capitolo 21

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Continuamo a fissarci senza parlare, il suo respiro si è regolato nel frattempo, Anastasia inizia a chiamarmi chiedendomi:" allora chi è alla porta ?" Si avvicina a me per vedere, e quando lo nota:" oh, ehm.. Alexis perché non andate a fare una passeggiata avete bisogno di parlare" mi dice , mi riprendo dal mio shock e la guardo:" non credo che sia venuto per parlare, sarà venuto per chiedermi di dire scusa alla sua fidanzatina" le dico ma lui mi afferra una mano ed io torno a guardarlo negli occhi:" invece ho bisogno di parlarti" mi dice senza lasciare la mia mano, com'è possibile che quando la mia pelle incontra la sua il mio corpo riceve una scarica di adrenalina, iniziano a tremarmi le gambe e mi ricordo solo ora di avere ancora il vestito addosso:" solo un attimo che mi cambio" detto questo chiudo la porta e guardo Anastasia , sono nervosa, questo ragazzo mi fa provare cose che neanche credevo esistessero, mi avvio con lei verso le scale salendole a passo spedito, arrivo in camera ed inizio a mettere sotto sopra l'armadio:" cosa mi metto ? Perché è qui? Oddio perché sono così nervosa cazzo.." inizio a dire, intanto due braccia mi stanno stringendo da dietro, da quando ho ricevuto il suo primo abbraccio, mi sono sentita calma, eh già, Anastasia ha questo effetto su di me è il mio calmante:" qualsiasi cosa dirà Alexis non temere perché ci sarò io qui con te, e non preoccuparti di cosa ti metterai ad una persona devi piacere cosi come sei, e lui ha già visto quasi tutti i tuoi stati d'animo, e sei nervosa perché anche se non vuoi ammetterlo a te stessa lui è diventato una parte di te" mi dice facendomi ragionare , mi volto verso di lei e la stringo tra le mie braccia, questa ragazza sta sbloccando il mio cuore piano piano e non potrò mai ringraziarla, le sorrido per poi afferrare un paio di jeans ed una maglietta , mi tolgo il vestito e lo rimpiazzo con questi vestiti più comodi, prendo le mie Vans nere e le indosso prima di scendere le scale mi volto verso di lei:" alla fine il demone dal cuore di ghiaccio trova sempre la sua musa ispiratrice, e tu sei la mia, grazie" le dico questo è noto i suoi occhi lucidi e il suo sorriso enorme sul volto:" adesso vai prima che mi sciolga, e voglio sapere tutti i dettagli " mi dice ed io rido per la sua espressione da bambina curiosa, mi volto e corro verso le scale, apro la porta d'ingresso e lo trovo lì che mi aspetta appena mi vede mi sorride:" vieni ti porto in un posto" e detto ciò mi tende la mano ed io senza pensarci l'afferro, iniziamo a camminare, e dopo un po' arriviamo davanti ad un parco, non l'avevo mai notato, le strade sono ricoperte di sassolini, al centro si trovano alcune giostre per bambini un po' malandate, circondate da una strada alberata con alcune panchine posizionate qua e là, da quello che noto si tratta di un parco abbandonato, ma pur essendo così triste il suo fascino è meraviglioso allo stesso tempo, soprattutto di notte, mi fa accomodare in una delle panchine, sembra parecchio nervoso , si passa molto spesso le mani tra i capelli e sbuffa, se non ci trovassimo in questa situazione lo troverei anche carino, ad un certo punto mi guarda e fissa i suoi occhi nei miei:" ho lasciato Jessica " mi dice tutto d'un fiato io spalancò gli occhi, ecco perché mi ha chiesto di parlare, ma non ha capito che io non sono brava a confortare le persone per cui mi alzo e gli dico" mi dispiace ma se stai cercando conforto sono la persona sbagliata" detto questo mi volto, per andarmene ma sento il polso che viene afferrato, dalla sua presa, e sento un tonfo, mi volto per vedere cosa sta succedendo e me lo trovo inginocchiato davanti a me , che mi guarda con gli occhi lucidi:" ascolta Alexis, si hai ragione sono un cazzone, perché non sono riuscito a lottare quando avrei potuto, ho mollato la presa per il semplice fatto di non piacerti, ho sbagliato lo so, ho creduto anche che se mi fossi fidanzato con Jessica dentro di te si sarebbe acceso qualcosa, sei così priva di emozioni, tendi a chiuderti in te stessa, non lasci passare nessuno, si hai un cuore di ghiaccio, ma stasera quando ti ho tenuto tra le mie braccia, l'ho sentito battere e batteva per me, io ho bisogno di te per stare bene con me stesso, ma tu dammi la possibilità di starti accanto, di mostrarti che dopo tutto si può vivere ancora , ti prego" mentre dice queste parole la voce gli trema ed i suoi occhi sono più lucidi di prima, abbassa la testa per non farsi vedere , mi avvicino a lui, gli metto due dita sotto il mento per alzargli il viso verso di me, me lo lascia fare, non si può capire dalle parole di una persona se è sincera oppure no , la verità è scritta sempre negli occhi, e guardando i suoi vedo tutta la sincerità di quelle parole dette, sento fitte fortissime al cuore , il ghiaccio si sta sciogliendo, gli afferrò una mano per farlo alzare, mi avvicino sempre di più a lui senza distogliere lo sguardo da quei due smeraldi verdi che sono stati la mia rovina fino ad oggi:" non ti dico di cambiare, non ti dico di essere la persona migliore di questo mondo, ti prego solo di non tarparmi le ali adesso che ti sto dando la possibilità di starmi vicino , patrick non spezzarmi nuovamente, perché per la prima volta nella mia vita permetto a qualcuno di entrare nel mio cuore" detto questo, prendo il suo viso tra le mani e lo bacio, un bacio dolce pieno di passione, le nostre labbra si muovono all'unisono, sento la sua lingua che si intreccia con la mia, il suo sapore è dolce e non riesco a farne a meno mentre mi morde le labbra una scarica di adrenalina si impossessa in me, ho bisogno di sentirlo sempre più vicino a me, e lo stesso è per lui, mi afferra per i fianchi stringendomi a se con la paura che io possa svanire da un momento all'altro. può essere anche il ragazzo più insopportabile di questo mondo, ma quando il suo nome si incide nel cuore di una persona, non lo puoi evitare, ti entra dentro senza rendertene conto è ti frega diventando il tuo tormento, Patrick Slater, potrà anche farti rinascere ma con un semplice schiocco di dita potrebbe distruggermi, lasciandomi sgretolare nelle arde fiamme dell'Inferno.

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