Capitolo 5 - Revelations

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Un flash mi sveglia, è mia sorella che ci scatta una foto... porca miseria!
"Vieni qua nano!"
La richiamo invano... si sarà già nascosta in soffitta facendo meme con la mia foto...

Mamma non ci ha beccati per fortuna!
Andiamo in cucina dove c'è Kim a mo' di zombie che bagna i biscotti nel latte per poi abbuffarsi come un maiale; deve smaltire la sbronza.
Alza lo sguardo dalla tazza di latte per concedermi uno dei suoi sguardi accusatori:
"Sei messa male, eh..."
"lo so grazie, me ne sono accorta!" Le sorrido sarcastica
"Non dire che non ho provato a fermarti!" Alza le mani scuotendo la testa,
"..." non ho tempo di ribattere che arriva mia madre:
"Che hai fatto?! Miley, ma che è successo?!" si avvicina guardandomi l'occhio; ed ecco che inizierà la mia bellissima recita per non farla agitare:
"Calmati, ho litigato con una mia compagna di classe..."
"Calma un pero!" Mi fa morire quando dice così😂,
"Scusa, ma stava insultando Jade, non è niente veramente!" "Stasera ne parliamo con papà!" mi rimprovera ed esce a bagnare i fiori farfugliando qualcosa che non capisco.

Set mi fa sedere sul tavolo, io mi porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio e lui mi medica l'occhio, mentre penso al fatto di dover cambiare quella tovaglia a fiori ormai andata a causa di liti tra gatti, disegni dei miei cuginetti e i miei adorati acrilici.
Kim ci guarda male alzando un sopracciglio, come sempre.
Chiedo a Sasha, che è ricomparsa, perché stamattina ci avesse scattato una foto, lei mi dice che eravamo carini e doveva provare un nuovo effetto, sicuro! Starà architettando qualcosa!

Verso sera, dopo aver salutato Kim, Jade mi chiama:
"Ciao, mi sono ripresa dalla sbronza...come stai?"
"Bene tranquilla, sto bene" infilo il telefono tra la spalla e l'orecchio mettendomi a preparare l'insalata,
"No, non è vero! André è uno stronzo! Dovrebbe andare all'inferno! Non siamo neanche fidanzati..."
"Lo so, hai ragione, ma stiamo tutti bene, per fortuna... ora vado, ho detto ai miei che ho litigato con una nostra compagna di classe e dovranno farmi la predica!"
"Okay, riposati e scusa ancora!" "Grazie, a domani".

Vado in cucina per cena, con la mia solita maglia XXL di Set e mi trovo papà e mamma seduti a fissarmi... si mette male, mi blocco un attimo, li guardo facendo finta di niente e cerco lo sguardo di Set per un po' di conforto, lui mi guarda e si mette a mangiare; Sasha fa spallucce e io mi siedo.

"Allora?!" Fa mio padre mettendosi un po' d'insalata nel piatto.
"Cosa?" dico io come se non sapessi niente gustando un boccone di pasta,
"Com'è che ti sei azzuffata con una tua amica?"
"Uno, se ci siamo menate non siamo amiche, Due, lei mi sfotteva e quindi...".
"Ti fa male?" Chiede mamma,
"No, ci vedo bene, non è niente di grave veramente, stavo solo difendendo un'amica!".

Allora, tranquillizzati i miei, torniamo a mangiare. Stasera c'è CSI e, di sicuro, ci perderemo in scommesse su chi sia l'assassino!

È già Aprile! Il bambino sta crescendo, ho già fatto la toxoplasmosi e posso coccolarmi i miei gattoni! Va tutto bene, ma devo dirlo ai miei genitori.
È indescrivibile l'ansia che provo tutte le volte che devo stare con loro nella stessa stanza, senza avere troppi contatti fisici e nascondendo una pancia che ormai ha poco da nascondere...
Tutte le volte che vengono i nostri zii devo mantenere una certa "distanza", o potrebbero scoprirlo; e tutte le volte mi si ferma il respiro, perdo un battito... però per fortuna arriva Sasha a sistemare tutto, a mettersi in mezzo agli abbracci di mio zio e all'affetto smisurato dei miei cuginetti, che stranamente non hanno ancora notato la mia pancetta.

Sto guardando le ecografie sorridendo come un ebete quando Set arriva in camera e si siede di fianco a me:
"Che fai?"
"Guardo il nostro piccolo fagiolino..." sorride,
"...quel piccolo fagiolino crescerà sai... e dobbiamo parlare con i tuoi genitori" mi fa cenno di spostarmi un po' e si corica con me nel letto,
"Lo so... stavo pensando, per dirglielo possiamo fare un puzzle con dietro l'ecografia del bambino e i nostri nomi... ti va?" Propongo io immaginandomi tutta la scena come in un film,
"Si, non è una cattiva idea, tanto adesso siamo a casa una settimana per Pasqua... così magari hanno più tempo per te..."
"...e poi fra un po' non potremo più nasconderlo..." dico appoggiandomi una mano sulla pancia abbastanza evidente. Sono al 5° mese, non si vede tantissimo, ma si può intuire facilmente.
"Comunque vada... io ci sarò, okay? E se tuo padre ti caccerà di casa... ne troveremo una più bella e ci porteremo via i gatti... e conoscendola anche Sasha!"
Lo bacio e lui mi abbraccia avvicinandosi poi alla mia pancia:
"Ci sarò sempre per te!"
"Che fai, parli già al nostri piccolo miracolo?"
"Certo... Devo insegnargli tante cose"
Mi bacia la pancia e poi ribacia me.
"Prima o poi dovremmo dirlo anche a tua madre..." distruggo il momento tirando in ballo l'argomento taboo,
"....si, ma, non ora..." mi accarezza la pancia e chiude gli occhi evitando spudoratamente di parlarne.
Lo capisco, essere lasciati dalla propria madre dopo aver perso il padre dev'essere stato orribile, ma io penso che debba darle una seconda possibilità... provare a sistemare le cose, per il suo bene.
Potrebbe tornare ad essere un po' meno triste se avesse di nuovo sua madre a supportarlo.

Tornando al puzzle, propongo l'idea a Sasha, lei mi aiuterà a fare il disegno e le scritte, o almeno così ha detto!

È sabato sera e io dico ai miei che devo andare a prendere una cosa per loro, che mi guardano curiosi sorridendo -non c'è molto da ridere, fossi in voi non sarei così tranquilla- penso ad alta voce tra me e me scendendo le scale... torno su dalla cantina, dove ho tenuto ben nascosto il puzzle, e spiego le regole del gioco: dovranno comporre il puzzle con una foto di famiglia e solo alla fine girarlo per leggere una "sorpresa".
Si mettono all'opera tutti impegnati e noi guardiamo ridendo. Hanno finito, ora girano il puzzle.
...
Sono tre minuti che fissano l'immagine, dovrei preoccuparmi?
Mamma mi guarda un attimo, poi tira fuori un regalo dalla borsa... "Tieni..."
Lo apro, curiosa e in ansia: una tutina...
"Lo... lo sapevi!?" le chiedo sgranando gli occhi bagnati dalle lacrime che stento a trattenere.
"Mamma lo sa!"
Vado ad abbracciarla, lei mi scosta la felpa e mi guarda:
"Oh merda! Ma di quanto sei?"
"5 mesi mamma!....papi tutto bene?"
Alza lo sguardo confuso:
"Cioè, fatemi capire, state insieme, tu sei incinta e non abbiamo notato niente...!"
"Si esattamente" rispondo io soddisfatta.
Si alza e mi abbraccia anche lui.
Pensavo sarebbe andata molto peggio, invece mi hanno fatto solo alcune domande e sono felici, sembra quasi che il figlio debba nascere a loro!

In camera Set mi bacia e mi accarezza i capelli (un vizio che ha che non smetterò mai di amare):
"Visto, è andata bene!" Lo bacio e annuisco, sono sollevata, ora non devo più nasconderlo. Conoscendo i miei entro due giorni lo sapranno fino in Uganda, almeno non sono io a dovermi sopportare le domande della famiglia! Andiamo a letto, finalmente insieme, senza nasconderci... si sta da Dio.

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