CAPITOLO 42

12.3K 597 29
                                    

MARGHERITA

Le vacanze a Parigi ormai sono finite e sono ritornata a casa da un paio di giorni. Mi sono divertita un sacco insieme a Lore. È un ragazzo fantastico e lo amo molto. Malvolentieri mi alzo dal mio comodo letto perché devo andare a casa di Greta. Devo badare a lei per un'oretta mentre la madre è dal dentista. Mi faccio una doccia veloce per svegliarmi. Mi asciugo i capelli e poi mi vesto. Mangio una brioches, bevo un po' di succo d'arancia e poi esco di casa. Venti minuti più tardi sono a casa di Greta.

  - Ciao Marghe, torno presto

  - Ciao

  Ormai io e la mamma di Greta ci diamo del tu. 

  - Gre, ti va di andare a fare un giretto?- propongo perché non ho voglia di stare in casa.

  - Dove andiamo?

  - Al parchetto?

  - Va bene!

  - Allora metti le scarpe

Lei corre in bagno e alcuni istanti dopo torna con addosso un paio di scarpe da ginnastica. La prendo per mano e usciamo di casa. Il parchetto non è molto distante sono solo cinque minuti a piedi e consiste solamente in uno scivolo, un'altalena e tre panchine. Non c'è nessuno al parchetto. Gre si siede sull'altalena e mi chiede- Marghe, mi spingi?

  - Va bene- dico avvicinandomi un po'. La spingo per qualche minuto poi mi siedo sulla panchina perché lei vuole andare sullo scivolo. Nel frattempo arriva anche una nonna con la nipotina.

  - Ciao Sara!- dice Greta correndo in contro alla bimba appena arrivata. Le due iniziano a giocare assieme e la nonna si siede sulla panchina vicino a me.

  -Non sapevo che la Greta avesse una sorella- dice la signora.

  - O, non sono sua sorella. Sono la sua babysitter- spiego.

  - È da tanto che la curi?

  - Si, da più di un anno

  - È una bimba adorabile, vero?

  - Si- dico cercando di essere cordiale.

  - Sara, allaccia la stringa che cadi!- dice la nonna.

Resto in silenzio guardando Greta che gioca con la sua amichetta. Mi squilla il telefono così rispondo.

  - Ciao amore- dico.

  - Ciao, ho chiamato per sapere come stai

  -Sto benissimo- lo rassicuro

  - Senti stasera ti va di venire da me? Ceniamo insieme e poi guardiamo un film

  - Certo, va benissimo. Ma il film lo scelgo io. L'ultima volta mi hai fatto vedere quello sul kung fu ed era orribile.

  - Ahahahah va bene

  - Ti farò una bella torta.

  - Quella al cioccolato

  - Mm, va bene. Andró a comprare gli ingredienti più tardi

  - Grazie bellissima

  - Ora devo andare perché sono con Greta

  - Ti amo

  - Anch'io

  - Ciao

  - Ciao- dico e riattacco con un sorrisino sulle labbra.

  - Ah, l'amore. Come si chiama quel giovanotto così fortunato?- chiede la signora.

  - Si chiama Lorenzo- rispondo.

  - Spero che ti tratti bene

  - Certo che mi tratta bene- dico guardando l'orologio

  - Mi scusi, ma ora devo andare. La mamma di Greta tornerà a casa a minuti- dico e mi alzo dalla panchina.

  - È stato un piacere conoscerti- dice la donna.

  - Anche per me- dico. Richiamo Greta e torniamo a casa sua. Incrociamo sha mamma sulle scale di casa, così saluto la bimba e salgo in macchina. Vado al supermercato più vicino. Prendo un cestino di plastica rossa e cerco tutti gli ingredienti per fare la torta. Dopo neanche un quadro d'ora sono alla cassa. Pago tutto e poi risalgo in macchina. Esco dal parcheggio del supermercato e giro a destra. Arrivo ad un semaforo rosso. Quando diventa verde riparto, ma non mi accorgo della macchina che arriva a tutta velocità dalla mia sinistra.

LORENZO

Dopo aver chiamato Marghe mi metto a fare un po' di pulizie in casa aiutato da Teo. Stiamo finendo di spolverare quando mi suona il telefono. È Francesca.

  - Ciao Fra!

  - Lore- dice lei con la voce rotta dal pianto.

  - Che è successo?

  - Margherita ha avuto un incidente e ora è in ospedale.

Mi si gela il sangue nelle vene e per poco non mi cade il telefono.MARGHERITA. INCIDENTE. OSPEDALE. Sprofondo nel divano dietro di me incapace di parlare.

  - Che succede?- chiede Teo notando la mia faccia sconvolta. Gli porgo il telefono e lui parla con Francesca. Quando finisce di parlare dico

  - Portami da lei

L'unica cosa che voglio è starle vicino e vedere come sta. Teo annuisce e prende le chiavi della macchina.

Ti amo ma non possoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora