"Era una ragazza semplice, di quelle che sognano dietro ai libri e alle poesie, e se la vita poi è carogna non importa, una ragione per sorridere la trovi comunque."
(Alessandro Baricco)
Abbiamo deciso di provarci. Sono trascorse tre settimane.Sono davvero felice con lui. Mi da un bacio sulla guancia. Ma stavolta è diverso. È più vero, più autentico, più desiderato. Giacomo mi sorride e raggiunge gli altri di la. Non faccio in tempo a tornare nel mondo reale che mi trovo davanti un tipo con cui mi sono appena scontrata e con la felpa completamente sporca di latte. No, è Alessio. Questo è un incubo!
"Scusa, scusa, scusa!"
Cerco di rimediare con 50 tovaglioli in mano. Lui sbuffa. E proprio mentre penso che stia per rispondermi malissimo, mi blocca la mano che tenta di ripulirgli la felpa e mi chiede:"BEVI LATTE A COLAZIONE?", e se ne va.
Che tipo strano, proprio strano! Quasi tutte le persone del mondo bevono latte a colazione, persino lui! Forse è una frase in codice, nasconde un secondo significato, non so.
Oggi piove, parecchio. Sono senza ombrello e Giacomo è andato via presto con Christian per provare alcuni passi. Fortunatamente incontro Pierozzi, Pierozzi e un ombrello. "Come on, baby!" Corro a ripararmi. Mi piace la pioggia, non so perché. Addirittura cantare sotto la pioggia. Inizio a canticchiare "Scende la pioggia", coinvolgendo anche Ciccio. Incontriamo per strada Paolo e Francesca, ma non quelli della Divina Commedia. Basta sentirli parlare per capire da quale città provengano. Paolo è pugliese e ha la testa piena di ricci; a volte si complica la vita da solo, perché pensa troppo spesso a dare più spiegazioni che dimostrazioni. E poi c' è Francesca, la biondina fiorentina; subito noti che ha paura, paura di questa esperienza, e che questa paura le vieta di godersi tutto al cento per cento. A scuola stamattina è un delirio. Incontro Giacomo.
"È da un po' che ti cerco! Pensavo venissi con Deborah!"
"Ho fatto con calma perché comincio tra un' oretta."
"Potevamo stare insieme dato che ieri non ci siamo visti proprio."
Gli stampo un bacio.Colpi di tosse. Sono gli Extraa, perfettamente coordinati. Ridiamo tutti. Chiedo a Giacomo se, come al solito, vuole stare con me in sala relax prima delle lezioni. Ma stavolta mi risponde che ha da fare. Me lo dice dolcemente, ma ha da fare. Va via. Penso sia arrabbiato per stamattina, e ciò mi irrita parecchio. Qualcuno mi abbraccia da dietro. È la mia Debby!
"Perennemente con Giacomo, ormai non ti vedo più!"
In effetti, io e Giacomo, eccetto rari momenti, stiamo sempre insieme. Appiccicati, si suol dire.
"Caffè?"
"Decisamente!"
In sala relax troviamo Sara e Giada, corro ad abbracciarle. Entra lo Zanfo e ci comunica che domani pomeriggio incontreremo qualcuno di speciale. E sinceramente, anche se non sappiamo di chi si tratti, non vediamo l' ora.
Improvvisamente entrano Giacomo e Miriam. E meno male che aveva da fare! Penso lo stia facendo volontariamente, anche perché è molto geloso dell' amicizia che mi lega a Pierozzi. Viene verso di noi, faccio finta di nulla, continuando a parlare con Deborah e Giada. Mi prende la mano. Non sono gelosa di Miriam, ma il fatto che lui faccia di tutto per farmi ingelosire mi da parecchio fastidio.
"Vuoi buttarmi di sopra anche il caffè?" È Alessio che corre verso il suo puffo preferito.
"Ecco dov' eri stamattina!" Giacomo sembra molto arrabbiato. Non voglio nemmeno rispondergli. Deborah mi guarda e io le scuoto la testa. Giacomo va via con Miriam e Giada, Alessio indossa le cuffie e sembra non sentire nulla.
Racconto a Deborah ciò che è successo. "È un po' esagerato, non ti pare?"
Non posso fare a meno di annuire.
La giornata trascorre velocemente, tra una coreografia e un' altra. Corro subito in camera. Ho intravisto Giacomo a cena ma, eccetto un banale "com' è andata la tua giornata", non ci siamo detti nulla.
"Che poi, se ci pensi, non é successo proprio nulla."
"Lo so Debby, è che quando si mette il broncio è finita. A volte penso di conoscerlo davvero poco."
"Se devo essere sincera, secondo me siete andati troppo veloce."
"Comincio a pensarlo anch' io. Sostanzialmente di lui non so molto, parliamo di cavolate solitamente. E l' argomento danza sembra, a volte, l' unica cosa che ci lega."
Deborah mi abbraccia. Bussano alla porta. Sono Alessio e Francesco. Ci mancava Alessio per completare la giornata! Devono riprovare "Vivimi". Grazia Di Michele ha dato per l' ennesima volta la maglia a Deborah e vuole vedere stavolta il suo approccio con una figura maschile. Bussano nuovamente. Stavolta è Giacomo. Esco fuori dalla camera e socchiudo la porta.
"Volevo fare pace ma vedo che sei impegnata!"
"Smettila!"
"Scusa.." Lo dice piano, troppo piano, senza nemmeno guardarmi.
"C' è qualcosa che non va tra me e te, non credi?"
"Purtroppo si.."
"Ne parliamo domani?"Mi da un bacio, mi abbraccia e va via.
Mi sento un po' più tranquilla. Rientro in camera. Hanno smesso di provare e adesso ridono, ridono, ridono. Ad un certo punto il casino. Qualcuno mi afferra da dietro e mi butta sul letto. Riconosco Francesco. Deborah ride e comincia a farmi il solletico. Alessio guarda la scena divertito.
"Aiutami, al posto di stare li, immobile!"
Ma lui si schiera con Deborah.
"Tre contro uno, non vale!"
"È il pegno da pagare per il latte che mi ha versato stamattina!"
"Ti sto odiando!"
"Ci sono abituato, bambola!"
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"Entri dentro le persone"
Fanfic"Sei una tipa coi tuoi spazi, guardi fisso e ti imbarazzi, bevi latte a colazione, entri dentro le persone." Si sentiva così maledettamente figo. E in fondo lo era. Non era nè il ciuffo, nè i tatuaggi, nè gli occhi. Era lui. Così maledettamente ant...