Mi afferra il viso con entrambe le mani e lo avvicina di più al suo. Il cuore inizia a galoppare nel mio petto tanto da farmi male.
Ho paura di ciò che potrei fare. Sono fuori di me ma non posso negare a me stessa di volere che le sue labbra incontrino le mie facendomi sentire amata, anche se solo per un istante. Chiudo gli occhi.
«Non posso» sussurra e poi lascia la presa.
Non so cosa stia succedendo so solo che improvvisamente, dopo quelle parole che mi lasciano ancora più affranta di quanto già non sia, vedo Paul accasciarsi al suolo dolorante.
Lo osservo impietrita cercando di capire ma ciò che vedo, rialzando lo sguardo, mi fa rabbrividire.
Matt torreggia su di lui. È sconvolto, arrabbiato e serra il pugno con il quale ha appena colpito il povero Paul in un fianco.
«Ma che accidenti ti è preso? Come ti permetti?» gli urlo contro con tutta la rabbia che ho dentro di me.
Poi sento partire la mia mano che si scontra col suo viso.
«Paul. Stai bene?» chiedo inginocchiandomi accanto a lui e cercando di aiutarlo a sollevarsi.
Intanto un gruppo di persone si è radunato intorno a noi, così come mia madre che, nel frattempo ci ha raggiunti.
«É vero allora? Mi hai lasciato per lui? Da quanto state insieme? No aspetta, non rispondermi nemmeno, perché non lo voglio sapere» proferisce Mattew sopra di noi mentre si tiene la guancia dolorante con una mano.
Alzo lo sguardo e lo fulmino.
«Cosa pensi di sapere? Non sono stata la sola a quanto vedo» ribatto sarcastica facendo segno verso la ragazza che lo accompagnava poco prima e che ora sta osservando tutta la scena come tutti gli altri passanti.
«Chi? Lei? È solo un'amica» risponde il vile.
«Ah. Pensi che sia proprio una stupida vero? Allora anche lui è un mio amico. Non puoi ripiombare, all'improvviso, nella mia vita, uccidere tutti quelli con cui ho anche solo un semplice dialogo e dettare legge su di me. Non puoi, dopo che mi hai abbandonata, senza darmi una spiegazione, proprio quando avevo più bisogno di te» replico.
«Sii sincera Amelia. Tua nonna mi ha detto che non volevi più vedermi e che stavi frequentando già un'altra persona. Che avrei dovuto fare? Non mi hai cercato nemmeno tu. Non hai mai risposto a nessuno dei miei messaggi» continua.
«Allora, siccome hai creduto a ciò che ti ha raccontato mia nonna, hai anche pensato bene di lasciarmi perdere e farti un'altra ragazza, salvo poi, ritornare a rovinarmi la vita con le tue inutili alzate di testa. Sparisci dalla mia vita ma, questa volta fallo per davvero. E se mai dovessi incontrarmi, d'ora in avanti, fai finta che io non sia mai esistita, come hai fatto fino ad ora. Non credo ti risulterà difficile» ribatto sarcastica.
Aiuto Paul e gli ficco un braccio intorno alla vita così che possa sostenersi a me, visto che è ancora dolorante.
«Amelia» si avvicina mia madre chiamandomi ma non voglio vedere nemmeno lei così mi allontano con Paul lasciandoli tutti li a fissarci.
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[IN REVISIONE] A midsummer night's dream (The Seasons Saga)
Romance"Io mi chiamo Amelia. Amelia Clayton. Ho sedici anni e sto terminando la terza liceo presso la Roosvelt High School di Seattle. Non c'è molto da dire su di me. Davvero. Lo giuro. Allora mi chiederete perché abbia deciso di cimentarmi nella scrittura...