cuore di ghiaccio

capitolo 6

Sono le 23:30 e sono appena uscita dal bar , non riesco a reggermi in piedi ad ogni passo mi sembra di sprofondare come se fossi in una barca che sta precipitando negli abissi, e questo mi fa sbellicare dalle risate perché io stessa sono sprofondata negli abissi più di un anno fa... Più che abissi nelle fiamme dell'Inferno. Mentre rido delle mie stesse disgrazie e del mio passato andando a zig e zag per la via di casa mia, vedo un ragazzo che si avvicina a me, e più si fa vicino più capisco che è quel so-tutto-io di Patrick, le mie parole escono amare dalla mia bocca:" slater caro vicino di casa, cosa ci fai in piena notte solo soletto ti sei perso ?" Inizio a ridere come una pazza in modo sarcastico, lui mi si avvicina di più :" Alexis sei ubriaca fradicia ma cosa ti passa in quel cervello puzzi di whisky in un modo orrendo" dice coprendosi il naso con la mano, inizio a ridere con le lacrime agli occhi a causa della mancanza d'aria per la sua espressione :" sai Patrick se non fossi così uguale agli altri potrei ritenerti anche simpatico, ma alla fine sei identico a tutti no?".
Inizia a sospirare e dal nervoso si passa una mano tra i capelli, io senza rendermene conto studio i suoi gesti, tanto da non accorgermi che lui se n'è accorto e mi sta fissando non so da quanto, ma i miei occhi si sono incastrati di nuovo nei suoi, inaspettatamente gli formulo questa domanda:" sei mai morto dentro ?" E mentre glielo chiedo sono ancora incatenata dal suo sguardo e lui dice:" siamo tutte anime dannate Alexis non sei l'unica, hai la forza di poter essere grande pur essendo piccola a modo tuo ma non reagisci e ti distruggi da sola". Dopo aver sentito queste parole gli passo davanti e appena mi sento chiamare da lui inizio a correre fino ad arrivare a casa, mi chiudo la porta alle spalle e scivolo su di essa ranicchiandomi contro le mie ginocchia lasciando che una lacrima cada sul mio viso, con i pensieri che si accumulano.