Capitolo 3 - Head on

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È già lunedì, ma perché?!?
Torno a scuola e Jade si mette a raccontare che si sente con un tizio... Kira le mette il broncio e io mi ritrovo a parlare con Kim mentre loro litigano.

"Come stai?" Mi chiede facendo scorrere freneticamente la biro sul quaderno, cosa che fa sovente quando è agitata o arrabbiata; fissa il foglio scarabocchiandolo tutto senza una meta precisa per la povera matita che si consuma sotto la sua forte pressione...
"Per ora bene, se non corro a vomitare nell'ora di mate!"
"Già che siamo nell'argomento... mi fai copiare gli esercizi?" Mi prega lei con gli occhi di un cane bastonato,
"...si... solo perché sei stata gentile!" Le passo il quaderno e guardo nel vuoto fantasticando i miei soliti sogni.
Io e Set vorremo prenderci una casa, ne stanno giusto costruendo una adiacente alla nostra... sarebbe perfetto.
Però dall'altra parte non voglio lasciare mia madre da sola, soprattutto quando mio padre ha un attacco d'ira e si mette ad urlare...
Una lacrima solitaria mi solca il viso al ricordo di mia madre che scoppia il lacrime dopo una scenata di mio padre, la asciugo velocemente ripensando a mio figlio/a e tirandomi su il morale.

Sto cercando di nasconderlo il più possibile, ma non resterò magra per sempre, sono 4 mesi ora... e già che ci penso... cavolo! Oggi ho la visita di controllo, devo scrivere a Set per ricordarglielo.

Entra il prof di mate, un tipo alto, capelli brizzolati con un paio di occhialetti rettangolari che gli cadono sul naso e due occhi color ghiaccio che son tutto meno che rassicuranti.
Tutti si affrettano a mettere via i cellulari e a copiazzare i compiti dal compagno più furbo, mentre lui firma il registro e ci chiede gli esercizi che ci aveva assegnato.
Tutto a posto, finché non gli bazzica per la mente la geniale idea di interrogare... me e una mia compagna un po' dark-punk(😍), capelli lunghi, corvini, ricci e collane wicca!
Ci chiama... ci fa due domande, un esercizio... ma io non so molto e ho altro per la testa...(tipo un bambino e Set!).

"Allora... Erika, ti do 7... ti sei impegnata" poi mi guarda perplesso... "Walker, lei non si è degnata di studiare! Non mi sento di darle la sufficienza..."
"..." annuisco, poi penso al fatto di aver sempre odiato quell'uomo, di meritare di più dalla vita che uno stupido giudizio!
"...neanche io me la sento!" Esclamo con la voce soffocata;
lui mi guarda sgranando gli occhi:
"Mi scusi?"
"Non me la sento di sprecare la mia vita a leccare il culo ai professori perché ti diano bei voti! Non me la sento di venire qui ed essere giudicata dal mattino alla sera, ed essere associata ad un numero invece che ad un nome, ad essere trattata da "cosa" e non da persona, persona che respira, con un cuore e due polmoni e dei problemi più gravi da gestire che quelli di matematica! Non me la sento di starla ad ascoltare ancora!".

Ho il cuore a mille.
Prendo un sospiro: ...è stupendo quanto peso possa toglierti di dosso dire la verità!!!

Erika mi guarda nascondendo un sorriso di stupore, invece il prof mi mette una nota... dicendo che vuole parlare al più presto con i miei... ottimo! Tanto non manca molto per lasciare la scuola!

Vado a posto prendendo il pagellino, gli occhi della classe sono puntati su di me... mentre tra la gente è calato un silenzio tombale, interrotto ogni tanto da dei bisbigli... e poi da un applauso sonoro di Kim.😅
Ora sto meglio.

Siamo alle macchinette a litigare con un pacchetto di patatine che non ne vuole sapere di scendere, nonostante io abbia già pagato!
"Merda!" Sbuffa Kim sbattendo un pugno contro il vetro,
"Calmati, mangeremo dopo... tanto non ho molto appetito..."
"Tu mangerai ora! Perché avete bisogno di proteine, zuccheri... e di quelle dannate patatine!" Fissa me e poi la macchinetta come se potesse ascoltarla.

"Vi serve una mano?" Un tipo alto con i rasta, probabilmente di 5°, si avvicina con un sorrisetto divertito,
"No facciamo da sole" lo fisso negli occhi sfidandolo a sorreggere il mio sguardo,
"Si... voleva dire si! Grazie..." Kimberly mi fissa interrogativa mentre il tipo scuote la macchinetta facendo cadere la nostra colazione,
"Grazie !" Gli sorride Kim.

***
"Ma che ti è preso!?"
"Scusa... detesto il fatto di aver bisogno d'aiuto... lo sai come sono, e ora che i miei ormoni hanno preso il comando non è semplice!"
"Lo so!" Esclama aprendo le patatine e offrendomi il pacchetto; poi ci guardiamo con un accenno di sorriso e scoppiamo a ridere per questa stupida lite causata da mio status!!😂

DOPO
Arrivo in ospedale dove c'è già Set che mi aspetta perché fa volontariato qui alla croce rossa da una settimana... ed io, come sempre, me lo ero scordato.
Lo saluto e facciamo due passi prima di entrare... c'è aria di primavera imminente!

Quando entriamo ci mandano al 3° piano e aspettiamo poco

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Quando entriamo ci mandano al 3° piano e aspettiamo poco.
Carina, un amica di Set, ci fa accomodare e mi fa stendere su un lettino, mi spalma con l'ecografo un gel azzurrino freddissimo sulla pancia e poi, ad un tratto, tra i nostri bisbigli, il rumore più bello che abbia mai sentito riempie quella stanza tanto silenziosa:
Bum Bum
Bum Bum
Bum Bum

Una lacrima mi solca il viso... e penso che anche Set si sia un po' commosso, perché non apre bocca e fissa quello schermo come ci fosse dentro un qualcosa di magico.
Sono al settimo cielo: è la prima volta che sento battere il cuore di questa piccola vita che sta prendendo forma dentro di me; sentirlo esistere, crescere e poi il suo cuore! È mozzafiato!

La visita è andata bene, mi hanno anche lasciato una foto 😍 e mi han detto di non stanvarmi troppo!

Dopo l'ecografia, ho fatto gli esami del sangue per vedere se ho già fatto la toxoplasmosi, ci daranno gli esiti fra 4 giorni. Spero siano negativi. Ho tre gatti e non ci penso proprio a starci lontana!!!

"Credo che dovremo dirlo a mamma e papà..." mi propone Set, mentre siamo in macchina (guida Walter che sa tutto);
"Lo so, ma non la prenderebbero affatto bene, possiamo sempre aspettare... che si veda!" Sorrido appoggiandomi istintivamente una mano su quel piccolo rigonfiamento della mia pancia, ma non fa affatto ridere, è un bel problema.

"Dai, sono convinto che appena lo sapranno ti stringeranno forte..." dice Walter guardandomi dallo specchietto retrovisore,
"si... al collo, con le mani!" rispondo sorridendogli sarcastica.
Mi giro verso il finestrino e mi addormento ascoltando "No Future" dei Blink182, poi mi risveglio nel letto, mi ha portata su lui... il mio Set!

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