XXVI

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Friends just sleep
in another bed,
And friends don't treat me
like you do.
Well I know that there's
a limit to everything,
But my friends
won't love me like you.

Il giorno prima l'incontro tra Macy e Claire al bar.

Calum non era mai stato così nervoso.

Certo, non era la prima volta che usciva con Ashton da solo, ma aveva uno strano presentimento su quella serata.

Il moro era nel suo ufficio -Michael era rimasto a casa con Luke e Macy, dato che l'indomani avrebbero passato una lunghissima giornata- e aspettava Ashton che si era proposto per andare a fargli compagnia.

Il moro chiuse gli ultimi documenti di cui doveva occuparsi, passandosi una mano tra i capelli per cercare di dar loro un senso. Si alzò incastrando la maglietta nera dentro gli skinny strappati e sorrise automaticamente quando vide Ashton comparire sulla soglia della porta con due bicchieri in mano. "Hey straniero!"

Il moro sorrise, avvicinandosi. "Hey Ash."

"Sex on the beach, giusto?"

Calum sorrise, prendendo il bicchiere dalle sue mani. "Esatto, hai una buona memoria."
"Oh si che ce l'ho, Thomas."
"Non provocarmi Fletcher, sai che odio quel dannato nome!"

Ashton fece una smorfia per come l'aveva chiamato ma sorrise, sedendosi sul divanetto. Poco dopo l'altro lo raggiunse.

"Allora, com'è andata a lavoro?" Il più piccolo lo guarda con un sorriso, bevendo un sorso del suo drink.

"Oh tutto bene, ho avuto cinque euro di mancia ma ho rotto cinque coni e quindi li ho dovuti mettere in cassa." Ashton rise, buttando giù metà mojito. "Quindi beh è stato un turno abbastanza triste. Tu hai finito di controllare quei documenti?"

Calum annuì, indicandogli la pila di fogli sul tavolo. "Poco prima che tu arrivassi, giuro su dio che la prossima volta mollo tutto quanto a Michael. Se solo non facesse così schifo ad occuparsi della parte burocratica! Potrebbe mandarci in fallimento."

Il riccio rise, posando sul tavolino il bicchiere ormai vuoto. "Luke fa econimia e io un po' me ne intendo di queste cose, se vuoi possiamo darti una mano."

"Se ti andasse di dare una mano non riuscirei a dirti di no, siamo davvero incasinati." Il moro lo guardò sincero, appoggiando la mano sulla sua gamba.

Ashton abbassò lo guarda sulla sua mano mordendosi il labbro, poi guardò lui. "Nessun.. nessun problema."

Calum sorrise lasciandogli una carezza sulla coscia prima di alzarsi. "Balliamo?"

Il biondo rabbrividì leggermente, sentendo ancora le dita dell'altro a contatto con la sua pelle e annuì mentre si alzava e posava il bicchiere ormai vuoto. "Balliamo."

Si avviò verso la porta per raggiungere la sala principale ma il più piccolo lo attirò delicatamente a sé per la spalla, chiudendo la porta. "Non c'è bisogno di andare di là." Sussurrò a pochi centimetri dalle sue labbra, allungandosi dietro la sua spalla e alzando il volume di una cassa che l'altro non aveva notato.

Era il suo ufficio, il suo locale.

Aveva lui il comando.

Calum fece qualche passo all'indietro, ancheggiando sensualmente, per poi fermarsi nel bel mezzo della stanza e iniziare a ballare.

Ashton lo guardò con gli occhi che brillavano di lussuria e si avvicinò a passo lento leccandosi le labbra.

Il moro gli stava dando le spalle in quel momento e sorrise quando sentì delle braccia muscolose circondargli i fianchi e un petto caldo aderire alla sua schiena.

Macy's Day Parade ||Muke||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora