LORENZO
Marghe si alza ed esce dal ristorante.
- Scusate, vado a chiamarla- dico e mi alzo per seguirla.
- Amore, aspetta!- dico quando sono uscito. Lei si blocca di colpo.
- Temevo che sarebbe successo- dice lei con gli occhi lucidi. L'abbraccio e lei mi stringe forte. La lascio sfogare tutte le lacrime e le dico- Non ti preoccupare. Non mi hanno fatto cambiare idea.
- Neppure a me
- Vivremo insieme tutte la vita
- Ti amo Lore
Sorrido e la bacio.
- Non capisco perché non vogliono che noi ci sposiamo- dice lei
- Probabilmente hanno paura
- Paura?- chiede lei
- Si, paura. Se costruiamo una famiglia tutta nostra diventeremo sempre più indipendenti e non avremo più bisogno di loro. Hanno paura di perderci
- Che sciocchezza!
- Dobbiamo riuscire a convincerli del contrario- dico.
- Vorrei tornare a casa
- Se ce ne andassimo adesso faremmo solo un errore. É inutile scappare davanti ai problemi e poi diranno che è un comportamento infantile.
- Quindi che facciamo?
- Torniamo dentro e poi tu torni a casa tua con i tuoi. Mentre io riporto a casa i miei e poi passo a prenderti così vieni a dormire da me.
- Va bene- concorda lei. Ci baciamo e poi torniamo dentro.
- Siamo stanchi, vorremmo tornare a casa- dico quando ci avviciniamo al tavolo. Loro annuiscono e io e Marghe andiamo a pagare. I nostri genitori ci raggiungono.
- Ci vediamo dopo- dico. Lei sorride e annuisce.
- Buonasera- dico ai suoi genitori. Mi avvio verso la mia macchina seguito dai miei genitori.
- Allora, sta storia del matrimonio?- chiede mia madre appena chiude la portiera.
- Cosa vuoi sapere?- chiedo
- Fate sul serio?- dice mio padre
- Molto sul serio. Abbiamo preso una decisione e non ci tireremo indietro.
- Sappiamo che sei n ragazzo intelligente con la testa sulle spalle, ma secondo me è ancora troppo presto per pensare ad un matrimonio
- Mamma, non sono poi così giovane. Ho ventisette anni e penso che sia giunto il momento di avere una famiglia tutta mia, con la ragazza più fantastica del mondo.
- Per me sarai sempre il mio piccolo bimbo- dice lei.
- Ora è più alto persino di me- dice mio padre.
- Hai ragione- concorda mia mamma.
Restiamo in silenzio fino a casa loro. Prima che scendano dico- Non dovrete preoccuparvi perché quanto sarò sposato non mi dimenticherò di voi. Siete pur sempre i miei genitori.
Un sorriso compare sul volto di mia madre, ma si limita a salutarmi e a scendere dalla macchina.
MARGHERITA
- Le ferie estive finiscono dopo domani, quindi dobbiamo tornare a casa. Torni con noi?- dice mia madre
- No, resteró qui con Lore e Fra
- Non ti manca casa tua?- dice mio padre
- Casa mia ora è qui a Milano- dico. Vogliono allontanarmi da Lore.
- Sentite, lo so che Lore non vi piace, ma io lo amo. È l'uomo della mia vita, il principe azzurro che tutte le bimbe sognano.
- Non abbiamo dubbi che tu lo ami- dice mia madre.
- E allora il problema qual è?
- Lui ama te?- dice lei.
- Certo! Ha passato tre settimane in quell' ospedale per starmi vicina, ha smesso di fumare e di ubriacarsi con alcuni amici il sabato sera. È cambiato completamente per me, nonostante io non gli abbia mai chiesto di farlo. Vuole stare con me nonostante io sia orribile con questi capelli tagliati cortissimi. Sono sicura che se cercassi ovunque non troverei nessuno speciale come lui- dico. Lui è un sogno diventato realtà. Anzi è molto meglio.
- Ma sei ancora piccola per sposarti!- dice mio padre.
- Non è vero- nego.
- Secondo noi si- dice mia madre.
- Questa è la mia vita, non la vostra- dico. Loro restano in silenzio fino a casa. Salgo le scale ed entro in salotto ancora prima che i miei scendano dalla macchina.
- È andato uno schifo- dico a Fra e a Filo. Poi raggiungo camera mia e apro l'armadio. Inizio a preparare uno zaino col necessario per passare una notte fuori.
- Che è successo?- dice Fra raggiungendomi in camera.
- C'è stata un'opposizione di massa da tutte le parti- dico,
- Mi dispiace
- Riuscirò a fargli cambiare idea- dico mettendo un pigiama nello zaino.
- Se vuoi ci parlo pure io con loro
- Grazie- dico riconoscenete. Sentiamo il campanello suonare.
- È Lore- dico.
- Vai, non farlo aspettare- dice. Annuisco e le do un bacio sulla guancia.
- Io vado da Lore!- grido ed esco di casa.
HO APPENA FINITO DI SCRIVERE E NON HO TEMPO DI RILEGGERE. SPERO CHE NON CI SIANO ERRORI
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Ti amo ma non posso
RomansaDAL CAPITOLO 9 Quando siamo a pochi metri dal tavolo l'altro ragazzo si gira. Non mi sarei mai immaginata di rivederlo. Mi blocco all'improvviso pensando a come ci siamo conosciuti, mentre i suoi bellissimi occhi azzurro cielo mi osservano attenta...