Cartman se ne stava appoggiato al muro con aria annoiata, quell'evento era così noioso che si era già dimenticato quale fosse il motivo per cui lo avevano organizzato.
Fece vagare lo sguardo per tutta la sala e una lunga chioma rossa attirò il suo sguardo. Una pel di carota? Sorrise. Ah ora si che si sarebbe divertito.
Si staccò dalla parete raggiungendo la ragazza che aveva adocchiato. «Ehi,-l'afferrò per il polso-Non sapevo che i pel di carota fossero invitati» affermò con tono volutamente sprezzante.
Kyle si irrigidì appena nell'udire quella voce, si voltò lentamente per poi sorridere appena. «Le chiedo scusa se le dà fastidio il colore dei miei capelli»
D'altra parte Cartman rimase pietrificato, quegli gli erano così incredibilmente famigliari eppure così estranei. Lei in generale aveva qualcosa che aveva già visto, che gli mancava. Si schiarì la voce, doveva capire il perché di quella situazione. «Il tuo nome?» quella che doveva essere una domanda era sembrata più un ordine.
Kyle constatò che non era cambiato affatto. «Kayra» avevano deciso di non dargli un nome non totalmente diverso dal suo semplicemente per evitare complicazioni. Dopotutto se sei abituato a farti chiamare da una vita in un modo, cambiare così su due piedi era complicato no? Parlò con un semplice sussurro, cercando di far sembrare la propria voce naturale, fortunatamente per lui, la voce acuta che si era ritrovato da bambino, non era variata di molto.
«Kayra? Che nome insolito» Il rosso sfoggiò il sorriso più falso che il suo repertorio potesse offrirgli. «Già beh... Devo andare, è stato un piacere conoscerla» Affermò prima di allontarsi velocemente.
Cartman assottigliò lo sguardo, quella sembrava anzi no, era decisamente una fuga. Dove l'aveva già vista?
«Eric cosa stai guardando?» gli chiese timidamente il più piccolo dopo averlo raggiunto.
«Nulla Butters, andiamo» Affermò il castano decidendo di accantonare per il momento quella sensazione.
★★★
Kyle corse per uno dei numerosi corridoi deserti che aveva attraversato. Aveva in parte memorizzato la planometria, sapeva quel tanto che bastava per non perdersi in quell'enorme labirinto.
"Karen com'è la situazione lì?" chiese entrando in una stanza.
"Caotica, tu piuttosto, come sta andando?"
"Non c'è praticamente nessuno, per ora nulla di strano"
scese delle scale lo avrebbero dovuto portare nei sotterranei dell'edificio, quello in cui si supponeva tenessero prigionieri gli ultimi soggetti.
I suoi occhi vagarono per quella che sembrava una lunga serie di celle. Deglutì a vuoto non vedendo nessuno neanche lì, e se non erano qui significava che probabilmente li avevano già uccisi.
Sospirò chiudendo gli occhi. Beh nulla, avrebbe fatto meglio a cercare qualche informazione utile.
Tornò indietro stando attento a non fare rumore.
Mentre camminava non poté far a meno di pensare a Cartman di come caratterialmente non sembrava affatto cambiato. Pensò a quegli occhi color nocciola che da bambino lo avevano tormentato. Forse ci aveva sperato, un giorno, di poter instaurare un rapporto di amicizia con lui. Ma a quanto pare il destino era di tutt'altro avviso.
Sospirò stringendo i pugni, non poteva permettersi distrazioni, specie se riguardavano Eric Cartman.
Entrò in quello che sembrava essere un'archivio. Ecco perché non vi erano chissà quali informazioni nel database, era tutto qui.
In effetti con tutti gli hacker in giro, era più sicuro tenere le informazioni alla vecchia maniera. Si ritrovò a pensare che fosse buffo, si credeva che i file in un computer fossero più protetti, invece ora erano arrivati al punto di rubarli facilmente anche da lì.
Bene, ora doveva trovare solo ciò che gli serviva.
Il rumore della porta che si chiudeva lo fece trasalire. Si voltò di scatto mentre sul suo volto si dipingeva uno sguardo vagamente sorpreso. «Butters...»
Il biondo lo osservava con sguardo quasi irritato. «Quando ti ho visto salire su per le scale, ho pensato avessi qualcosa di veramente famigliare,-Fece un passo avanti-mi ci è voluto un po' per capirlo, non credevo saresti arrivati fino a questo punto per entrare qui... Kyle»
Il rosso sorrise ironicamente, avrebbe immaginato che chiunque potesse riconoscerlo, ma che si trattasse di Butters non lo aveva neanche minimamente immaginato.
«E così mi hai scoperto eh? Cosa vorresti fare adesso, uccidermi?»Butters strinse i pugni osservando il ragazzo che aveva di fronte. Tra loro non era mai corso buon sangue e sebbene il desiderio di colpirlo era parecchio allettante, non credeva che Eric ne sarebbe stato felice. Ricambiò il sorriso anche se somigliò molto di più ad una smorfia. «Sarebbe troppo semplice se ti uccidessi ora, perciò...»
Lasciò la frase in sospeso cliccando una specie di pulsante accanto alla porta.Kyle cadde sul pavimento privo di sensi, il suo ultimo pensiero lo spese chiedendosi come la stanza potesse girare così in fretta.
Ho trasformato Butters nel cattivo della situazione(?)
Rimane puccioso ugualmente! In ogni caso, cosa succederà ora che si sono presi Kyle?
E Karen sarà riuscita a scappare?
Io non dico nulla. UwU
Spero comunque che il capitolo non vi sia sembrato affrettato, o brutto. Un saluto e buona giornata! :)Lilith
14/07/18
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Shylar | South Park
Fanfiction~Non giudicare sbagliato ciò che è diverso~ Tratto dal capitolo 15 «Ciò che è diverso fa paura è?» «Diverso?-Assottigliò lo sguardo con aria vagamente divertita-Voi non siete diversi, siete dei mostri. Vi uccideremo dal primo all'ultimo. Non vincera...