LORENZO
Ormai sono quasi le quattro del pomeriggio quando un dottore ci raggiunge in corridoio. Mi alzo dalla poltroncina.
- Ho una buona notizia per voi, ragazzi. L'operazione è andata bene, non ci sono state complicazioni
Tutti e quattro facciamo un sospiro di sollievo.
- E ora arriva la cattiva notizia- dice il medico.
- Parli, non ci tenga sulle spine- dice Daniele.
- C'è una piccola probabilità che non si risvegli
- Quanto piccola?- chiede Francesca preoccupata.
- 1,37% circa- risponde il dottore.
- Posso vederla?- chiedo. Non voglio ascoltare questo discorso. Marghe ce la farà. Deve farcela.
- Abbiamo cambiato stanza. Seguitemi- dice lui. Lo seguiamo in un altro corridoio.
- Potrebbe svegliarsi fra pochi minuti o fra mesi. Non possiamo prevederlo-dice il dottore. Annuisco ed entro nella camera. La prima cosa che noto è che le hanno rasato i suoi bellissimi capelli. Ha una fasciatura sulla testa. Gli occhi sono chiusi. È ancora molto pallida e ha la canna dell'ossigeno nel naso. Ha alcuni tubicini collegati al corpo. Prendo una sedia e mi siedo in fianco al letto. Le stringo una mano facendo attenzione a non muovere la flebo.
- Ti amo Marghe, non lasciarmi amore- le sussurro. Francesca le stringe l'altra mano. Nessuno dei due sa cosa dire. Così restiamo in silenzio osservando Margherita.
- Se dovesse svegliarsi anche solo per qualche secondo chiamate subito qualcuno- dice il dottore. Annuiamo e lui ci lascia soli. Restiamo nella stanza finché un'infermiera non ci caccia.
- L'orario delle visite è finito- dice.
- Voglio restare qui- dico.
- Mi dispiace non si può
- Senta, questa ragazza in questo letto è l'amore della mia vita. Quello vero che viene una volta sola nella vita. Non ho intenzione di tornarmene a casa mentre lei è qui che lotta per restare in vita- dico cercando di essere il più tranquillo possibile.
- Lore, torneremo qui domani mattina- dice Teo. Scuoto la testa.
- Mi dispiace. Anche io sono preoccupatissima per lei- dice Francesca.
- Sentite, voi andate a casa. Io aspetto qui- dico sedendomi su una poltrona in corridoio. I tre si guardano in faccia e scuotono la testa.
- Lore, sei molto stanco. Torna a casa con noi- dice Teo.
- No. Da qui non mi muovo
- Ma- dice Francesca.
- Niente ma. Andatevene- dico. Daniele prende la mano di Francesca e le dice -Forza, andiamo a casa a riposare. Torneremo domani mattina.
I due ci salutano e poi si allontanano. -Teo dovresti andartene pure tu- dicono
- Sei sicuro?
- Si, sei stato qui tutto il giorno per me.
- Vieni a casa con me
- No, è qui che devo stare
- Ok, se succede qualcosa chiamami- dice.
- Va bene. Ciao e grazie
- Prego fratello. Ciao.
Quando Teo se ne è andato cerco una posizione comoda. Non me ne andró da qui finché Margherita non starà bene. Lei è una parte essenziale di me. Se dovessi perderla non potrei continuare la vita di tutti i giorni. Avrei un vuoto dentro. Ripenso a Parigi, lei era così bella e felice. Sembrano passati anni, ma in realtà eravamo a Parigi solo qualche giorno fa. Sono qui con te Marghe. Amore io da qui non mi muovo. Ti aspetterò anche settimane se è necessario.
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Ti amo ma non posso
RomanceDAL CAPITOLO 9 Quando siamo a pochi metri dal tavolo l'altro ragazzo si gira. Non mi sarei mai immaginata di rivederlo. Mi blocco all'improvviso pensando a come ci siamo conosciuti, mentre i suoi bellissimi occhi azzurro cielo mi osservano attenta...