What if?

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Isn't she lovely?

Sono quasi le tre del mattino quando un lieve pianto mi sveglia.

Guardo accanto a me, Luke dorme profondamente per la prima volta da un paio di giorni, così gli bacio la fronte e lo copro per bene prima di alzarmi.

Attraverso il corridoio strusciando leggermente i piedi scalzi e accendo la luce entrando nella cameretta. Mi avvicino alla culla e sorrido alla bambina che quando mi vede stringe leggermente i pugnetti, smettendo di piangere per un secondo. Per un attimo spero si sia calmata, ma poi inizia a lamentarsi più forte.

La prendo delicatamente in braccio e inizio a cullarla dolcemente. “Va tutto bene piccola.”

Avvicino il ciuccio alle sue labbra e inizio a camminare leggermente per la stanza. “Va tutto bene Delilah, papà è qui.”

La bambina mi guarda con gli occhi pieni di lacrime mentre gira la testa rifiutando il ciuccio e afferra il mio dito stringendolo nella piccola manina.

Poggio delicatamente le labbra sulla sua fronte, continuando a cullarla.
Il pianto però non si ferma.

“Papà?”

Mi giro verso la porta e sorrido dolcemente, Macy si strofina gli occhi in modo assonnato guardandomi.

“Delilah ha svegliato anche te, pulcina?”

Lei annuisce leggermente e si avvicina, sfiorando la manina della sorella con la sua. “Non riesce a dormire?”

“Sembra di no, tu non torni a letto?”

Macy scuote la testa e mi sorride, facendomi sciogliere. “Vi faccio compagnia.”

Sorrido e le prendo la mano, avviandomi verso il salotto. “Vieni, ho un’idea per farla smettere di piangere.”

La bambina annuisce leggermente, curiosa e si siede sul divano allungando le braccia per prendere la sorella.

Le metto delicatamente Delilah in braccio e mi siedo accanto a loro, dopo aver preso la chitarra.

“Funzionava anche con me vero?”

Ridacchio leggermente a quelle parole e annuisco, perdendo un paio di minuti ad accordare la chitarra. “È vero, bastavano un paio di accordi e crollavi addormentata.”

Sposto lo sguardo sulle mie bambine che mi guardano attentamente,

Delilah non piange più adesso, sembra abbia capito cosa sta per succedere.

Un dolce sorriso spunta sulle mie labbra, mentre inizio a suonare.

Isn't she lovely? Isn't she wonderful?
Isn't she precious? Less than one minute old
I never thought through love
We'd be making one as lovely as she
But isn't she lovely made from love?

Quando Luke mi ha detto che voleva adottare una bambina ho sentito il mio mondo stravolgersi e ho provato una gioia che non sentivo dalla nascita di Macy.

Isn't she pretty? Truly the Angel's best
Boy, I'm so happy, we have been Heaven blessed
I can't believe what God has done
Through us He's given life to one
But isn't she lovely made from love?

Quando poi Macy si è mostrata ancora più felice di noi è stato bellissimo. Ho sentito ogni cosa tornare al posto giusto.
Per non parlare di quando l'ho vista la prima volta.

Isn't she lovely? Life and love are the same
Life is Aisha, the meaning of her name
Londie, it could have not been done
Without you who conceived the one
That's so very lovely, made from love

Poso delicatamente la chitarra e sorrido, avvicinandomi alle due bambine addormentate sul divano e prendo delicatamente Delilah, attento a non svegliarla. La porto in camera e le do un lieve bacio sulla testolina, prima di metterla delicatamente in culla e coprirla. “Notte piccola.”

Mormoro e esco silenziosamente, tornando in salotto. Prendo in braccio Macy e sorrido, quando si accoccola al mio petto. “A quanto pare funziona ancora, pulcina.”

Entro nella sua cameretta e la poggio sul letto, rimboccandole la coperta.

Quando torno al fianco di mio marito sono le quattro passate e Luke si gira verso di me assonnato. “Mike?”

Lo attiro dolcemente contro il mio petto baciandogli la fronte. “Sono qui piccolo, è presto.”

Lo sento mugugnare qualcosa, prima che cada di nuovo in un sonno profondo.

Ridacchio leggermente e rilasso le spalle, allungandomi per spegnere la luce. “Ti amo anche io.”

~

“Papà?”
Apro gli occhi confusi, sorridendo leggermente quando gli occhioni blu di Dalilah si incastrano con i miei. I lunghi capelli rossicci le cadono sul viso.

“Va tutto bene piccola?” Mi alzo e le accarezzo la guancia. “Non riesci a dormire?”

Quando scuote la testa le prendo dolcemente la mano e usciamo dalla camera. Socchiudo la porta in modo da non svegliare Luke.

Quando entriamo in salotto Macy è seduta sul divano con la chitarra tra le braccia.

“Vi siete messi d'accordo, pesti?” Scherzo e mi siedo accanto a lei, mentre Dalilah si accomoda accanto a me.

La bionda ridacchia e mi passa la chitarra, per poi appoggiare la testa allo schienale del divano. “Non riesco a dormire.”

“A quanto pare è una cosa di famiglia.” Sfioro le corde con le dita. “Cosa volete che suoni?” Lo chiedo inutilmente, so già la risposta.

“La solita, papà.” Dalilah si rannicchia sul divano tirandosi le gambe contro il petto e Macy mi guarda curiosa, tranquilla. I suoi occhi si illuminano ogni volta che c’è una chitarra in giro. O qualsiasi cosa riguardi la musica.

“Fate una riunione di famiglia e non mi avete invitato?”
Luke si avvicina stringendosi nella maglietta che indossa, è una delle mie.

Macy gli fa posto accanto a lei, così io inizio semplicemente a suonare.

Le note si diffondono nell'aria mentre Stevie Wonder mi aiuta ad esprimere tutto quello che provo.

Il viso di Dalilah appoggiato contro la mia spalla, Macy stretta al petto di Luke.

Isn't she lovely made from love.

Spazio autrice
Okay, Macy's day parade doveva essere finita MA MI È VENUTA QUESTA IDEA E NON POTEVO NON SCRIVERLA OKAY?

E se Luke e Mike avessero adottato un'altra bambina?

Niente, spero vi sia piaciuta.

A presto,

Arey

Macy's Day Parade ||Muke||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora