CAPITOLO 2

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MARGHERITA

- Tutto bene?- mi chiedono le mie amiche avvicinandosi.

- Ora che se ne sono andati si- sospiro.

- Ci siamo spaventate- Briony appoggia una mano sul mio braccio.

- Non siamo venute in tuo aiuto perché avevamo paura. Non sapevamo cosa fare- si scusa Francesca.

- Se vuoi tornare a casa non preoccuparti, qui ci pensiamo noi-  Mara mi stringe le mie mani fra le sue.

- Qualcuna di voi mi può accompagnare? Ho paura di fare brutti incontri- Sono troppo agitata per continuare a lavorare. Oggi sono venuta in metropolitana al lavoro, pensavo di tornare a casa con Francesca in macchina dato che abitiamo assieme.

- Ti accompagno io- si offre Mara.

- Vado a togliermi questi vestiti- dico andando nella stanza in cui ci cambiamo di solito. Mi tolgo questi orribili vestiti che lasciano scoperto quasi tutto il mio corpo e mi infilo i miei comodi jeans e la mia t-shirt rosa.

Appena saliamo in macchina  accendo la radio e parte Summer di Calvin Harris, ho bisogno di un po' do musica per distrarmi.

- Prima ho pensato che il biondino e quello che ti ha salvata stessero per venire alle mani- commenta Mara dopo un po'.

- Per fortuna non è successo.

- Già, sarebbe stato un bel casino.
Comunque, il ragazzo che ti ha salvata é veramente bello.

- Si chiama Lorenzo.

- Lorenzo è veramente bello.

- Ho capito, non era il caso di ripeterlo

- Volevo essere sicura che tu avessi capito

- Guarda che non sono mica stupida!

- Gli hai chiesto il numero?

- A chi?

- A Lorenzo

- No

- Allora sei davvero stupida. Ma lo hai guardato bene?

Avevo altri pensieri per la testa in quel momento. -Non ci ho fatto caso.

- Marghe, hai proprio sbagliato questa volta.

- Pazienza, ci sono altri ragazzi carini in giro per la città.

- Carini si, belli come lui no.

- Amore a prima vista?- chiedo scherzando.

- Ma che dici? Sono una donna e ho due occhi, se passa un bell'uomo lo noto.

- Se se, dicono tutti così.

- Guarda che la macchina è mia, potrei farti scendere da qui e tornare a casa a piedi- dice lei ridendo.

- Stavo scherzando.

- Anche io.

Restiamo in silenzio finché non arriviamo sotto casa mia. È stata una serata pesante, non vedo l'ora di andare a dormire. Cerco nella borsetta le chiavi e poi scendo dall'auto - Grazie per il passaggio. Buona notte

-Figurati. Notte

Mi avvicino alla porta, infilo la chiave nella toppa e la giro finché non si apre la serratura. Appena entro in casa accendo la luce e richiudo immediatamente la porta a chiave. Butto la divisa nella cesta dei vestiti sporchi. Devo lavarli al più presto per cancellare le tracce di quel ragazzo che mi ha toccata. Mi rifugio in bagno perché voglio fare una doccia. Apro l'acqua e, mentre si scalda, mi spoglio. Butto i vestiti sul pavimento e poi entro. L'acqua calda e il vapore mi fanno rilassare. Ripenso a ciò che é successo poco prima. Non mi è mai piaciuto il mio lavoro e avevo l'intenzione di lasciarlo già da tempo. Ma dopo ció che successo sono convinta di volermi licenziare, prima però devo parlarne con Fra. Per distrarmi mi lavo i capelli con lo shampoo profumato alla vaniglia e poi esco dalla doccia. Quando ho finito di cambiarmi e di asciugarmi i capelli vado in cucina per bere un po' d'acqua e scopro che Francesca è già tornata a casa.

- Fra, cosa ne pensi se lascio il lavoro?- le chiedo diretta.

- Vuoi lasciarlo per quello che è successo stasera?

- Anche per quello. Non mi è mai piaciuto come lavoro e ci stavo pensando da parecchio.

- Se vuoi lasciarlo io non ti posso obbligare a restare.

- Ovviamente prima cerco un altro lavoro altrimenti non riusciremo a pagare l'affitto.

- Per me va bene, non voglio obbligati a fare un lavoro che non ti piace.

- Ero sicura che avresti capito- sono fortunata ad avere un'amica come lei.

- Ora se non ti dispiace vado a nanna- dice lei sbadigliando.

-Buona notte

- Buona notte anche a te- dice e va nella sua camera. Anche io sono piuttosto stanca così esco dalla cucina spegnendo la luce e raggiungo la mia camera. Stanca mi infilo sotto le coperte. Chiudo gli occhi e presto mi addormento.

LORENZO

Sono quasi arrivato a casa quando mi suona il telefono. Tolgo la mano dal volante dell'auto per rispondere. È Fabio.

  - Hey Lore dove sei finito? Noi ti stiamo aspettando da una vita.

Fabio é uno degli amici con cui dovevo incontrarmi nel bar da cui sono andato via poco fa.

  - Ho avuto un contrattempo- dico.

  - Che cosa è successo?- chiede lui. Non posso dirgli la verità.

  - Storia lunga, non ho voglia di raccontarla.

  - Sbrigati ad arrivare .

  - Non riesco proprio a venire, ci vediamo un'altra volta.

  - Guarda che c'é Anna che vuole parlarti.

Anna é un'amica di Fabio che mi viene dietro da un bel po', ma lei a me non piace per nulla. É una tipica troietta che non ha rispetto per il suo corpo. Ama mostrare il più possibile del suo corpo e si trucca sempre in modo troppo esagerato.

  - Ciao Lore- dice lei con la sua voce da oca.

  - Ciao.

  - Vieni al bar?

  - Mi dispiace non posso

  - Dai non farti pregare, se é  successo qualcosa di brutto ti posso consolare io.

Penso che il mio e il suo concetto di consolare siano un po' diversi.

  - Tranquilla, non é successo niente - dico.

  - Sicuro?

-Certo, ora devo andare. Ciao- dico e riattacco prima che possa rispondere. Metto via il telefono. Ormai sono arrivato. Parcheggio l'auto nel garage e poi entro in casa.

  - Già di ritorno? - chiede stupita mia mamma appena mi vede.

  - Si

  - É  successo qualcosa?

  - No mamma, stai tranquilla- dico un po' scocciato.

Capita raramente che il venerdì torni a casa prima delle due e quindi capisco la sua sorpresa. Vado in bagno perché ho voglia di fare una doccia. L'acqua mi aiuta a riflettere. É la prima volta che aiuto qualcuno, ma quella ragazza mi faceva piuttosto pena. Quel ragazzo era irrispettoso nei suoi consuoi confronti, per fortuna però si è risolto tutto per il meglio.

Ti amo ma non possoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora