«De Luca. Sono io. La tua amichetta voleva fare la furbetta ma si è tradita da sola. Comunque stai tranquillo. Verranno a prenderti ma lei sarà portata con un altro mezzo al luogo stabilito per il vostro incontro. Mi raccomando, però, non te la spassare troppo con la ragazza» sogghigna.
Sospiro sollevato da quella notizia.
Riaggancio e corro a prepararmi.
Improvvisamente il mio pensiero va alla mia adorata Amelia. Forse dovrei raccontarle di tutta questa storia. È divenuto un fardello troppo pesante ormai da sopportare da solo. Ma cosa direbbe del mio rapporto con Veronique? Come potrei spiegare, ad un'anima tanto pura come la sua, che razza di persona perversa sono io?
Scuoto il capo e mi rendo conto di quanto diversi siamo io e lei eppure non voglio lasciarmela sfuggire nuovamente, non lo permetterò. Devo sistemare questa storia alla svelta e solo così potrò vivere questo rapporto con Amelia, libero da tutti i miei pesi.
Ma Veronique si aspetta di più da me ed io non so come dirle che non sono più quel genere di persona che ha conosciuto ed iniziato quella notte nella villa.
Ovvero. Lei mi ha aiutato a scoprire come sono veramente, ha portato a galla la mia anima oscura e le ha dato un nome. Ho vissuto per un anno i panni di Joshua Sanders, il Dominatore con Veronique. Poi è iniziata tutta questa storia che mi ha incatenato letteralmente finché non sarà finita.
Mi sento stanco e provato.
Mentre l'acqua calda scivola sulla mia testa e poi sulla schiena la mia mente elabora tutte le informazioni ed improvvisamente qualcosa mi fa contrarre tutti i muscoli. Un pensiero, anzi, piuttosto un dubbio. Il mio referente in questa storia tanto intricata. Ethan Collins, agente dell'FBI. Colui che mi ha avvicinato quella prima volta nella villa, dove ho conosciuto Veronique. La sua voce mi sembra improvvisamente familiare, come se l'avessi udita da qualche altra parte ma non riesco a ricordare dove.
Mi rendo conto di non ricordare bene neanche il suo volto, perché l'ho visto solo un paio di volte ma, improvvisamente, mi tornano alla mente i suoi complimenti nei confronti della mia moto, sembrava uno che ne capiva parecchio. Scuoto il capo e mi sfrego il viso con le mani. Quel pensiero continua a tormentarmi finché il mio cellulare non prende nuovamente a squillare. Mi allungo sul letto e leggo sul display che si tratta proprio di Ethan.
«Pronto. De Luca. Il tuo mezzo è davanti all'ingresso della villa. Mi raccomando non fare stronzate e non prendere iniziative stupide. Ne va di tutta l'operazione e della vita stessa della tua ragazza» sogghigna e poi interrompe la chiamata.
Sospiro e mi affretto ad uscire dalla mia stanza. Scendo velocemente le scale ed attraverso il salone open space completamente circondato da enormi porte finestre che danno sul porticato e quindi nel giardino. Scorgo mia madre che sorseggia un drink sdraiata sul bordo piscina mentre Clara gioca con le sue bambole dall'altra parte.
Lascio un bigliettino sul tavolo indicando che sono uscito con un'amica e che non tornerò per cena. Faccio spallucce e mi dirigo verso l'uscita.
Il fresco della sera mi provoca un brivido a fior di pelle ma, l'inquietudine destata dall'incontro con Veronique muta quello spasmo, tanto naturale dei miei ricettori, in un dolore più intenso.
Apro il cancello elettrico e scorgo l'enorme suv nero con i vetri oscurati. Mi avvicino lentamente quando la portiera si apre e vedo scendere un uomo, di poco più grande di me.
Lo riconosco immediatamente e subito tutti i tasselli del puzzle vanno al loro posto. Nella mia mente si fa finalmente chiaro l'intero disegno.
«Ciao Matt. Non mi riconosci? È passato diverso tempo dal nostro primo incontro ma questa volta volevo che ti fosse ben chiara, una volta per tutte, l'estrema delicatezza di tutta l'operazione per la quale tu sei stato chiamato a lavorare» proferisce l'uomo mentre avanza verso di me.
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[IN REVISIONE] A midsummer night's dream (The Seasons Saga)
Romance"Io mi chiamo Amelia. Amelia Clayton. Ho sedici anni e sto terminando la terza liceo presso la Roosvelt High School di Seattle. Non c'è molto da dire su di me. Davvero. Lo giuro. Allora mi chiederete perché abbia deciso di cimentarmi nella scrittura...