capitolo 29

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Sono le 20:00 tra dieci minuti deve arrivare Patrick, mi do un ultima occhiata allo specchio, Anastasia ha fatto un ottimo lavoro, indosso un vestito rosso fuoco lungo con uno spacco, un paio di tacchi neri, il trucco non è eccessivo, una linea nera sottile sulle palpebre con delle sfumature e mascara, stavolta sulle mie labbra Anastasia ha optato per mettermi un rossetto color porpora, mi ha fatto una treccia che scende lungo la schiena, devo dire che è molto brava, il problema è il mio nervoso, ho paura di cosa accadrà stasera, mentre sono tra i miei pensieri arriva Anastasia in bagno per avvisarmi che Patrick è arrivato, annuisco per poi avviarmi giu, scendo le scale e apro la porta d'ingresso, Patrick mi sorride, è stupendo, indossa una camicia bianca con i primi bottoni sbottonati, e un paio di jeans neri, con un paio di scarpe bianche della Nike:" sei pronta piccola ?" Mi dice porgendomi la mano io gli sorrido e l'afferro, davanti a noi si trova una Mustang nera:" ho chiesto a mia padre di prestarmi la macchina, spero non ti dispiaccia, se nel posto in cui ti sto portando non è nelle vicinanze"mi chiede ed io scuoto la testa, stasera sono più silenziosa del solito mi tremano le mani e l'agitazione sale, prima di farmi accomodare in macchina mi benda gli occhi" voglio che sia tutto una sorpresa piccola" dice per poi baciarmi il collo, mi da una mano a sedermi sul sedile avanti, chiude la portiera per poi salire anche lui e accendere il motore, ho ancora gli occhi bendati quindi non so che strada stiamo percorrendo, dopo svariati minuti parcheggia la macchina:" aspetta qui che ti do una mano a scendere non toglierti la benda" mi ordina sento che chiude la sua portiera per poi aprire la mia è darmi una mano a scendere, camminiamo per un po finché non ci fermiamo, si avvicina a me e mi toglie lentamente la benda, appena vedo quello che ho davanti spalancò gli occhi, ci troviamo in un bosco con una cascata, che scende e filtra in un lago, come se fosse una piscina, davanti a noi, si trova un telo piegato sull'erba folta del bosco, lo guardo e gli sorrido, il posto ti lascia davvero senza fiato, mi da una mano a sedermi sul telo ed io mi tolgo i tacchi per poi distendermi accanto a lui, guardo il cielo che è coperto da mille stelle luminose, è stupendo sembra che questa serata sia fatta apposta per noi:" la prima volta che abbiamo litigato e tu sei scappata da scuola o cercato di raggiungerti, ma tu eri scomparsa ho continuato a cercarti ed è così che ho trovato questo posto" mi dice io lo guardo, la luce della luna gli fa splendere il viso come se fosse un angelo, venuto qui apposta per tormentare la mia anima nera:" grazie Patrick è davvero stupendo questo posto" gli dico è lui si volta verso di me a guardarmi e sorridermi:" vuoi che ti dia delle risposte è così vero?" Mi chiede ed io guardandolo annuisco e arrossisco, mi accarezza il viso prima di parlare" ti ho sentita mia dalla prima volta che ti ho vista, il tuo sguardo tagliente mi è entrato in testa senza levarsi più , i tuoi occhi sono come un incantesimo per me Alexis , cosi belli ma dannati, ero geloso di qualsiasi ragazzo ti guardasse ma la cosa che mi ha colpito di più è il fatto che tu non te ne accorgervi, te ne sbattevi dei loro sguardi dei loro mormorii, eri sempre lì pensierosa a fumare la tua sigaretta con le cuffiette che pompavano musica a volume alto, ti isolavi dal mondo ma non ti isolavi dal mio cuore, so che stiamo correndo, e so che ho fatto tanti sbagli, parecchi e mi odio per questo, ma io ho bisogno di te nella mia vita perché mi accetti così come sono, accetti il fatto che io sia me stesso, ed è da pochi, sei diventata un ossessione per me, ti vedo nei sogni, ti cerco tra la gente, ma non ti trovavo mai al mio fianco, scopavo Jessica pensando di riuscire a dimenticarti , ma niente avevo sempre te nella testa , non ne esci ed io non voglio che tu ci esca, perché sei un disastro ma sei il mio disastro meraviglioso, quindi voglio chiederti di starmi affianco non come amica, non come conoscente, ma come la mia ragazza, perche senza di te io non vivo, mi sento vuoto ogni volta che so che non sei mia." Mi confessa queste dolci parole senza distogliere mai gli occhi dei miei ed io non posso fare altro che sciogliermi, a pensarci bene anche lui mi ha incatenata, mi ha rubato il cuore ed io non voglio che me lo dia indietro voglio che se ne prenda cura perché, cazzo mi sto innamorando di lui:" patrick io voglio essere tutto per te so di non essere brava con ste cose ma per il semplice fatto che non mi sono mai innamorata nella mia vita, la ritenevo una cosa stupida finché non ho conosciuto te, e si voglio essere tua ma non andartene perché è la prima volta che consegno il mio cuore nelle mani di qualcun'altro, ora che mi hai ridato le ali non strapparmele" detto questo lui mi sorride, noto dal suo viso scendere una lacrima solitaria, gliela afferro asciugandogli il viso, lui mi prende la mano e me la bacia dolcemente:" mi hai ridato la vita con questa risposta piccola mia" dice per poi baciarmi dolcemente, sfiorandomi il viso con le sue mani, da domani la mia vita sarà diversa, sarà migliore perché al mio fianco avrò il mio tormento, il mio eroe, e spero che vada tutto bene perché se lo perdessi ne morirei.
Passiamo il resto della serata a guardare le stelle, baciarci, ridere e scherzare, finché non arrivano le 23:00, mi riporta a casa perché domani abbiamo scuola e dobbiamo riposarci, durante il tragitto mi metto a canticchiare qualche canzone messa dallo stereo della macchina e lui non ha fatto altro che sorridere, e ridere a crepapelle per le mie espressioni buffe imitando le star del pop, arriviamo davanti al vialetto di casa mia, scendiamo dalla macchina per poi arrivare davanti alla porta di casa mia:" ti chiedo solo di non nasconderti da me domani se ti bacio e ti accarezzo davanti a tutti so che per te è tutto nuovo ma lasciamelo fare ti prego" mi chiede accarezzandomi il viso io gli afferro la mano e lo guardo dritto negli occhi:" sono tua adesso non mi nasconderò dall'unica persona che riesce a rendermi felice essendo me stessa" gli dico prima di baciarlo ed augurargli la buonanotte, entro in casa e mi chiudo la porta alle spalle ma stavolta senza lacrime, solo con tanta felicità, mi avvio vicino al divano e noto Anastasia che sta dormendo la lascio riposare per poi avviarmi in bagno mi levo il vestito, e mi butto sotto la doccia calda, dopo aver finito mi copro con un asciugamano avviandomi in camera mia, prendo l'intimo ed una maglietta lunga, indosso il tutto per poi buttarmi sul letto e addormentarmi serenamente con un lieve sorriso sulle labbra, sperando che il mattino si muova ad arrivare.

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