27.

116 14 21
                                    

Kenny rientrò dalla finestra della cucina, per abitudine, lasciata aperta.

«Karen la teina non ti aiuterà ad addormentarti, sai?» Asserì parafrasando le esatte parole della più piccola.

La ragazza si girò squadrandolo per interminabili secondi, poi si buttò tra le sue braccia. «K-kenny! Stai bene?! Mi hai fatto preoccupare! D-dov'è Tweek?» Sentì il corpo del fratello irrigidirsi per qualche istante.

«Si... Sto Bene, avrei bisogno di parlare con Wendy, è già a letto?»

Il tono con cui aveva pronunciato quelle parole era piuttosto calmo, eppure nei suoi occhi scorgeva profonda tristezza. «Kenny, cosa succede?»

Il ragazzo la scostò delicatamente. «Non posso parlartene ora, torna a dormire dai...» affermò supplicandola con lo sguardo, la vide sospirare scuotendo la testa, con aria rassegnata.

«Wendy è nell'ufficio di Kyle.» disse prima di andarsene tornando in camera.

L'ufficio di Kyle, fantastico. E lui che sperava di evitarlo come la peste. Esitò qualche istante prima di raggiungere la porta.

«Si bussa! O almeno apritela delicatamente, che diamine!»

Sorrise appena a quel ricordo fermando la mano a mezz'aria, la chiuse in un pugno per poi battere, tre volte, le nocche sulla porta.
Sentì un "avanti" piuttosto incerto, come biasimarla, nessuno bussava mai lì dentro.

Fece come gli era stato detto, non accennando però, a muoversi dalla soglia.

«Kenny!» Wendy si alzò di scatto non appena inquadrò la sua figura. Lo raggiunse velocemente fermandosi di fronte a lui. «Oh mio dio, stai bene?» ottenne un piccolo cenno come risposta.

Aveva davvero troppe domande che gli passavano per la testa, non sapeva da dove cominciare. Un momento...

«Tweek... Dov'è Tweek?»

Kenny tirò un respiro profondo osservandola. «Credo che faresti meglio a sederti.»

A quelle parole la mora sentì la testa girare, il suo cervello si era già messo in moto creando chissà quali film mentali, non sembrava intenzionato a fermarsi.

«Dico davvero, siediti, ho molte cose da raccontarti.»

La ragazza sentì la preoccupazione, dentro di sé, crescere a dismisura. Quando Kenneth McCormick parlava in quel modo, non era mai un buon segno.

Sospirò facendo ciò che le era stato detto. Augurandosi che queste notizie non fossero troppo terribili. Ma più il bionde le raccontava e più realizzava che non ci fosse nulla di buono in ciò che le stava dicendo. Nell'udire quell informazioni le sembrava quasi difficile respirare. Ad un certo punto, smise semplicemente di ascoltare. Sentiva la voce di Kenny giungerle ovattata, non aveva idea di ciò che stesse dicendo, le bastava ciò che aveva sentito qualche minuto prima.

Prese ad osservare un punto indeterminato davanti a se, aveva voglia di piangere, senza nascondersi agli occhi di nessuno. Ma non ci riusciva, cosa continuava a fermarla? L'orgoglio? Ma cosa se ne faceva del proprio orgoglio se, tre dei suoi amici d'infanzia, erano stati brutalmente uccisi?

Strinse convulsamente la stoffa della propria maglietta. Kenny se ne accorse, decidendo che fosse meglio lasciarla sola. Le avrebbe raccontato il resto in un altro momento. Si alzò in silenzio, andandosene chiudendo la porta. E solo allora, nella più totale solitudine, Wendy, riuscì a versare qualche lacrima, non aveva idea del perché, ma fin da bambina, non piangeva, non davanti agli altri.

Ci riusciva solo quando era totalmente sola, forse perché spesso le dicevano: Sei grande, non hai bisogno di piangere. O altre frasi inutili che gli adulti raccontavano ai più piccoli per farli smettere. Quel che sapeva però, era che faceva dannatamente male.

Restare soli, in momenti come quelli.

Buongiorno!
Da quanto tempo XD
Mi scuso nuovamente per il ritardo.
Il capitolo è piuttosto breve, il fatto è che preferisco affrontare le loro emozioni un po' per volta(?) Sapete, per non farlo sembrare solo un enorme miscuglio di sensazioni così a caso. Ovviamente parlerò anche degli altri, ho iniziato da Wendy ma ci saranno anche Karen e beh... Stan. (Sto rimandando l'inevitabile, si.)
Spero comunque che il capitolo vi piaccia, se ci sono errori correggetemi, ci sentiamo presto!

Lilith
03/08/18

Shylar | South ParkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora