capitolo 14

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Le due ore di letteratura sono passate velocemente, al suono della campanella della ricreazione, sono uscita dall'aula andando al mio solito posto in cortile a fumare. Vedo Patrick che mi si avvicina:" cosa c'è slater la tua fidanzatina è da qualche altra parte a fare l'oca e ti ha lasciato da solo ?" Gli dico mentre si avvicina e si mette accanto a me, sbuffa infastidito:" è la mia ragazza non potresti essere più gentile? E poi non è così male" sarcasticamente gli dico:" bhe finché te la da è normale che non ti dispiaccia averla accanto, e poi ho i miei motivi per non sopportarla come non sopporto neanche te" gira di scatto la testa verso di me e inizia a ridere:" l'altro giorno non sembrava così, vedremo se questa storia riuscirà a sbloccarti e renderti finalmente viva invece che priva di emozioni" lo guardo non riuscendo a capire ciò che ha appena detto:" ma che cosa stai dicendo?" Gli chiedo, lui l'unica cosa che fa è guardarmi e dirmi:" sei abbastanza intelligente per arrivarci da sola" stavo per chiedergli una spiegazione più ricca, ma una voce da gallina urla il suo nome, e di chi potrebbe essere? Rullo di tamburi... La famosa Jessica la sgualdrina. Si avvicina a lui toccandogli un braccio:" amore stasera allora vengo da te così ci divertiamo un po?" Iniziano a guardarsi come due coniglietti in calore prima che continuino i loro discorsi li interrompo:" vi prego dileguatevi non voglio vedere efusioni sessuali nel mio posto di relax quindi evaporate grazie" ribatto facendo un finto conato di vomito, noto però che Patrick sta trattenendo una risata mentre la vipera mi guarda come un chihuahua arrabbiato. Il momento viene interrotto dal suono della campanella che indica la fine della pausa ritorniamo tutti nelle nostre classi, appena raggiungo il mio banco, noto un foglietto appoggiato in mezzo, lo prendo e lo leggo " apri le tue ali e vola, puoi vivere solo per mano tua,apriti al mondo, fallo, perché inizio ad impazzire a non averti accanto"-anonimo. Inizio a guardarmi attorno per vedere se si tratta di uno stupido scherzo, guardo i volti di tutti per capire chi possa essere stato, ammetto di aver guardato anche Patrick per capire se fosse stato lui dopo quel discorso ma il suo viso non dimostra nessuna espressione che possa farmi capire che è stato lui visto che è troppo impegnato a mettere la mano in mezzo alle gambe di chioma ossigenata. In queste ultime tre ore avremo dovuto subirci la professoressa di storia che quando ti guarda, non si capisce se guardi te o il banco da quanto è strabica e non sa neanche spiegare, ma sinceramente la mia testa è altrove cercando di capire se è tutta una messinscena di slater o si tratta di un'altra persona. Queste tre ore passano molto velocemente, apparte che non ho seguito un tubo come sempre quindi, al suono della campanella mi precipito fuori scuola, recandomi al mio bar preferito una bevuta risolve sempre tutti i problemi non c'è niente da fare.

cuore di ghiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora