34.

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Butters si fermò di fronte alla stanza indeciso se entrare o meno, da quasi due settimane ormai, la presenza dei ragazzi, lì ai laboratori, era piuttosto frequente.

Affondò il naso nel maglione a collo alto, nonostante morisse di caldo, si ostinava ad indossare quei capi per un semplice motivo: odiava vedere i lividi che lui gli aveva procurato.

Benché Stan non avesse più compiuto alcun tipo di pazzia, lo aveva evitato come la peste. Anche solo ritrovarsi il suo sguardo, ormai malinconico, su di sé lo intimoriva. Aveva paura di Stanley Marsh e continuava a ripetersi che fosse normale.

Osservò i ragazzi oltre la porta di vetro con aria incerta. Si chiese di cosa Bebe e Kenny stessero animatamente discutendo. E per quale ragione, Clyde che, solitamente, preferiva evitare liti, li stava bellamente ignorando con gli auricolari piantati nelle orecchie.

Inspirò spostando il proprio peso sulla gamba sinistra, gravitando su di essa, magari non si sarebbe dovuto intromettere? Magari il resoconto che Eric gli aveva chiesto non era poi così importante.

Teneva lo sguardo fisso sulla sua figura riflessa sul vetro. Nonostante tutti i chiarimenti che gli erano stati dati dagli altri, nessuno di loro aveva risposto all'unica domanda che aveva posto.

Perché Stan diceva che era colpa sua?

Con quale ragionamento era giunto a quella conclusione? Cosa cercavano di tenergli nascosto?

Scosse la testa per poi puntare lo sguardo verso l'alto ricacciando indietro le lacrime. Strinse con forza il fascicolo che aveva tra le mani.

Era così difficile dargli un po' di fiducia? Lui si fidava totalmente di loro.

★★★

Bebe sbuffò infastidita scuotendo la testa. «Kenny, ti abbiamo già detto che non è successo nulla di tutto ciò!»

«Oh sicuro, infatti le poche volte in cui uscite da qui non tenete lo sguardo fisso su di lui, avete per caso paura che sparisca da una parte all'altra o che... Che ne so? Cos'ha Butters che non va?»

«Nulla Kenneth! Smettila di fare domande!»

Il ragazzo sbuffò infastidito incrociando le braccia al petto alzò gli occhi al cielo.

«Clyde!»

Il nominato trasalì portando la mano sul cellulare, alzò il volume di qualsiasi cosa stesse ascoltando, evitando il più possibile il suo sguardo.

«Se anche ci dovesse essere qualcosa che teniamo nascosto, meno persone lo sanno e meglio sarà.» parlò nuovamente la bionda.

«Come potete prendere la nostra fiducia se continuate a evitare le nostre domande?»

«Oh andiamo! Si tratta solo di-» si bloccò notando la presenza del ragazzo sulla soglia.

Butters sospirò. Silenzio. Ecco cosa succedeva ogni volta in cui entrava in una stanza.

E questo significava solo due cose: o parlavano di lui o di qualcosa che non avrebbe mai dovuto sapere.

Strinse i denti avvicinandosi lentamente, si fermò proprio davanti ad Eric, sbattendo con forza il fascicolo sul tavolo. Per qualche istante i loro sguardi si incrociarono ma, nessuno dei due, osò parlare.

Fatto ciò girò i tacchi lasciando la stanza dopo aver sbattuto la porta con forza. Senza sapere di avere un paio d'occhi azzurri puntati su di sé.

Infantile.

Era consapevole di essersi comportato in maniera decisamente infantile. Ma quello era l'unico modo che aveva per lamentarsi.

Se solo avesse provato a chiedere qualcosa, in quel momento, avrebbe risposto Bebe, Eric li avrebbe ignorati e Clyde si sarebbe casualmente intromesso nella conversazione per zittirli. Ma il più piccolo sapeva che, in realtà, ce l'avesse con lui.

Continuavano a rifilargli bugie su bugie e lui fesso che ci credeva a anche.

Se si comportava in maniera infantile, loro erano, senza alcun dubbio, irritanti.

«Cos'è quella faccia, ti hanno di nuovo mentito?»

Il biondo si fermò di scatto al suono di quella voce diventata, ormai, piuttosto famigliare, alzò lo sguardo con aria incerta, schiuse le labbra per poter rispondere ricordandosi però un piccolo dettaglio. Un sorriso forzato si dipinse sul suo volto mentre afferrava il cellulare portandoselo all'orecchio.

«Cosa ci fai qui?» chiese mantenendo un tono di voce relativamente basso.

Il ragazzo di fronte a sé lo guardò divertito. «Credevo avresti continuato ancora ad ignorarmi.»

Butters sospirò serrando le labbra. No, non aveva voglia di parlare con un altra persona irritante.

Rimise il telefono in tasca con un gesto stizzito per poi superarlo. Sentì una risata alle sue spalle che lo fece sbuffare. Per quale ragione rideva così tanto?

Idiota.

Lo percepì dire qualcosa di simile a un: “Comunque è un peccato che non abbia incontrato quel tuo amico super ansioso, mi sarebbe piaciuto replicare il suo potere.”

Per fortuna. Si ritrovò a pensare che era meglio evitare la diffusione di un potere così disastroso. Se solo fosse ancora qui... Forse sarebbero riusciti ad aiutarlo.

«Magari un giorno lo farò.»

Si voltò fermandosi, frastornato da quelle quattro semplici parole.

«Non avevi detto che per replicare le abilità degli altri... Beh devi vederli di persona?» Neanche si preoccupò di prendere il dispositivo fingendo, nuovamente, una chiamata.

«Si, perché?»

Si accigliò fissandolo confuso, abbassò il viso sconfortato. «Tweek...» non c'è più. Avrebbe voluto aggiungere ma, le parole gli morirono in gola, sostituite da un lieve sospiro.

Il ragazzo di fronte di fronte a sè si abbassa in modo da poterlo guardare negli occhi.

«Ma come, non lo sai? Il biondino è vivo»

Esisto ancora! Mille scuse per essere sparita per quasi tre settimane ma, avevo troppe cose da studiare e compiti arretrati da fare. Inoltre l'ispirazione non mi ha assistita... Tutto normale. Visto che non ci siamo sentiti per molto, (mi siete mancati T^T) voi come state? :)

Dunque, parlando del capitolo: vi dico già che la persona con cui parla Butters è un personaggio originale, perciò è inutile che cerchiate di capire chi sia nella serie. (Ammesso che lo abbiate fatto XD) Ecco io lo so che i personaggi di South Park sono infiniti ma, di alcuni ci sono davvero poche informazioni e io faccio seriamente fatica ad interpretarli. (A parte Clyde, lui probabilmente è già OOC ai massimi livelli hahaha) Quindi per evitare che, di uguale alla serie, abbiano solo il nome, ho deciso di aggiungere questo personaggio. Sperando di non infastidire nessuno.
E bene... Tweek potrebbe essere vivo? E Craig? Who knows!
A presto! (Mi auguro)

Lilith
06/09/18

Shylar | South ParkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora