23.

118 13 26
                                    

Kenny trasalì non appena le luci si spensero, sentì la ragazza alzarsi di scatto ed armeggiare con le manette.

«Che... Che stai facendo?»

«Ti ricordavo più sveglio.–Asserì dopo averlo liberato.–Su muoviti, non abbiamo molto tempo.»

Il biondo si alzò totalmente confuso, dal fiume di pensieri che lo stavano attraversando, portò gli occhi in quelli di Bebe. «Tu hai cercato di uccidere Stan. Perché ci stai aiutando?»

La ragazza aprì la porta per poi voltarsi verso di lui. «Puoi scegliere di fidarti di me o no, ma se vuoi scappare, questo è il momento giusto per farlo.»

Kenneth esitò lievemente prima di correre fuori subito seguito dall'altra.

Mentre si avviavano verso l'uscita, il ragazzo non fece altro che pensare all'assurdità di quella situazione. Cosa avevano in mente realmente? Poteva davvero fidarsi di loro? E se la loro intenzione fosse sempre stata questa perché non agire prima? Perché non tentare di salvare Kyle o Tweek? Perché coinvolgere anche Craig?

Bebe aprì la portiera invitandolo a salire in macchina. La osservò con aria diffidente. «Non ti dirò dove si trova il nostro nascondiglio.»

In risposta ottenne un sorriso ironico. «Non ne dubitavo, ma ho bisogno di parlarti,–gli porse il cellulare–se preferisci, puoi chiamare Wends e andartene subito.»

Il biondo osservo riluttante il dispositivo, poi rilasciò un profondo sospiro salendo sul veicolo che, subito dopo, venne messo in moto dall'altra.

«Non è stato un incidente.»

«Come?»

«L'esplosione che ha generato il risveglio del vostro gene, non è stato un incidente, non del tutto almeno. Fate, o meglio, facciamo parte tutti di un insano esperimento e il nostro pianeta è il laboratorio. Carino no?» Asserì la ragazza sorridendo sarcastica.

Kenny la guardò sorpreso, un esperimento? Quindi erano stati loro a volere una reazione da parte del gene. «Ma non ha senso. Perché ora vogliono ucciderci?»

«Semplice, inizialmente i coinvolti erano solo sette ragazzi. Volevano semplicemente studiarli, nonostante le numerose ricerche però, il progetto si rivelò un totale fallimento e venne interrotto.»

«Se si trattava solo di sette ragazzi, come siamo arrivati ad essere così tanti?»

«Perché un gruppo di scienziati non aveva accettato l'interruzione dell'esperimento e... Beh, hanno causato loro quell'esplosione.»

«Quindi a causa di quei coglioni, ora ci sterminetanno tutti, logico.» Asserì il giovane sorridendo ironicamente.

«Esatto, in più, e devi ammetterlo anche tu, alcuni dei vostri poteri sono parecchio pericolosi.»

«Ma noi non attacchiamo nessuno senza motivo! Ci difendiamo e basta!» Gridò nuovamente punto sul vivo. Cosa potevano saperne loro? Come avrebbero potuto capire il dolore che provocavano?

«Cosa mi dici di Tweek?»

Il ragazzo trasalì appena. «Era... Era stato un incidente, lui non avrebbe voluto attaccare nessuno.»

«Un incidente, dimmi dunque, se altre cento persone dovessero uccidere per sbaglio, sarebbero innocenti?–Fece una pausa, non ottenendo risposta, continuò.–Quando non eri ancora in grado di usare correttamente i tuoi poteri, non hai mai fatto, anche solo involontariamente, del male a nessuno?»

Il pesante silenzio che seguì, venne interrotto dal rumore di uno sparo che ruppe il lunotto. I due ragazzi si abbassarono istintivamente.

«Merda.»

Bebe strinse con forza il volante spostando lo sguardo verso lo specchietto retrovisore. Un'altro proiettile perforò il vetro conficcandosi sul retro del sedile di Kenny.

«C'è... C'è una pistola nel cruscotto, usala per l'amor del cielo!» Esclamò la ragazza prima di premere di più il piede sull'acceleratore.

Il biondo esitò appena prima di afferrare l'arma come gli era stato detto. «Qui ci restiamo secchi.» abbassò il finestrino per poi voltarsi, il cuore gli batteva così forte nel petto da fargli male. Prese un respiro profondo prima di decidersi a sparare qualche colpo, mirando alle ruote dell'automobile, che li stava pian piano raggiungendo.

«Li hai presi?»

Il ragazzo si schiacciò contro il sedile sospirando nervosamente. «Che cazzo ne so, la mia mira non è mai stata delle migliori.»

Bebe si astenne dall'insultarlo prima di prendere la pistola caricandola e sparare lei stessa. Lo stridio, seguito dal rumore di uno schianto, fece capire ad entrambi che aveva fatto centro.

Kenny si voltò sconvolto per poi spostare i propri occhi verso l'altra. «Che diamine hai al posto degli occhi un fottuto mirino?!»

Sul volto della bionda apparve un sorriso vagamente soddisfatto. Aumentò la velocità del veicolo sfrecciando sulla strada a quell'ora deserta.

Buongiorno!
Dunque, vi ho mollato un'altra valanga di spiegazioni, perfetto. XD
Bebe non è una brutta persona, non odiatela! ;—;
Mi scuso per la scena che, in teoria, doveva essere d'azione, anche se non sembra. Cercherò di migliorarla. Eric, Bebe e Clyde si sono cacciati in chissà quale pasticcio coinvolgendo anche Butters. (Porello:') Ma verrà tutto spiegato, also, ancora non sappiamo chi ha attaccato la sede centrale. Questa storia è infinita XD non ero mai arrivata a scrivere così tanti capitoli. Ritenetevi fortunati. Se notate errori ormai sapete cosa fare, noi ci vediamo al prossimo aggiornamento! :)

Lilith
26/07/18

Shylar | South ParkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora