capitolo 11

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Balzo dal letto a causa di una musica assordante che proviene dalla casa affianco alla mia, mi volto dall'altro lato del letto per vedere che ore sono, la sveglia indica 00:00 spaccate. So che domani non c'è scuola ma nessuno può svegliarmi in questo modo brusco , mi affaccio dalla finestra per capire cosa sta succedendo, e noto che dalla casa di Patrick slater c'è una festa con molte persone, la casa è illuminata da parecchie luci con un volume di musica molto elevato che fa tremare le pareti della casa, si può dire che si è trasformata in una discoteca. Non sopportando più questo trabusto che mi ha portata via dalle braccia di Morfeo, mi dirigo a passi spediti verso le scale per poi aprire la mia porta d'ingresso, andando dritta nel cortile di quel deficiente. Arrivo alla porta di casa sua busso più di 10 volte in modo molto brusco ma nessuno viene ad aprire, il volume della musica è troppo alto. Perdo completamente la pazienza faccio dietro front, andando dritta nel garage di casa mia e prendo una tenaglia, salgo velocemente le scale di casa mia per afferrare una felpa per coprirmi il volto col cappuccio. Ritorno giù e senza farmi vedere mi avvicino ai cespugli che dividono casa mia dalla sua. Corro dietro la casa per trovare quello che mi serviva,la centralina elettrica, con la tenaglia rompo la catena della gabbia che la racchiude per poi tagliare tutti i fili. Di colpo la musica cessa e le luci si spengono tutte, missione compiuta. Corro verso casa mia prima che qualcuno mi scopra, mi chiudo la porta d'ingresso appoggiandomi di spalle tirando fuori un sospiro di sollievo. Salgo le scale saltellando come una deficiente, tanto mia madre è già andata via, mi tuffo a bomba sul mio letto e aspetto che il sonno ritorni. Dopo un paio di minuti in cui mi stavo quasi per addormentare sento dei tonfi fortissimi che provengono dalla porta di casa mia scendo le scale con rabbia spalancò la porta sbraitando:" chi cazzo sei ? E come ti permetti di svegliarmi in piena notte in questo modo!" Mi rendo conto solo dopo chi mi trovo davanti.
Patrick è davanti alla mia porta senza maglietta, potrebbe essere considerato una divinità per la sua bellezza, smetto di fissarlo appena sento urlarmi in faccia:" Alexis ma che cazzo ti passa in quella zucca vuota che ti ritrovi mi hai distrutto la centralina sei stupida?" Neanche mia madre si permette di urlarmi addosso in questo modo mi avvicino a lui rabbiosa:" non provare mai più ad alzare la voce con me, altrimenti ti stacco le palle, le svuotò e le uso come porta penne ci siamo intesi ?" Non ricevo nessuna risposta da lui mi sta fissando, noto solo ora quanto siamo vicini ci divide solo un centimetro, mi guarda negli occhi per poi spostare lo sguardo sulle mie labbra, il mio corpo reagisce con una scarica di scintille come scosse di elettricità in tutto il corpo. I nostri respiri iniziano ad aumentare ed io faccio uno sbaglio che mi ero promessa di non fare più, lo guardo anch'io negli occhi , occhi che ti Stregano, che ti fanno sentire fragile, che ti penetrano. Non so quanto tempo è passato ma non riesco a staccare il mio sguardo verso di lui, finché non si allontana di scatto, e se ne va senza dire una parola. Mi rendo conto solo ora di aver trattenuto il respiro per tutto il tempo, prendo una boccata d'aria, ma il mio corpo e come se lo volesse qui, torno a casa correndo verso camera mia, sospiro:" cosa mi stai facendo Patrick slater" detto ciò cado nel mondo dei sogni.

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