Capitolo 44 - Seaside

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Una massa di pelo bianco mi salta sulla pancia facendomi sobbalzare...
"Damon!" Mi siedo guardandolo male, anche se lui non sembra essere affatto pentito del suo gesto.
"Mauuu!"
"Si, ho capito... arrivo!" Scendo buttando l'occhio sul letto: Kim non c'è; strano...
"Vieni micio" mi stiracchio e in punta di piedi vado in cucina (che è collegata al salone) e vedo Kim sul divano che dorme con Hayley... mi sembrava strano che non si fosse svegliata neanche una volta stanotte!
Scatto una foto e mentre sono presa a guardare 2 delle persone più importanti della mia vita, Damon mi interrompe mordendomi una caviglia.
"Hey!... Ho capito, arrivo!"
Sfamo Damon dandogli del prosciutto e del tonno mentre fa le fusa e lavo i piatti di ieri sera; lui finisce tutto in due secondi e salta sul divano accoccolandosi sulle gambe di Kim: è un quadretto bellissimo!

L'alba dipinge il cielo di un rosa aranciato srupendo e, mentre ascolto la melodia del fruscio delle onde, mi sclado il latte e mi godo i 5 minuti di quiete prima che tutta la ciurma si svegli.
Mi siedo inzupoando un biscotto al cioccolato nel latte, sentendo i gabbiani farsi strada nella mia mente e pensando a quanto sia bella questa fottuta vita!

Dopo il mare mattutino e un bagno con Hay, ci laviamo e ci sitemiamo per tornare a casa; dobbiamo fare le valigie stasera, così domattina partiremo teoricamente presto ed eviteremo il traffico della domenica.

"Sono stravolta!" Kim si butta sul letto dopo aver chiuso a fatica il suo ultimo borsone.
"Lascia perdere!" Rispondo buttandomi a mia volta sul letto di fianco a lei...
Ci stiamo riposando ad occhi chiusi, godendoci il canto dei grilli, quando Damon salta sul letto iniziando a fare le fusa e a miagolare.
"Un minuto! Ti chiedo un minuto! Ti prego..." mi si avvicina al naso facendomi il solletico con i suoi baffi lunghi e bianchi, per poi strusciarsi sulla mia faccia ripetutamente cercando un incentivo per farmi alzare.
"Kim... ha fame!" ... "Kim!?..." mi giro verso di lei scostando Damon dalla mia visuale.
"Non ci credo!" Neanche 5 minuti sul letto ed è crollata. Ha una velocità nell'addormentarsi che neanche i bambini.
Mi alzo di peso trascinando i poedi per terra e metto dell'altra scatoletta comprata oggi in un piattino.
"Tieni rompino!" Lo guardo spazzolare via tutto il cibo e metto il piattono nel lavandino.

Set arriva dalla camera con Hay che si è addormentata sulla sua spalla e io prendo in braccio Damon che curioso si sporge verso la piccola.
"Ti rendi conto che in teoria abbiamo una figlia, in pratica ne abbiamo 5!?" Sussurra,
"Sei!" Indico Kimberly con uno sguardo e iniziamo a ridere per la battuta.
Mettiamo Hay vicino a Kim, seguita da Damon che si accuccia vicino a lei dopo aver mangiato, e loro sono sistemati!

Mettiamo Hay vicino a Kim, seguita da Damon che si accuccia vicino a lei dopo aver mangiato, e loro sono sistemati!

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"Preparo cena... frittata va bene?" Dico aprendo il frigo in cerca delle uova,
"Si... È perfetta, io sistemo i vestitini di Hay" mi scocca un bacio sulla guancia e sparisce in camera.

Ci sediamo guardando un telegiornale, uno dei primi nella mia vita, li odio! Si sentono sempre cose brutte, e mi viene in magone.
"Ma se ci prendessimo la casa che hanno finito di costruire vicino alla nostra?" Set interrompe la giornalista che stava perlando di un omicidio abbassando il volume,
"Che?" Lo guardo spalancando gli occhi, "tu... ed io... con Hayley, una casa!?"
"Si... ma solo se va bene a te! Cioè, non voglio forzarti"
"Ma sei matto, sarebbe bellissimo! Avere una casa nostra, con la nostra camera, i nostri spazi..." dico immaginandomi la cameretta di Hay e i gatti che avranno due case dove stare: la nostra e quella in cui vivo ora.
"Allora possiamo iniziare ad annunciarlo ai tuoi... perché è possibile che io abbia chiamato gli agenti immobiliari... ed è possibile che io gli abbia fatto un offerta..." mi guarda malizioso,
"Cosaaa!!?? Serio!?" Poso la forchetta sul piatto riformulando nella mente cosa ha appena detto,
"Sorpesa!" Sorride lui innocente.
"Ti amo" lo bacio e mi alzo ad abbracciarlo, "Grazie!".
"C'è solo un problema: i tuoi genitori!" Scoppiamo a ridere all'immagine di mia madre che ci prega di non andare via!
In fondo saremo solo a due metri da casa nostra, praticamente avremo una casa comunicante... quindi i miei devono stare tranquilli!
"Potremo fare una stanza in più per invitare Walter o Kim...sarebbe bello dividere la casa con loro ogni tanto" mi dice sorridendo,
"Veramente? Non ti da fastidio? Intendo avere altre persone. A me no... però non ho mai avuto il coraggio di chiederti se a te desse fastidio..."
"No... certo che no! Senò te lo avrei detto!"
"Bene... allora tornati a casa organizzeremo le stanze!"
"Okay" mi bacia di nuovo fermando il mio entusiasmo che si sta manifestando con mille programmi, lo amo, veramente!

Andiamo a letto fantasticando sulla nostra nuova casa... la brezza estiva rinfreca la stanza e nella mia mente un caos di felicità ha occupato lo spazio del telegiornale.

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