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Stan e Kenny si trovavano in salotto a cercare di riprendere fiato durante una tregua momentanea.

«Mi... Devi un polmone bastardo...!»
Asserì il biondo seduto sul divano con le braccia abbandonate lungo i fianchi, fissava il soffitto cercando di riprendersi.

L'altro ridacchió girandosi su un fianco. La sua espressione mutò leggermente quando inquadrò la figura di un Tweek completamente assorto nei propri pensieri. Si tirò su per poi raggiungerlo. «Ehi Tweek?»

Il ragazzo preso in contropiede gridò lasciando la tazza, il cui contenuto gli si riverso addosso, che si frantumò a terra. Stan sgranò gli occhi aiutandolo, ma poi si accorse di un piccolo dettaglio.

«Tweek, da quanto hai il caffè in mano?» Chiese in tono vagamente apprensivo.

«N-non... Non lo so perché?»

«Perché... È davvero freddo...»

Il più piccolo alzò lo sguardo su di lui sembrava quasi... Mortificato.

«Ma stai tranquillo, davvero, ora pulisco ed è tutto risolto mh? Tu vai a cambiarti.»

«Tweek, quando hai fatto torna qui ti portiamo in un posto» Disse Kenny ottenendo su di sé due sguardi interrogativi.

★★★

«Ken... Sei davvero sicuro di volergli lasciare una pistola in mano?»

«Massì, cosa potrebbe mai accadere?»
Il moro inarcò un sopracciglio lanciandogli uno sguardo più che eloquente.

«Okay okay, hai ragione... Però è a salve non dovrebbe fare troppi danni» Affermò sorridendo fiducioso.

Stan lo tirò dietro una colonna notando lo sguardo di Tweek su di loro. «Mi spieghi qual è il senso di tutto questo?»

Kenny si mise degli occhiali finti e gli lanciò un'occhiataccia. «Sto cercando di capire un modo funzionale per farlo sfogare, prima che ci pensi tu a fargli correre i chilometri» disse cercando di mantenere un tono professionale.

«Farlo sfogare? Dargli una pistola in mano è più funzionale di farlo correre?-Gli tolse gli occhiali- E smettila con sti cosi, sei ridicolo!»

Il biondo sghignazzò«Assolutamente si!»

«E in cosa dovrebbe esserlo scusa?»

«Se si fa male almeno è qua sotto. Nel tuo caso dobbiamo andare a ripescarti nei luoghi più improbabili.»

Stanley sbuffò alzando gli occhi al cielo, provocando una risata nell'altro. Si affacciò dalla colonna per poi sgranare gli occhi. Kenny seguì il suo sguardo per poi fare altrettanto.

«Oh merda, dov'è andato?!»

«Ma soprattutto da dove cazzo è passato, la porta è qui come abbiamo fatto a non sentirlo?»

«Non ne ho idea ma... Andiamo a cercarlo!»

Il moro annuì salendo le scale subito seguito dal biondo, ma che diamine, ci mancava solo che se ne andasse con una pistola.

«Kenny sei sicuro che fosse a salve vero?»

«Certo...» Asserì con tono incerto.

«Oh Cristo.»

«Fratellone... Che diamine state facendo?» Karen li osservò perplessa, dovevano davvero avere due espressioni assurde.

«Tweek è scappato!»

«Con una pistola in mano!»

«C-cosa? Okay... chiediamo a Craig dove potrebbe essere andato.» Asserì sconcertata.

«Assolutamente no! Ci ammazza se scopre che gli abbiamo dato una pistola!»

Karen sbuffò posando i pugni sui fianchi. «Fratellone? Sei un gran coglione, lo sai?» Benché dovesse essere un rimprovero, non lo sembrò affatto.

Kenny ridacchiò nervosamente.

«Su biondo andiamo, dai!»

Un'ora e trecento imprecazioni dopo trvarono Tweek, nella propria stanza, si maledirono mentalmente per non aver controllato prima.

Il ragazzo si trovava seduto a gambe incrociate sul pavimento, stava togliendo lentamente le munizioni dal caricatore.

I due si lanciarono uno sguardo confuso, poi Stan gli si avvicinò.

«Ehi... Tweek?»

«So come si usa una pistola... Me l'aveva insegnato mio nonno.¹ Potete stare tranquilli non ammazzerò nessuno, o almeno non con questa.» Asserì con tono vagamente ironico, riferendosi ovviamente a ciò che era accaduto al centro.

Stanley sospirò sedendosi accanto a lui posandogli un braccio sulla spalla. «Tweek... Ne abb-»

«I mostri uccidono, anche noi, quindi che differenza c'è tra noi e loro?»
Chiese lasciando cadere il caricatore a terra così come aveva fatto per tutte le munizioni. Alzò lo sguardo, ma non lo rivolse a nessuno dei due. Era strano, vedere Tweek così stanco, così... Calmo. Sembrava quasi un'altra persona.

Kenny lo osservò intensamente, per numerosi istanti, prima di aprire bocca. «Ricorda: anche l'essere umano uccide e lo fa con la scusa di portare giustizia.» Incrociò le braccia al petto continuando. «Cosa credi che sia peggio, noi che lo facciamo per difenderci o loro che lo fanno discolpandosi con scuse futili? Uccidere qualcuno, qualsiasi sia la causa, è sbagliato. Noi sbagliamo ma, almeno non cerchiamo di essere lodati come degli eroi.»

Note: 1. Non viene detto da nessuna parte che Tweek sappia usare una pistola, anche perché per com'è rappresentato nella serie sarebbe altamente improbabile che riesca a maneggiarla con razionalità. Dunque è una cosa inventata da me giusto perché mi sembrava interessante.

Dunque! Lo dico praticamente ad ogni capitolo ma mh... Le cose inizieranno a farsi più interessanti(?)
Io personalmente trovo carino questo brano, forse per quello che dice Kenny alla fine. :)
Ah! E siccome non sono per nulla brava nel descrivere luoghi, per chi non lo avesse capito, l'edificio in cui si trovano è strutturato su tre piani: il primo,(dove ci sono la maggior parte delle camere da letto) il piano terra(cucina, sala da pranzo ed il famoso ufficio di Kyle XD) e il seminterrato. (Ovvero dove ci si può allenare ecc.)
Nel prossimo vedremmo cos'avranno scoperto Wendy e Kyle, ma soprattutto se avranno trovato qualcosa di interessante.
Passate una buona giornata!

Lilith
12/07/18

Shylar | South ParkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora