CAPITOLO 30

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MARGHERITA

  - Lore, possiamo spostarci da qui? Non vorrei che mia madre esca di casa- dico sciogliendomi dal suo abbraccio. Lui annuisce e avvia la macchina. Restiamo in silenzio assorti nei nostri pensieri. Avevo ragione, l'amore fa male, ma non lascerò Lorenzo per quello che è appena successo. Lui non ha nessuna colpa, devo riuscire a far cambiare idea a mia madre. Non voglio arrendermi così.

Ci fermiamo nel parcheggio di un supermercato. - Che è successo?- chiede Lorenzo accarezzandomi delicatamente una guancia.

  - Mia mamma non vuole che io stia con te. Pensa che tu non sia un ragazzo affidabile.

-Anche tu la pensi come lei?- mi chiede dopo un po'.

  - Se devo essere sincera quando ti ho conosciuto si, ma adesso so che sei un bravo ragazzo.

  - Ora cosa succederà?

  - In che senso?- chiedo.

  - Fra noi due. Vuoi comunque stare con me?

  - Certo, come puoi solo pensare che io non voglia più stare con te?

  - Ti amo- dice e mi bacia. Per un attimo dimentico tutti i nuovi problemi insorti nell'ultima ora.

  - Ora che vuoi fare?- mi chiede Lore quando si separa da me.

  - Vorrei tornare a Milano, ma sei troppo stanco. Hai guidato tutta mattina.

  - A me non interessa se vuoi partiamo subito.

  - No, ci fermiamo a dormire da qualche parte e partiamo domani mattina.

  - Come vuoi, dov'è l'albergo più vicino?

  - L'unico albergo che c'è qui vicino è pessimo, molti si chiedono come mai sia ancora aperto.

  - Quindi?

  - Possiamo andare a casa di qualche mia amica.

  - Per me va bene

  - Allora chiamo Silvia.

Lui annuisce e io chiamo subito la mia amica.

  - Ciao Silvy.

  - Hey, ciao! Ti va di fare un giro? Io sono alle bancarelle con Eli e Ste- risponde lei con la solita allergia.

  - Ho un piccolo problemino- dico.

  - Che é successo?

  - Non è che avresti un posto per due ragazzi in casa tua?

  - Marghe, non sto capendo niente, non puoi raggiungerci alle bancarelle? Così mi spieghi.

  - Va bene.

  - Ti aspettiamo sotto agli alberi.

  - Ok. Ciao

  - Ciao

Metto via il telefono e spiego tutto a Lorenzo- Silvia è andata a fare un giro. Ha detto che ci aspetta alle bancarelle.

  - Va bene, sono lontane da qui?

  - No, solo un paio di minuti.

  - Allora andiamo a piedi.

  Annuisco e scendo dalla macchina.

LORENZO

La prendo per mano e ci incamminiamo. Margherita mi sembra preoccupata così le do un bacio sulla guancia e tento di rassicurarla- Si risolverà tutto, stai tranquilla. È pur sempre tua mamma e ti vuole bene.

Ti amo ma non possoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora