Capitolo 58

7 1 0
                                    

Ho il cuore a pezzi, ma questo non è niente sento come se mi stessi spegnendo piano piano ma non quel solito spegnersi di una sofferenza che prima o poi passerà, ma di un dolore che mi devasterà andando avanti e nonostante tutto dovrò imparare a conviverci, sono in macchina con Anastasia che ci stiamo avviando all'aeroporto, ho la testa appoggiata sul finestrino, non ho voglia di parlare e gliene sono grata per aver compreso il mio malessere, non se lo merita alla fine anche lei non mi vedrà più per un bel po' ma gli ho promesso che ci saremo tenute in contatto, so almeno che la lascio in buone mani, George non la farà mai soffrire, quanto invidio la loro vita non hanno demoni del passato che li inseguono costantemente a differenza mia, la mia testa continua a dirmi che vivrà bene lui, ora che non faccio più parte della sua vita, il problema è come vivrò io ? Quando arriverò a New York e sarò consapevole di non averlo più con me cosa farò ? Eh si la destinazione è New York, chi poteva immaginarselo, la città del futuro, la città che dovrebbe farti vivere le cose più emozionanti della tua vita, ma voglia di viverne ora non c'è ne.
Siamo arrivate all'aeroporto prendo il mio borsone e prima di avviarmi la guardo, questa piccoletta è diventata tutto per me, le sorrido e la stringo a me fortissimo:" Ricordati che ti voglio bene, non scordartelo mai" le dico, lei mi stringe di più per poi guardarmi con quei grandi occhioni  e dirmi:" Mi mancherai da morire spero che questa sia la scelta giusta per voi, sappi che verrai a trovarmi e sarà viceversa non ti libererai mai di me" ed io rido per l'ultima affermazione che mi dice la stringo un ultima volta, mi volto e senza guardare indietro entro in aeroporto con un bel macigno nel cuore, passo il mio biglietto all hostess davanti a me che mi sorride e mi augura buon viaggio ed io ricambio il sorriso cordiale, non so come facciano ad essere sempre così sistemate e truccate ogni giorno, io non ce la farei mai a malapena mi trucco figuriamoci farlo costantemente, no no non fa per me, trovo il mio posto metto il borsone al suo posto e prima di poter mettere modalità aereo noto le mille chiamate da parte di Patrick...

Flashback:

"Anastasia dove diavolo è finito Patrick, gli avrò fatto mille chiamate senza mai avere una risposta!!" Le urlo alla mia migliore amica, lei se la ride, come se fosse normale tutto questo per poi dirmi:" cos'è Alexis non riesci a stare senza il tuo uomo per due orette?" Sbuffo e le lancio un cuscino del divano in faccia:" Ha-ha-ha che simpatica che sei, solo che non l'ha mai fatto tutto qui mi sembra strano" le rispondo mettendomi una mano sotto al mento riflettendo, dove può esser finito, non mi ha voluto neanche dire dove andava, i pensieri e le paranoie crescono finché non balzo dal divano urlando:" Oddio è se mi stesse TRADENDO ???" Pensando a qualsiasi tipo di biondina sgualdrina che ci sta provando spudoratamente con il mio uomo, parte una risata sonora all'interno del soggiorno ed è quella scema della mia migliore amica che si sta prendendo gioco di me, incrocio le braccia, tiro su un sopracciglio guardandola lei scoppiare ancora di più a ridere, mi sta innervosendo:" Tu sai qualcosa vero?? Dimmi dov'è " le dico lei si riprende dalle risate per poi guardarmi e far finta di niente, la conosco troppo bene sa qualcosa, allora mi viene un idea, mi avvicino piano piano a lei visto che è presa a messaggiassi con il suo caro fidanzatino, le salto addosso mettendomi a cavalcioni su di lei:" Alexis non ti azzardare a farm..." non le do il tempo di finire la frase che subito parto con una scarica di solletico:" Dimmi assolutamente dove si trova Patrick" le dico continuando a farle il solletico ma niente non riesco a farle uscire una parola, preferisce soffocarsi per il solletico che dirmelo, uff che palle!! Ad un certo punto sento la porta aprirsi ed eccolo lì bello come un Dio greco, mi imbambolo per un attimo per poi ricordarmi che non so dove sia stato:" Ciao amore sono a casa!!" Mi si avvicina cercando di baciarmi ma io mi sposto guardandolo in modo serio, metto le braccia a modo di riprovero:" Con chi mi stavi tradendo brutto stronzo?!" Lui mi guarda stranito per poi guardare il suo telefono e vedere le mille chiamate fa due più due ritornando a guardarmi per scoppiare a ridere, che simpatici che sono tutti, non ho mica la faccia di un pagliaccio oggi, cerca di riprendersi per poi dirmi:" sei proprio una scema lo sai ? Con chi mai dovrei tradirti sono stato dal Tattuatore"  abbracciandomi dai fianchi per poi baciarmi sulla fronte:" Potevi anche avvisarmi sai ?" Gli dico mettendo il broncio, lui scuote la testa sorridendo per poi prendermi il labbro inferiore per poi morderlo e li altro che broncio, pensieri sconci si impossessano di me e lui lo nota:" adesso lo vedrai, rompi palle"  mi dice, mi fa cenno di avvicinarmi al divano,  batte un cinque ad Anastasia per aver tenuto il segreto,  per poi ritornare da me e tirarsi su la maglia, sul fianco ci sono due date incrociate tra di loro formando un cuore elegante, mi tiro su per vedere meglio e si tratta della mia data di nascita con la sua, la pelle ancora arrossata per averlo appena fatto, lo guardo con gli occhi che brillano baciandolo dolcemente: sei un pazzo lo sai, ma ti amo da morire" lui mi sorride ed io mi perdo nei suoi occhi..

Ritorno in me guardando il suo numero di telefono, con una lacrima che mi solca il viso per poi bloccare quel numero, deve capire che io non ci sono più deve capire che merita di più e deve odiarmi, deve farlo anche se fa male deve farlo, metto le cuffie e chiudo gli occhi aspettando di arrivare in questo nuova città..

cuore di ghiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora