi ho scorto qualcosa di ben più corrosivo, ovvero l'invidia come se lei bramasse il mio posto qui per terra.
Improvvisamente sento uno strappo, subito seguito da un dolore pungente al cuoio capelluto, che si amplifica via via che le dita di Veronique s'intrecciano alle mie ciocche, aggrappandosi quasi in maniera vitale a loro e costringendomi, di rimando, a tirare la testa all'indietro, assecondando il volere di quella stessa mano.
Quando il mio cuore riprende lentamente un battito più o meno regolare ecco arrivare come una sciabolata l'ennesima mossa a tradimento.
Dapprima avverto lungo la schiena un leggero solletico come di un laccio che scivola sulla mia pelle provocandomi dei brividi.
Sento quelle benedette frange di cuoio scorrere dapprima sulle mie spalle e poi lungo il solco della spina dorsale.
Resto senza fiato, attendo come se dentro di me presagissi ciò che mi attende. Eccolo arrivare, violento, crudo, il morso di quella frusta che lascia sulla mia pelle un bruciore che va acutizzandosi lentamente, inarco la schiena nel contraccolpo, serrando la mascella fino a farmi stridere i denti.
«Accidenti!» impreco.
«Stai fermo. Se mi dai ascolto finiremo presto ed avrai la tua ricompensa» ringhia dietro di me.
E mentre vacillo cercando di interiorizzare il colpo, eccone subito un altro mentre la presa di Veronique si fa più incerta e la sento ansimare alle mie spalle.
Il dolore diventa ovattato anche se ancora acuto al punto da farmi contorcere le budella. Serro i pugni fino a farmi diventare le nocche pallide.
«Uno. Due. Tre. Quattro» smetto di contare quando lei fa cadere per terra la frusta. Sento la schiena come se mi avessero marchiato con un tizzone ardente mentre Veronique molla le mie ciocche come in preda in un delirio catartico e si presenta davanti a me. Scorgo le sue lunghissime gambe nude e madide di sudore quasi quanto le mie sulle quali il tessuto dei jeans sembra aver creato un secondo strato di pelle.
Mi afferra il mento e mi alza la testa. Vedo i suoi seni andare su è giù ad ogni respiro affannoso, sembra sconvolta come se avesse appena avuto un orgasmo, ansima ed alcune ciocche di capelli corvini si sono incollate alla sua fronte imperlata di gocce.
Resto in silenzio mentre il bruciore mi divora dall'interno divenendo combustibile per il tumulto di emozioni che cozzano tra loro mandandomi in confusione.
Avverto ogni centimetro della mia pelle altamente recettivo come se potesse ferirmi anche solo un soffio.
Il mio sesso è fuori contegno ed inizia a mandarmi seri avvertimenti d'insofferenza, via via più dolorosi.
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[IN REVISIONE] A midsummer night's dream (The Seasons Saga)
Любовные романы"Io mi chiamo Amelia. Amelia Clayton. Ho sedici anni e sto terminando la terza liceo presso la Roosvelt High School di Seattle. Non c'è molto da dire su di me. Davvero. Lo giuro. Allora mi chiederete perché abbia deciso di cimentarmi nella scrittura...