capitolo 41

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Sento Patrick cercare di liberarsi dalla mia presa, ma non lo lascio fare voglio dormire ancora un po accanto a lui:" piccola devo andare a scuola" mi sussurra dolcemente lasciandomi un casto bacio sulle labbra:" mi ero dimenticata dell'esistenza di quel manicomio.." gli confesso mettendo il broncio, lui ridacchia per poi liberarsi dalla mia presa, apro gli occhi lentamente e lo vedo osservarmi, cerco di nascondermi automaticamente il corpo ma lui non me lo permette:" Alexis non nasconderti da me e non pensare minimamente che io ti trovi disgustosa perché per me sarai sempre bellissima, e quando dico che ti amo vuol dire che ti amo tutta ogni parte del tuo corpo ogni centimetro della tua pelle, chiaro?:"dice questo per poi scoprirmi ed io lo guardo ammirarmi mordendosi il labbro, e sorrido teneramente lui lo nota per poi baciarmi quel sorriso:" adesso vado piccola torno appena finisco va bene ?" Mi dice per poi andarsene ma io gli afferro un braccio:" portami con te.." gli supplico e lui mi guarda stranito, ma ho voglia di uscire ho voglia di andare fuori, e so che con lui al mio fianco non mi succederà nulla:" non credo sia una buona idea, e poi abbiamo di letteratura un altro monologo da recitare e non penso tu sia pronta" mi dice ma io mi metto in ginocchio davanti a lui con il broncio:" ti prego ti prego ti prego, so che hai paura che possa venirmi qualcosa ma te lo sto chiedendo io e so che con te al mio fianco non succederà nulla" detto questo lui mi prende in braccio per poi baciarmi dolcemente, mi mette giu:" vestiti io ti aspetto giù che Anastasia ha già preparato il caffè" mi dice io annuisco e mi vesto, opto per un paio di jeans neri una maglietta bianca, e le mie Vans nere, era da tanto che non le indossavo non sono più uscita di casa dopo quello che è successo, mi avvio al bagno mi lavo la faccia e i denti, e scendo giù, vado da Anastasia e la abbraccio lei ne rimane sorpresa:" ti va se oggi prepariamo una torna insieme " le domando ancora tra le sue braccia, lei mi guarda e sorride annuendo come una pazza e staccandosi da me battendo le mani, non ho passato molto tempo con lei e oggi ci divertiremo da matte, è grazie a lei e alle sue parole che mi hanno spronata a diventare più forte e provare ad andare avanti, prendo la mia tazza di caffè e bevo a sorsi sedendomi sulle gambe di Patrick, appena abbiamo finito porto le tazze nel lavandino e le sciacquo, Patrick mi porge la mano, saluto Anastasia con un bacio sulla guancia, intreccio la mano con quella di Patrick e ci dirigiamo verso scuola, mi è mancato questo parte della mia vita, se fossi stata da sola a farlo mi sarebbero venuti dei colpi di paura di sicuro, ma mentre cammino ora sapendo che Patrick è qui con me mi fa sentire protetta, arriviamo hai cancelli della scuola tiro un sospiro ed entriamo, varchiamo i corridoi per poi arrivare in classe, inizio a tremare con le mani, Jessica è ritornata a scuola, i pensieri mi riportano lì, mi sento immobile, Patrick la fucila con lo sguardo, non posso farmi vedere debole, chiudo gli occhi stringo la mano di Patrick, e respiro con calma appena sento il mio cuore calmarsi apro gli occhi e senza degnarla di uno sguardo mi avvicino al mio solito banco insieme a Patrick, dopo svariati minuti entra la prof di letteratura, appena mi vede sorride, e quel sorriso mi da forza:" ben tornata Alexis, è un piacere rivederla" mi dice:" anche per me professoressa" le dico ricambiando il sorriso:" bene allora chi vuole iniziare a recitare il proprio monologo" dice la professoressa, nessuno che alza la mano, mi viene un idea geniale, deve capire che ciò che ha inflitto sulla mia pelle non è stato abbastanza per distruggermi, alzo la mano senza pensarci due volte, Patrick mi guarda confuso ed io gli mimo con le labbra di non preoccuparsi, la prof mi sorride e mi da il permesso di avvicinarmi alla cattedra" mi fa piacere che tu ti sia portata avanti Alexis, cominci pure" le do il tempo di sedersi, guardo i volti che ho davanti:" ho imparato a dire non fa niente anche quando ci tenevo moltissimo, ho imparato a dire me l'aspettavo anche quando ne sono rimasta spiazzata, ho imparato a dire va tutto bene anche se mi era crollato il mondo addosso, ho imparato a chiudere gli occhi e a fingere un sorriso, anche se dentro mi sentivo morire, ho imparato a mandare giù i bocconi amari, per poter godere di quelli dolci quando capiteranno..." Mi volto verso Jessica guardandola dritta negli occhi senza paura ma con determinazione"... Ho imparato a stringere i denti e ad andare avanti, anche con le ombre che mi circondano e mi vogliono morta, ma io lotto e vado avanti a testa alta sempre.." lei resta immobile, capendo che mi avrà anche uccisa ma io sono qui davanti a lei viva e pronta a riprendere tutto ciò che sono, dopo un paio di minuti si sente un applauso Patrick si è alzato in piedi, sorridendomi viene seguito dall'intera classe e dalla professoressa che mi sorride sussurrandomi un brava, io sorrido con gli occhi lucidi perché ho trasmesso con sole parole quello che volevo e ne sono fiera, ammiro il ragazzo che mi sta sorridendo mimandomi un ti amo ed io non posso fare altro che avvicinarmi a lui e baciarlo davanti a tutti, fischiano applaudono ma io sento solo i nostri cuori battere all'unisono ci stacchiamo lentamente ma i nostri occhi sono intrecciati tra di loro senza smettere di fare l'amore.

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