capitolo 39

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Sto fumando una sigaretta sul divano rilassandomi un po, sento un desiderio così forte di volermi nascondere nel mio rifugio ma scacciò il pensiero prima di ricadere dentro la trappola di distruzione. Patrick è in cucina a dare una mano ad Anastasia a sistemare tutto, mi ero offerta anch'io ma non hanno voluto, so che mi vedono come un vetro fragile in questo momento, ma vorrei davvero che loro capissero che anche se mi rompo loro riuscirebbero a risistemarmi nuovamente, sospiro al pensiero di tutto ciò, è per questo che voglio andare avanti non voglio perdere anche loro, so che se continuo così mi spegnerei e non voglio perché questo mi porterebbe a non ammirare mai più i suoi occhi verdi come smeraldi:" Hey piccola " mi saluta Patrick e sedendosi accanto a me" Hey" gli rispondo sorridendo, lui mi prende la mano e cautamente me la bacia:" Patrick, potrei farti una domanda ?" Gli chiedo con lo sguardo perso, e lui mi guarda e annuisce, punto i miei occhi contro i suoi:" ho visto che nella cartellina del mio caso, la polizia vi ha lasciato alcune foto e una telecamera di sorveglianza del bar, e ho visto che c'è un DVD , è quello che penso ?" Gli dico tutto d'un botto, eh sì due giorni fa, mi sono svegliata con un attacco di panico, credendo che fossero li quei maniaci, sono dovuta scendere giù a prendere qualcosa da bene e li avevo spiati da fuori e senza farmi sentire avevo ascoltato ciò di cui stavano parlando e ho notato la cartellina con alcune foto e un DVD appoggiato tutto sul lavoro, ritorno al presente non appena lo sento sospirare:" hai visto la cartellina vero?" Mi chiede guardandomi:" questa non ha importanza Patrick quello è il video di quella sera si o no?"gli dico tutto d'un fiato lui abbassa la testa e annuisce, gli afferro la mano:" voglio vederlo perfavore"gli dico lui si alza di colpo:" nessuno ha guardato quel video, e neanche tu lo farai, non voglio che ci ricadi non voglio vederti piangere e sentirti urlare sapendo di non poter fare niente, puoi chiedermi di tutto Alexis ma non questo" mi grida addosso come se avesse bisogno di sfogarsi, lo capisco non è facile starmi affianco sapendo ciò che sto passando, e so benissimo che fa male, ma ho bisogno di vederlo devo capire, ne ho bisogno:" ti prego Patrick ne ho bisogno..." Gli dissi, e lui sospirò prese la cartellina me la mise tra le mani:" sappi che se vedrai quel video, io non ci sarò, mi dispiace Alexis ma non voglio vedere cosa ti hanno fatto non c'è la farei" detto ciò prende le sue cose ed esce dalla porta d'ingresso sbattendola, sento una mano accarezzarmi la spalla e vedo Anastasia guardarmi e sorridermi per poi andarsene di sopra, so che non vogliono vederlo perché farebbe male, ma io devo guardare in faccia la realtà e se un giorno dovrò affrontarli voglio essere pronta a tutto ciò, non voglio fare terapie con persone che hanno subito anche loro cose del genere, voglio salvare tutto ciò da sola con quello che mi resta dentro per lottare perché alla fine anche se andassi a queste terapie rivedrei comunque le scene sempre davanti hai miei occhi, mi basta una volta per poi chiudere questo capitolo di dolore e salvarmi dall'inferno.

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