XIV

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I need you like
Cake on my
Birthday

La mattina del venti novembre Luke, dopo aver mandato un messaggio a Michael per fare gli auguri a lui e Macy -a cui il rosso non aveva risposto- si mise a leggere sul divano.

Michael gli aveva detto che preferiva andare da solo con Macy, nonostante avrebbe preferito averlo lì e Luke era stato totalmente d’accordo, era una cosa loro dopotutto.

Ashton era a lavoro e sarebbe tornato dopo le tre, quindi quando il campanello suonò si ritrovò a sperare che non fosse una visita a sorpresa dei suoi genitori.

“Robert!” Appena aprì la porta una figura minuta conosciuta gli buttò le braccia al collo.

“Rae?” Ridacchiò confuso il biondo stringendola a sè e alzando lo sguardo sul padre che gli stava sorridendo. “Che ci fate qui? Non dovreste essere al luna park?”

Macy gli baciò la guancia e gli fece un enorme sorriso. “Papà è un maducato! Non ti ha invitato a venire con noi, allora ho deciso di farlo io.”

“Sì dice ‘maleducato’, pulcina" chiarì Michael con un mezzo sorriso alzando lo sguardo su Luke. “Ha insistito davvero tanto. Ti va?”

Luke sorrise dolcemente e mise per terra Macy. “Mi cambio velocemente e andiamo, okay?” fece per allontanarsi ma si fermò e sorrise, inginocchiandosi di fronte a Macy e abbracciandola ‘Buon compleanno, Rae.”

La bionda rise contenta e lo strinse a sé. “Grazie Robert! Anche papà anche papà!”

Il biondo rise alzandosi e si buttò su Michael che lo aspettava a braccia aperte. Gli baciò dolcemente la guancia. “Auguri, Mike.”

Il più grande sorrise stringendolo leggermente a sé. “Grazie, Lukey.”

Lì lasciò in cucina per andarsi a vestire, mise dei semplici skinny e una maglietta bianca, poi tornò da loro.

Rise alla scena che gli si presentò davanti: i due alzarono lo sguardo su di lui arrossendo, con un biscotto tra le labbra e gli angoli della bocca sporchi di briciole.

Erano due gocce d’acqua.

Michael rise con lui e pulì dolcemente la bocca a Macy, poi lo guardò. “Scusa, erano sul tavolo ed è stato più forte di noi.”

Il biondo ridacchiò guardandolo dolcemente e gli pulì le labbra con la punta delle dita. “Eri sporco anche tu" sussurrò.

Il rosso sorrise baciandogli la guancia e lo superò afferrando la mano della bambina. “Allora, andiamo?”

Il viaggio in macchina di tremendamente divertente; a quanto pare Macy e Michael avevano una sfida aperta su chi vedeva più macchine rosse e la bambina era decisamente in testa.

“Ma non è giusto!” Piagnucolò il padre. “Io devo guidare, devo stare attento alla strada.”
“Non vinci nemmeno quando guida zio Calum, papà.”
“Perché devo stare attento che non ci ammazzi! Guida malissimo! Ancora non capisco come abbia fatto a prendere la patente.”

“Accetta la sconfitta, Clifford” rise Luke guardandolo dal sedile del passeggero. “Bisogna saper perdere.”

“Mai" borbottò Michael appoggiandogli una mano sul ginocchio, senza staccare lo sguardo dalla strada.

Passarono il resto del viaggio a cantare a squarciagola tutte le canzoni che passavano alla radio, facendo voci buffe e ballando in modo strano.

Le luci del parco si vedevano già a distanza di qualche metro e quando Michael parcheggiò Macy si fece scappare un urletto contento. “Siamo arrivati!”

Macy's Day Parade ||Muke||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora