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Remember the words you told me 
"Love me 'til the day I die"


Quando Ashton gli propose il lavoro come babysitter Luke sperava che stesse scherzando.

Non odiava i bambini, anzi gli piacevano, ma non gli sembrava un lavoro adatto a un ragazzo di ventidue anni.

“Ma sei idiota?” Aveva ribattuto il più grande alzando un sopracciglio.

“Ti pagano, che ti frega? In più conosco il migliore amico del padre, Calum, e mi ha detto che che è disposto a pagare qualsiasi cifra.”

Luke arricciò il naso, pensieroso e guardò l’altro dubbioso. “Secondo te dovrei accettare?”

“Per venticinque dollari l’ora?” Ashton stoppò FIFA e si girò verso il biondo. “Sono così disperato che farei anche spogliarelli a quel prezzo.”

Il più piccolo rise e posò il joystick. “La mia zoccoletta preferita.”

“Hey!” Il riccio lo guardò indignato spingendolo leggermente. “Guardare ma non toccare, si tratta di business.”

Aveva conosciuto Ashton grazie ad un annuncio su internet, cercava un posto dove stare e il più grande cercava un coinquilino.

Vivevano insieme da ormai quasi quattro anni e Luke lo considerava il suo migliore amico. Il riccio aveva un fantastico lavoro da gelataio e aveva dovuto pagare gli ultimi due affitti dato che l’altro era stato licenziato dal bar in cui faceva il cameriere dopo il terzo ritardo in una settimana.

Abitavano in un appartamento in città, vicino al parco e nonostante fosse piccolo, dato che erano solo loro due andava più che bene.

C’erano due camere, una cucina, un salotto e un bagno -per cui la mattina si scatenava una lotta infinita-.

Dopo che ebbe segnato per l'ennesima volta e vinto definitivamente la partita, Ashton spense la play e guardò Luke. “Sul serio Hemmings, cerca di non farti licenziare dopo una settimana” lo guardò serio. “Abbiamo bisogno di quei soldi, il barattolo dell’affitto è praticamente vuoto e tra due settimane dobbiamo pagare.”

Luke si morse il labbro e annuì. “Te lo prometto Ash, non farò casini stavolta.”

Il più grande sorrise facendo uscire un paio di fossette adorabili. “Lo so, quando ti ci impegni sei un bravo ragazzo. Poi guarda il lato positivo, Calum ha detto che il padre è un gran figo.” Scherzò alzandosi e dandogli una pacca sulla spalla.

“Oh certo! Non vedo l’ora di sfasciare una famiglia felice.” Rise Luke scuotendo la testa. “Poi andiamo, si tratterà di sicuro di un grassone pelato che ha lavora in ufficio che ha così tanti soldi da poterci fare il bagno dentro e tradisce la moglie con la segretaria ventenne tutta rifatta.”

“Ti ho mai detto che hai decisamente una fervida immaginazione?” Lo guardò divertito l’altro prendendo il cellulare. “Mi fido di Calum, ha detto che ha la mia età.”

Luke alzò le spalle. “Sarà, ma lo scopriremo solo vivendo.”

“Ma piantala!” Ashton alzò gli occhi al cielo e scosse la testa divertito. “Che dici, stasera cinese o pizza?”

Spazio autrice
Ecco qua il primo capitolo!
Che dire, sto morendo d'ansia, vi prego fatemi sapere cosa ne pensate!
Spero davvero vi piaccia.
Credo che cercherò di aggiornare tutte le domeniche.
A presto,
Arey

P.s. Le canzoni all'inizio dei capitoli saranno quelle che mi hanno accompagnata durante la scrittura
Ho deciso di mettere Youngblood perché è anche la prima dell'album.

Enjoy

Macy's Day Parade ||Muke||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora