13. L' amore conta

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"Ci sono le donne...e poi ci sono le donne donne.E quelle non devi provare a capirle, sarebbe una battaglia persa in partenza.Le devi prendere e basta.Devi prenderle e baciarle, e non dare loro il tempo di pensare.Devi spezzare via, con un abbraccio che toglie il fiato, quelle paure che ti sapranno confidare una volta soltanto, a bassa bassissima voce.Perché si vergognano delle proprie debolezze e, dopo avertele raccontate, si tormenteranno - in un agonia lenta e silenziosa- al pensiero che scoprendo il fianco e mostrandosi umane e facili e bisognose per un piccolo fottutissimo attimo, vedranno le tue spalle voltarsi ed i tuoi passi allontanarsi.Percio prendile e amale.Amale vestite, e senza trucco che a spogliarsi sono brave tutte.Amale indifese e senza trucco, perché non sai quanto gli occhi di una donna possono trovare scudo dietro un velo di mascara.

Amale addormentate, un po' ammaccate quando il sonno le stropiccia.Amale sapendo che non ne hanno bisogno, sanno bastare a se stesse.Ma appunto per questo, sapranno amare te come nessuna prima di loro."

(Alda Merini)

"Secondo te il verde mi dona?"

Pierozzi continua a girare continuamente davanti lo specchio, ponendo la mia felpa verde dinanzi al suo petto. Lo guardo, è buffo. Vado accanto a lui.

"Secondo me si!"

Gli do un bacio sulla guancia.

Deborah apre la porta ed entra in camera. Alessio non c' è, suo fratello gli ha fatto una sorpresa ed è andato a pranzo con lui.

"Piero, anche a me dona il verde. Non ti montare la testa.", Deborah strappa via la mia felpa dalle mani di Francesco. Poi ride, provandola anche lei.

Sono stata fortunata ad affrontare l' esame il primo giorno, almeno non devo sopportare maglie verdi in giro e non addosso a me. Sono l' unica, per adesso,ad aver superato l' esame. Sono l' unica, per adesso, ad essere così spensierata.

"Francesco!"

Pierozzi alza il viso, toglie la sigaretta dalla bocca e scatta subito dal divanetto che si trova dinanzi alla porta del Residence.

"Nicole, che ci fai qui?!"

Le corre incontro, lei lo abbraccia.

É un tipa altissima, ma soprattutto bellissima. I capelli le scendono lisci e castani sino al fondoschiena.

"Sono a Roma per un servizio fotografico, ho pensato di venirvi a trovare! A proposito, e il mio Dear Jack preferito dov' è? Senza offesa!"

Pierozzi si schiarisce un po' la voce, abbassando anche il tono:" È fuori a pranzo, dovrebbe ritornare a breve. Nel frattempo ti presento due amiche."

La stangona si avvicina a me e a Deborah, porgendoci la mano:" Piacere Nicole!"

"Piacere, Vittoria. La ragazza del tuo Dear Jack preferito.", rispondo puntigliosa. Forse ho esagerato ma c' è qualcosa che non mi convince nell' atteggiamento di Pierozzi e negli sguardi di lei.

"Allora, stasera che fate?", chiede lei a Francesco, interrompendo così quel momento di tensione venutosi a creare tra me e lei.

"Di solito la domenica nulla. Usciamo soltanto il sabato. La sveglia suona alle 7."

"Si ma non potete lasciarmi in asso. Non ci vediamo da una vita."

Pierozzi mi sembra perplesso. Lei continua a guardarlo.

"Tanto so che non rifiuterai."

La loro discussione viene interrotta da Denny che, sempre in maniera molto fine, commenta l' arrivo di questa ragazza:" Ma questa gran figona della tua amica non me la presenti?", ride rivolgendosi a Pierozzi e guardandole con ammirazione il di dietro.

"Entri dentro le persone"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora