CAPITOLO 44

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LORENZO

Ormai sono quasi le quattro del pomeriggio quando un dottore ci raggiunge in corridoio. Mi alzo dalla poltroncina.

  - Ho una buona notizia per voi, ragazzi. L'operazione è andata bene, non ci sono state complicazioni

Tutti e quattro facciamo un sospiro di sollievo.

  - E ora arriva la cattiva notizia- dice il medico.

  - Parli, non ci tenga sulle spine- dice Daniele.

  - C'è una piccola probabilità che non si risvegli

  - Quanto piccola?- chiede Francesca preoccupata.

  - 1,37% circa- risponde il dottore.

  - Posso vederla?- chiedo. Non voglio ascoltare questo discorso. Marghe ce la farà. Deve farcela.

  - Abbiamo cambiato stanza. Seguitemi- dice lui. Lo seguiamo in un altro corridoio.

  - Potrebbe svegliarsi fra pochi minuti o fra mesi. Non possiamo prevederlo-dice il dottore. Annuisco ed entro nella camera. La prima cosa che noto è che le hanno rasato i suoi bellissimi capelli. Ha una fasciatura sulla testa. Gli occhi sono chiusi. È ancora molto pallida e ha la canna dell'ossigeno nel naso. Ha alcuni tubicini collegati al corpo. Prendo una sedia e mi siedo in fianco al letto. Le stringo una mano facendo attenzione a non muovere la flebo.

  - Ti amo Marghe, non lasciarmi amore- le sussurro. Francesca le stringe l'altra mano. Nessuno dei due sa cosa dire. Così restiamo in silenzio osservando Margherita.

  - Se dovesse svegliarsi anche solo per qualche secondo chiamate subito qualcuno- dice il dottore. Annuiamo e lui ci lascia soli. Restiamo nella stanza finché un'infermiera non ci caccia.

  - L'orario delle visite è finito- dice.

  - Voglio restare qui- dico.

  - Mi dispiace non si può

  - Senta, questa ragazza in questo letto è l'amore della mia vita. Quello vero che viene una volta sola nella vita. Non ho intenzione di tornarmene a casa mentre lei è qui che lotta per restare in vita- dico cercando di essere il più tranquillo possibile.

  - Lore, torneremo qui domani mattina- dice Teo. Scuoto la testa.

  - Mi dispiace. Anche io sono preoccupatissima per lei- dice Francesca.

  - Sentite, voi andate a casa. Io aspetto qui- dico sedendomi su una poltrona in corridoio. I tre si guardano in faccia e scuotono la testa.

  - Lore, sei molto stanco. Torna a casa con noi- dice Teo.

  - No. Da qui non mi muovo

  - Ma- dice Francesca.

  - Niente ma. Andatevene- dico. Daniele prende la mano di Francesca e le dice -Forza, andiamo a casa a riposare. Torneremo domani mattina.

I due ci salutano e poi si allontanano. -Teo dovresti andartene pure tu- dicono

  - Sei sicuro?

  - Si, sei stato qui tutto il giorno per me.

  - Vieni a casa con me

  - No, è qui che devo stare

  - Ok, se succede qualcosa chiamami- dice.

  - Va bene. Ciao e grazie

  - Prego fratello. Ciao.

Quando Teo se ne è andato cerco una posizione comoda. Non me ne andró da qui finché Margherita non starà bene. Lei è una parte essenziale di me. Se dovessi perderla non potrei continuare la vita di tutti i giorni. Avrei un vuoto dentro. Ripenso a Parigi, lei era così bella e felice. Sembrano passati anni, ma in realtà eravamo a Parigi solo qualche giorno fa. Sono qui con te Marghe. Amore io da qui non mi muovo. Ti aspetterò anche settimane se è necessario.

Ti amo ma non possoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora