MARGHERITA
- Lore, possiamo spostarci da qui? Non vorrei che mia madre esca di casa- dico sciogliendomi dal suo abbraccio. Lui annuisce e avvia la macchina. Restiamo in silenzio assorti nei nostri pensieri. Avevo ragione, l'amore fa male, ma non lascerò Lorenzo per quello che è appena successo. Lui non ha nessuna colpa, devo riuscire a far cambiare idea a mia madre. Non voglio arrendermi così.
Ci fermiamo nel parcheggio di un supermercato. - Che è successo?- chiede Lorenzo accarezzandomi delicatamente una guancia.
- Mia mamma non vuole che io stia con te. Pensa che tu non sia un ragazzo affidabile.
-Anche tu la pensi come lei?- mi chiede dopo un po'.
- Se devo essere sincera quando ti ho conosciuto si, ma adesso so che sei un bravo ragazzo.
- Ora cosa succederà?
- In che senso?- chiedo.
- Fra noi due. Vuoi comunque stare con me?
- Certo, come puoi solo pensare che io non voglia più stare con te?
- Ti amo- dice e mi bacia. Per un attimo dimentico tutti i nuovi problemi insorti nell'ultima ora.
- Ora che vuoi fare?- mi chiede Lore quando si separa da me.
- Vorrei tornare a Milano, ma sei troppo stanco. Hai guidato tutta mattina.
- A me non interessa se vuoi partiamo subito.
- No, ci fermiamo a dormire da qualche parte e partiamo domani mattina.
- Come vuoi, dov'è l'albergo più vicino?
- L'unico albergo che c'è qui vicino è pessimo, molti si chiedono come mai sia ancora aperto.
- Quindi?
- Possiamo andare a casa di qualche mia amica.
- Per me va bene
- Allora chiamo Silvia.
Lui annuisce e io chiamo subito la mia amica.
- Ciao Silvy.
- Hey, ciao! Ti va di fare un giro? Io sono alle bancarelle con Eli e Ste- risponde lei con la solita allergia.
- Ho un piccolo problemino- dico.
- Che é successo?
- Non è che avresti un posto per due ragazzi in casa tua?
- Marghe, non sto capendo niente, non puoi raggiungerci alle bancarelle? Così mi spieghi.
- Va bene.
- Ti aspettiamo sotto agli alberi.
- Ok. Ciao
- Ciao
Metto via il telefono e spiego tutto a Lorenzo- Silvia è andata a fare un giro. Ha detto che ci aspetta alle bancarelle.
- Va bene, sono lontane da qui?
- No, solo un paio di minuti.
- Allora andiamo a piedi.
Annuisco e scendo dalla macchina.
LORENZO
La prendo per mano e ci incamminiamo. Margherita mi sembra preoccupata così le do un bacio sulla guancia e tento di rassicurarla- Si risolverà tutto, stai tranquilla. È pur sempre tua mamma e ti vuole bene.
STAI LEGGENDO
Ti amo ma non posso
RomanceDAL CAPITOLO 9 Quando siamo a pochi metri dal tavolo l'altro ragazzo si gira. Non mi sarei mai immaginata di rivederlo. Mi blocco all'improvviso pensando a come ci siamo conosciuti, mentre i suoi bellissimi occhi azzurro cielo mi osservano attenta...