capitolo 13

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Il weekend è passato molto velocemente sono rimasta a casa a fissare il soffitto e ha fumare peggio di una turca per tutto il tempo. Il rumore della sveglia segna che è lunedì quindi si torna in mezzo hai pazzi, che allegria. Significa anche che vedrò Patrick dopo quello che è successo non ho smesso di pensare a lui, mi maledico più che altro per quello che stavo per permettere che succedesse. Non ho bisogno di nessuno tantomeno di lui. Mi alzo dal letto vado in bagno mi faccio una doccia veloce, entro in camera con l'asciugamano attorno al corpo, inizio a mettere l'intimo, e mi vesto con un paio di jeans ed una maglietta bianca con le vans nere. Siccome non avevo voglia di pettinarmi i capelli li ho lasciati naturali, avere i capelli mossi non è così facile vanno dove vogliono loro facendoti sembrare un leone, mi trucco come mio solito è mi dirigo a scuola. Arrivata davanti al cancello davanti hai miei occhi ce una scena disgustosa Jessica Mertens sta divorando con la sua bocca un ragazzo è messo di spalle quindi non so chi sia, finisco di fumare la mia sigaretta mattutina e appena mi dirigo per i cancelli il ragazzo si è voltato anche lui è sta entrando con Jessica a scuola nostra, ed i miei occhi non possono crederci che il nuovo ragazzo di Jessica la sgualdrina sia Patrick. Entro in classe con la mente persa tra i miei pensieri vado a sedermi al solito posto non notando che quella troietta si sta avvicinando al mio banco sculettando:" Alexis vedo che il mio avvertimento ti è servito, a quanto pare come vedi nessuno riesce a volerti e grazie a questo hai portato slater tra le mie mani." La guardo ed esplodo a ridere ma non una di quelle risate vere una di quelle amare continuando a ridere le rispondo:" bhe la sgualdrina di turno ed il poppante ma che bella coppia, spero che la tua cara donzella prenda meno cazzi di quanti ne ha presi fino ad ora hahah " Jessica è diventata rossa sia per l'imbarazzo e sia per la rabbia tanto da lasciar a Patrick il ruolo di difenderla:" Alexis almeno lei ha una persona al suo fianco" la prende per la vita è la bacia davanti hai miei occhi quasi divorandosi le sue labbra,  ed io resto a fissarli impassibile mentre dentro di me tutto arde come l'inferno senza farlo notare a nessuno. Fortunatamente arriva la professoressa di letteratura ed ora che mi ricordo era meglio se restavo a casa non ho imparato e ne letto nessun romanzo quindi non ho niente da recitare in poche parole, sono fottuta. Si siede ed inizia a guardarsi attorno:" allora per questa interrogazione facciamo partire a recitare a.... Ecco si la signorina Alexis venga pure alla cattedra" ma allora questa è pura sfortuna,mi alzo in malavoglia pronta a dire alla professoressa di mettermi un quattro, quando ad un certo punto mi viene in mente da recitare in quel momento questa frase ed inizio:"  fumo un po, sposto via la tenda,cielo grigio piombo, io lascio che mi prenda, sogno l'assenza, di ogni tipo di esistenza, da parte mia, su questa terra perversa, e credi a me, non posso opporre resistenza, dalla terza che sento che la mia vita, sarebbe stata diversa".  Finito di recitare mi giro verso l'insegnate:" signorina Alexis è stata molto brava ma non ho mai sentito questo libro come si intitola?" Io la guardo e le sorrido:" si chiama  "vagalume" ."
Nessuno avrebbe capito che si trattava di una canzone di Gemitaiz, e grazie a questo pezzo mi sono beccata anche un ottimo voto l'ho sempre detto che è la mia salvezza, inizio a sentirmi osservata , mi giro di scatto e vedo che mi guarda, e con la bocca mima la parole " Gemitaiz" smetto di fissarlo però sulle mie labbra spunta un piccolo sorriso,  anche se l'ho visto prima baciarsi con la vipera, ha capito il mio monologo, e non è da tutti, ma questo non cambierà le cose.
Lui da una parte ed io dall'altra è sarà sempre così

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