LORENZO
Sto andando a casa dei miei per parlargli. Sono un po' nervoso, ma so che prima o poi devo affrontarli. Sono deciso a sposarmi, ma voglio essere sicuro che i miei siano felici per noi. Parcheggio davanti a casa loro e scendo dalla macchina. Appena entro in casa, loro mi salutano.
- Volevamo parlarti- dice mio padre.
- Pure io. Voi sapete che la amo molto- dico sedendomi sulla sedia in cucina.
- Sh, lascia parlare prima noi- mi zittisce mio padre.
- Mm, va bene.
- Sappiamo che nonostante tutto, sei un bravo ragazzo e che hai la testa sulle spalle- dice lui.
- Noi ti consideriamo nostro figlio anche se non siamo i tuoi genitori naturali- continua mia madre.
- Anche io vi voglio bene, sappiatelo- dico.
- Abbiamo riflettuto su quello che ci hai detto ieri sera, e siamo contenti per te. Sappi che hai il nostro appoggio- dice mia madre.
Mi alzo e con un sorriso enorme stampato in faccia abbraccio mia madre. La stringo forte e la sollevo da terra.
- Grazie, grazie, grazie, grazie- dico.
- Lore, mettimi giù che peso- dice lei ridendo. Faccio ció che ha detto e abbraccio anche mio padre.
- Vado subito a dirlo a Marghe- dico entusiasta. Non vedo l'ora di dirglielo.
- Lore, aspetta- dice mia madre.
- Che c'è?- chiedo.
- Siamo orgogliosi di te- dice lei.
Nel frattempo
MARGHERITA
- Sono così nervosa- dico a Fra e a Filo per la milionesima volta.
- Marghe, siediti e calmati- dice Filo.
- Non ci riesco! Fra meno di un'ora tornerete a casa e mamma e papà non mi hanno detto se sono d'accordo o no - dico.
- Margherita, continuando a camminare avanti e indietro non risolvi nulla, anzi diventi ancora più nervosa- dice Fra.
- Uff- sbuffo sedendomi sul divano.
- Stai tranquilla- dice Filo.
- Filippo, vero che quando sarai a casa tua proverai a convincerli?- dice Francesca
- Certo, non preoccuparti. Riusciremo a fargli cambiare idea- dice lui.
- Grazie- dico.
- Filo è ora di andare- dice mio padre entrando in salotto.
- Ok, arrivo- dice lui.
- Marghe, ci accompagnate in stazione?- chiede mio padre.
- Certo- dico alzandomi. Fra prende le chiavi della sua macchina, perché la mia è distrutta. Usciamo di casa. Io mi accomodo davanti, mentre la mia famiglia si sistema sui sedili posteriori. Quando arriviamo in stazione scendiamo dall'auto e accompagnamo la mia famiglia fino ai binari.
- Che ore sono?- chiede mia madre.
- Le 10:20- le risponde mio padre.
- Siamo in perfetto orario, il treno arriva fra dieci minuti.
Quando il treno arriva abbraccio Filo e i miei genitori prima che salgano.
- Ci vediamo presto- dice mia madre. Annuisco e loro salgono sul treno. Prima di andarcene aspettiamo che il treno parta.
- Finalmente di nuovo la casa libera- dice Fra mentre usciamo dalla stazione.
- Mi dispiace che i miei ci abbiano invaso la casa.
- Non importa, se non fossero venuti ad abitare a casa nostra avrebbero dovuto stare in un hotel. Però sono contenta di poter lasciare in giro la mia biancheria senza correre il rischio che Filippo o peggio tuo padre la trovino- dice lei salendo in macchina. Ridendo mi siedo in fianco a lei e accendo la radio.
- Chi ti ha dato il permesso di accenderla?
- Mm, io non ho bisogno di permessi perché io sono speciale
- Già hai qualche neurone in meno delle persone normali
- Oh, così mi offendi
- Era quella la mia intenzione
- Sono davvero commossa
- Ti voglio bene
- Anch'io
- Se qualcuno sentisse le nostre conversazioni ci prenderebbe per pazze
- Ahahah già. Ma in fondo è meglio essere po' matte
- La normalità è così noiosa
- Concordo pienamente - dico.
- Dovrebbero inventare la giornata nazionale della pazzia. Lo slogan sarebbe normal is boring
Scoppiamo a ridere per l'assurdità delle nostre idee.
- Che sceme che siamo-dico. Sono felice di avere un'amica speciale come lei. L'amicizia è unica e insostituibile.
CIAO! SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI PIACCIA <3 :) IL CAPITOLO NON È DEI MIGLIORI, MA OGGI SONO PROPRIO DISTRUTTA. GRAZIE MILLE PER I VOTI E I COMMENTI, È BELLO SAPERE CHE LA STORIA VI PIACE <3
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Ti amo ma non posso
RomanceDAL CAPITOLO 9 Quando siamo a pochi metri dal tavolo l'altro ragazzo si gira. Non mi sarei mai immaginata di rivederlo. Mi blocco all'improvviso pensando a come ci siamo conosciuti, mentre i suoi bellissimi occhi azzurro cielo mi osservano attenta...